Underwater - Figlia di Poseidone

70- Abbiamo un accordo

K: "Ho già detto che sono contrario?"

A: "Giusto qualche decina di volte, tranquillo."

Fermo la macchina davanti a una fattoria fatiscente, nel bel mezzo di un vasto terreno incolto attorniato dal bosco che ormai ci fa da panorama costante. Dopo vari buchi nell'acqua, questa sembra la nostra chance migliore, ma prima di agire in qualsiasi modo dovremo assicurarci che il posto sia effettivamente sicuro. Tiro il freno a mano e spengo il motore prima di girarmi a guardare divertita il mio compagno di sventure, ancora contrario al mio piano.

K: "A quanto pare non è stato sufficiente se ancora sei convinta di andare avanti così. Poi vorrei ricordarti che la missione è stata affidata a me, dovrei essere io ad approvare i piani."

Roteo gli occhi e smonto dal mezzo, subito imitata da lui.
A: "Se hai un'idea migliore sono a tutt'orecchie."

Kai serra la mascella e inizia a guardarsi intorno, come se questa landa desolata potesse offrirgli le risposte che cerca.
K: "Non ne ho, ma ne possiamo trovare una che non comprenda la tua morte. E, per la cronaca, la mia."

Sventolo la mano come per cacciare un insetto, mentre inizio a scrutare attentamente il posto e a prestare attenzione ai suoni che ci attorniano.
A: "Percy non ti ucciderà sul serio non preoccuparti. Poi dovresti porre un po' più di fiducia nei miei piani, dopotutto chi vorrebbe finire a pulire il casino di Percy per un mese?"

Una stretta sul mio polso mi obbliga a voltarmi, ritrovandomi quasi attaccata al corpo di Kai. Sgrano gli occhi per quella vicinanza improvvisa, ma cerco di recuperare e lo guardo curiosa.
A: "Che c'è?"

Le sue mani salgono al mio volto e senza rispondermi inizia a tracciare con lenta meticolosità i miei tratti, totalmente assorbito da quel semplice gesto. Mi perdo a guardare gli occhi di Kai, che sono già mutati dal turchese di questa mattina a una sfumatura più azzurra, mentre la variazione nell'occhio sinistro è calata a un nero intenso. Lentamente sto capendo le varie tonalità che si celano dietro quelle due sfere, che ai miei occhi sono sempre più espressive. È come se vari veli stessero cadendo, facendomi avvicinare sempre più al vero nocciolo: Kailen.

E in questo momento, i suoi occhi rivelano un sentimento profondo e disinteressato, che non lascia spazio al dubbio.
K: "Come fai a non capire quanto tu sia importante per me? Quanto ogni tuo gesto, ogni parola, sia la fonte del mio respiro? Non posso rischiare che tu non ne esca viva. Non lo sopporterei. Chiamami egoista, ipocrita, come preferisci, non mi importa. Ma resta viva. Perché io non potrei mai vivere sapendo che avrei potuto salvarti. Sapendo di aver fallito."

Non saprei come rispondere alle sue parole, di una sincerità disarmante, e per questo resto zitta, mentre Kai poggia la sua fronte sulla mia chiudendo gli occhi. Per un attimo restiamo così, tanto vicini che quasi mi è impossibile respirare, le nostre fronti e le mani di Kai sulle mie guance gli unici punti in contatto.
Poi Kailen prende un grande respiro e, con un'ultima carezza, mi lascia andare, allontanandosi di un passo.

K: "Dai, andiamo a controllare il perimetro. Se proprio dobbiamo fare questa pazzia, almeno cerchiamo di ridurre il rischio al minimo."
Gli dedico un sorriso genuino, poi mi rivolgo alla fattoria.

A: "Io controllo la casa, tu pensa al bosco qua intorno."
Kai annuisce e mi stringe un'ultima volta la mano.
K: "Stai attenta."
A: "Come sempre. Occhi aperti anche te."

Ci separiamo, puntando ognuno alla propria area.
Prima di entrare faccio un giro veloce attorno alla casa. Se il porticato davanti è ricoperto di edera e il pavimento è rovinato, i muri esterni non sono messi meglio. Della muffa ha iniziato a farsi strada e varie finestre sono scheggiate. Una rampicante ha occupato quasi un intero muro, ornandolo con i propri fiori gialli. Mi avvicino per testarne la solidità in caso di una fuga estrema, ma risulta troppo gracile e malleabile per essere un buon appiglio. Storco appena il naso, ma dopotutto non posso pensare che mi venga tutto a favore.