72- Ancora viva

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L'inquietudine sale esponenzialmente in me mentre la mia maglietta cade a terra, lasciando ampie parti di pelle scoperte agli occhi lussuriosi di Morfeo, solo il reggiseno come ostacolo alla sua vista. Le sue mani passano ingorde sul mio corpo, generandomi brividi di ribrezzo, e stringendo la mia vita fin troppo per i miei gusti. Le sue grandi mani calde quasi ustionano la mia pelle, mentre collo e clavicole mostrano colpevoli i segni lasciati dai suoi denti.

Stringo le sue spalle e mugugno per fargli capire che deve allentare la presa, ma il dio sembra intendere diversamente i miei gesti. Serra ancora le mani sulla mia vita, mozzandomi per un attimo il fiato, poi con un gesto veloce rompe il gancetto del reggiseno, sfilandomelo. Porto istintivamente le mani al seno, cercando disperatamente di coprire quanto più possibile, venendo meno alla mia premessa di essere forte e andare fino in fondo.

Le sue mani si stringono imperterrite sui miei polsi, che sposta sopra la mia testa.
Con un ghigno che niente ha di rassicurante, fa cenno di no con la mano libera.
M: "Troppo tardi per fare la pudica. Vuoi forse dirmi che mentivi, e vuoi tornare dai tuoi amichetti?"

Spalanco gli occhi mordendomi la lingua, rendendomi conto troppo tardi dell'enorme errore che sto facendo. Forse Morfeo ha davvero capito che sto facendo il doppio gioco, o forse il suo è solo un bluff, ma in qualsiasi caso ora può usare questa possibilità contro di me. Anzi, non solo può: lo sta facendo.

Cercando con tutte le forze di reprimere le lacrime, fingo un sorriso audace e lo incito con lo sguardo ad andare avanti. Non devo farmi vedere debole. Questo è tutto ciò che conta.

Fa scendere le mani ai miei pantaloncini, che prima che me ne possa accorgere sono ormai lontani dal letto. Il ribrezzo continua a crescere in me mentre le sue mani passano sulle mie cosce, subito seguite dalla sua bocca. Cerco di ignorare i brividi di repulsione e di rilassare i nervi, ma ogni mio tentativo sembra vano contro il panico crescente. Certo non aiuta vedere Morfeo portarsi una mano a massaggiare il cavallo dei pantaloni, palesemente stretti.

Resosi conto del suo problema, tiene gli occhi maliziosi fissi nei miei mentre si sfila velocemente camicia e jeans. Mi lancia un ultimo sguardo languido, poi abbassa anche i boxer. Distolgo subito lo sguardo, conscia di essere arrossita violentemente.

È quando le sue mani ripercorrono di nuovo il mio fisico per poi arrivare agli slip, pronti a lasciarmi totalmente nuda alla sua mercé, che qualcosa in me scatta. Il terrore ormai alle stelle si mischia in una miscela esplosiva con una nuova, disarmante consapevolezza.
No. Posso accettare di tutto, ma non questo. Non venderò la mia dignità a un egocentrico narcisista come lui. Non sono disposta a svendermi a nessuno, neppure per salvaguardare le persone che amo. C'è sempre un altro modo, e sono certa ne troverò uno anche in questo caso. Deve esserci.

A: "No!"

Raccolgo tutta la forza nelle mie braccia e lo spingo lontano da me, complice la sorpresa. Riprendo in fretta la mia maglietta e la infilo rifugiandomi nel suo lato opposto della camera, mentre esplodono in me il terrore per quello che stava per succedere e la furia cieca verso Morfeo.

M: "Ma che ti prende?!"
Il suo sguardo furente è fisso nel mio, e mi rendo presto conto che se voglio uscirne viva l'unica chance è continuare a mentire.

Abbasso lo sguardo mordendomi il labbro, poi crollo a terra. Con le mani nei capelli, scoppio a piangere, riversando finalmente fuori tutto lo stress e la paura in un pianto liberatorio di cui avevo fin troppo bisogno.

A: "Scusa! Non so cosa mi è preso... io... non ce la faccio, scusa"

Non sono certa di quanto abbia effettivamente compreso fra un singhiozzo e l'altro, ma non mi interessa troppo al momento.
Dopo qualche secondo sento dei passi e un fruscio lieve, poi uno sbuffo, seguito dal chiudersi della porta.
Alzo lentamente lo sguardo, e noto che Morfeo è davvero uscito, portandosi dietro i vestiti e lasciandomi sola. Stringo forte le gambe al petto e appoggio la testa sulle ginocchia.

Underwater - Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora