29- Il tipo di tutti

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Annie: "Allora, le regole sono semplici.
Non potete usare i vostri poteri. NON DOVETE FARVI MALE."
Pip: "Se provate a ferirvi vi uccido."

Guardo preoccupata Percy e Jason, uno davanti all'altro, con entrambi uno sguardo di sfida.
Percy ha un sorriso furbo, ma si vede bene che sta già studiando l'avversario.
Jason osserva bene mio fratello, rigirandosi la spada fra le mani.

Ci siamo spostati sulla sabbia, in modo che i due possano scontrarsi senza distruggere niente. Se osano farsi male non esiterò a dare man forte a Piper per strozzarli.

Ormai è quasi un minuto che girano in cerchio, alla ricerca del punto debole dell'avversario.
Nico, accanto a me, rotea gli occhi.
N: "Potete anche iniziare eh."

Percy fa un sorrisetto, ma mantiene il contatto visivo con Jason.
P: "Tranquillo Nico, non mi farò male. Sarà fin troppo facile battere il principino."
Jason non si scompone minimamente, mentre Nico sbuffa sonoramente, guardando male quella Testa d'Alghe, intanto che Will lo abbraccia da dietro, mettendogli le braccia intorno al collo.

N: "Percy quante volte devo dirtelo che non sei il mio tipo?"
Percy si immobilizza all'istante, guardando male, quanto sconvolto, il figlio di Ade.
P: "Io sono il tipo di tutti!"

Jason non esita a sfruttare quel momento di distrazione per attaccare. Percy riesce a riprendersi abbastanza in fretta da parare all'ultimo il fendente dell'amico, non risparmiando però ad Annabeth un respiro mozzato.
Il duello inizia, entrambi sono talmente veloci che talvolta è difficile vedere i loro movimenti.
Si apre una danza talmente sinuosa e perfetta che sembra essere stata precedentemente organizzata a tavolino.

Dopo più di un quarto d'ora iniziano a dare segni di stanchezza, ma le prestazioni restano sbalorditive.

A un certo punto Jason rotea su se stesso e salta, muovendo la spada contro Percy, che istintivamente, non avendo tempo per saltare via, alza la sua per difendersi.
Il figlio di Giove però all'ultimo cambia la traiettoria, usando la sua spada per spostare quella di mio fratello, e dandogli una forte gomitata sulla spalla.
Percy crolla malamente a terra, e la sua spada finisce in acqua.

Faccio un passo avanti, pronta a correre a soccorrerlo, ma una mano sulla mia spalla mi ferma.
Nico mi fa un cenno di no, e nonostante i suoi occhi appiano leggermente preoccupati si vede che è relativamente tranquillo, e anzi un sorriso aleggia sulle sue labbra.

Torno a guardare i due combattenti. Percy è di nuovo in piedi, con la spada nuovamente in mano, e guarda male Jason.
Improvvisamente un sorriso fra il sadico e il divertito si forma sulle sue labbra, e alza il mento.
P: "Corri."

Percy attacca con forza, e nello scontro Jason è costretto ad arretrare di qualche passo.
In un niente però si riprende sull'avversario, e continuano a battersi strenuamente.

Gli altri continuano a lanciare urla per incitare l'uno o l'altro a farsi valere, o solo in generale rivolte a entrambi, del genere "Quando vi decidete a combattere seriamente?" o "Raga è inutile, siete bravi uguale" o addirittura, da Leo, un "Mi spiegate come avete fatto a sconfiggere Crono?"

T: "Hey ragazzi!"
Theo arriva passandosi una mano fra i capelli, con jeans blu scuro e una canotta bianca semi sbottonata.
I suoi occhi sono ora azzurro glaciale, con alcune striature di blu, ma non c'è abbastanza luce per poterne essere certa. Comunque è stranissimo come i suoi occhi cambino costantemente.

Resto un attimo più del dovuto a guardarlo e un lieve rossore mi affiora sulle guance.
Miseriaccia, spero che la penombra l'abbia nascosto.

Tu hai seri problemi.

Scoperto ora?

Gli altri lo salutano, e gli sorrido, mentre lui si mette al mio fianco, nella parte opposta di Nico.
T: "Da quanto vanno avanti così?"
Pip: "Da troppo."
Leo le mette un braccio sulle spalle, e le sorride calorosamente, tranquillizzandola.

Sorrido istintivamente, poi torno a guardare il duello. Ogni tanto vedo comparire piccole ferite o lividi, nulla di grave, ma di certo evitabile.

Okay, mi sono stufata. Devono fermarsi prima di farsi male sul serio.

Ma dai, è così bello vederli combattere. Il loro duello ha qualcosa di... affascinante.

Si, certo, come un vulcano che erutta, ma meglio evitare, no?

Beh, non so. Dipende.

Non faccio in tempo a ribattere che un fragore risuona per la spiaggia. I due stanno continuando a far scontrare le loro spade, ma si vede che sono sfiniti. I colpi hanno meno potenza, sono meno precisi. Se vanno avanti di questo passo si faranno male davvero.

Intorno a me sono tutti inquieti, ogni tanto qualcuno ha urlato ai ragazzi che poteva bastare, ma i due erano troppo occupati a sopravvivere per prestare attenzione. La stanchezza gli sta giocando brutti scherzi... con colpi così poco precisi, potrebbero davvero ferirsi involontariamente.

Annie: "Ragazzi, basta! È un pareggio!"
P: "No! Ora lo batto, dammi un attimo."
No, questo è troppo.

Lancio un urlo, desiderando solo che i due si separino, e sento letteralmente una scarica liberarsi dal mio corpo.
In un attimo Percy e Jason vengono scagliati l'uno lontano dall'altro, ad almeno tre metri di distanza da dove si trovavano prima.
Gli altri sono paralizzati, sento i loro sguardi bruciare su di me.

Ma solo un pensiero affolla la mia mente.

Corro velocemente da mio fratello, che mi stava più vicino. Si solleva lentamente sui gomiti, e si guarda intorno stordito.
P: "Cos'è successo?"
Lo abbraccio forte, chiudendo gli occhi, mentre una lacrima scorre imperterrita sulla mia guancia.
A: "Niente. L'importante è che stiate bene."

Improvvisamente sbarro gli occhi e mi volto verso Jason.
Per fortuna siamo sulla spiaggia, quindi la sabbia ha ammorbidito le loro cadute.
Corro da lui che, ancora disteso, si massaggia le tempie con una mano.
J: "Cosa cavolo è stato?"

Mi lascio scappare una risatina, mentre anche Piper ci raggiunge, lo sguardo preoccupato, ma un leggero sorriso nello scoprire che il suo ragazzo è sano e salvo.

Mi volto a guardare Percy, e lo vedo di nuovo in piedi, teneramente abbracciato ad Annabeth. Accanto a loro Will sta squadrando mio fratello, chiaramente alla ricerca di tutte le ferite e traumi vari. Nico, dietro di lui, lo guarda male, con le braccia incrociate. Hazel ci raggiunge veloce e si mette accanto a Piper, accarezzandole un braccio.

Jason si rialza, appoggiandosi alla figlia di Afrodite.
Gli altri ci raggiungono, e insieme torniamo ai cuscini, cosicché i ragazzi possano sedersi. Annie passa a Percy una bottiglietta d'acqua e lui prende due lunghi sorsi che sembrano davvero rigenerarlo, per poi passarla a Jason, che la finisce.

Mi avvicino ai due ragazzi e li guardo male, mentre loro mi fissano confusi.
Do un pugno sulla spalla a entrambi, più forte che riesco. Quelli gemono e si massaggiano la parte dolorante.
A: "Questo è per esservi fatti male."
Percy mi guarda con affetto e mi attira su di se, mettendomi seduta sulle sue ginocchia e abbracciandomi da dietro, posando la testa sulla mia spalla.

Restiamo tutti tranquilli ad osservare il movimento delle onde, mentre il sole si avvia al tramonto.
Frank fissa lo sguardo nel mio, e nonostante cerchi di ignorarlo in breve tutti notano l'insistenza delle sue occhiate.
Sbuffo e lo guardo, sapendo già cosa mi chiederà.
A: "Che c'è?"

F: "Si può sapere come hai fatto?"

Underwater - Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora