32- Quell'idiota è mio fratello

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Connor: "Un'altra missione? Così presto?"
Annie: "Secondo noi sono collegate. È una coincidenza troppo improbabile."

Clarisse scuote energicamente la testa, guardando la figlia di Atena.
Cla: "Sicuro. Di certo è stata Cimopolea anche a tentare di rubare il diadema. Per fortuna l'ho fermata."

Leo alza un sopracciglio e Percy incrocia le braccia, mentre guardiamo tutti male la figlia della guerra.
Lei sbuffa e alza gli occhi, facendo un gesto con la mano.
Cla: "Si si, l'abbiamo fermata."

Aly: "Beh, in realtà è stato Theo."
Tutti gli sguardi si puntano su di me, e mi maledico mentalmente per la mia lingua troppo lunga.
Perché non posso semplicemente stare zitta?!

Chirone porta l'indice e il pollice alla barba e mi guarda pensieroso.
Ch: "In effetti hai ragione. È ancora un mistero perché l'abbia fatto, e soprattutto come."
Alzo le spalle, giocando con le mie dita.
Aly: "Ha detto che l'ha fatto perché la madre gli aveva parlato bene del Campo, quindi non voleva che venisse distrutto; dato che l'ultimo desiderio di sua madre è stato che lui venisse qui, ci ha chiesto di portarlo con noi."

Annie: "Riguardo al come, però avrei dei dubbi. Alla fine non ci ha più dato spiegazioni, ma com'è possibile che un figlio di un dio minore, senza alcun allenamento, riesca a sconfiggere un semidio romano altamente addestrato con al seguito l'intero branco di Lupi di Artemide?"
Un silenzio tombale cala nella stanza, mentre tutti riflettono sul punto, costretti a fare ragione ad Annabeth.

Beh, in effetti...

No. Mi fido di Theo.
Magari ha qualche potere da figlio di Morfeo che ci tiene nascosto.

Resta il fatto che non è mai venuto al Campo. Invece l'altro chissà da quanto tempo si allenava al Campo Giove.

È per questo che poi glielo vado a chiedere. Così ci togliamo il dubbio.

P: "Possiamo pensarci dopo? Mio padre sta venendo attaccato."
Chirone, dopo un attimo di esitazione, annuisce.
Ch: "Direi di mandare l'intero campo, ma resta il maggiore problema. Il palazzo è sottomarino."

Miseriaccia, vero.
Sinceramente non ci avevo neanche pensato.
Percy può andare senza problemi, ma lo stesso non vale per noi altri.

P: "Posso creare delle bolle d'acqua per farvi respirare, ma non so per quanti riesco a farlo."
Annie: "Non è quello il problema. Anche se ci riuscissi per venti ragazzi, e già sarebbe un risultato ammirevole, saresti talmente concentrato su quello che non potresti combattere, e saresti inerme sul campo da battaglia."
Vero.
E adesso?

Mentre tutti pensano a una soluzione e lanciano varie proposte, subito smentite, inizio a sentirmi stranamente osservata.
Lancio delle occhiate intorno, finché non trovò chi è che non stacca gli occhi un attimo da me.

Aly: "Cosa c'è?"
Percy, accanto a me, mi guarda male, per poi seguire il mio sguardo, fisso su Nico.

N: "Anche tu sei una figlia di Poseidone, e abbiamo già visto che i tuoi poteri non sono di certo irrilevanti."
Mi sento leggermente in imbarazzo, mentre sento alcuni sguardi curiosi su di me; cerco di concentrarmi esclusivamente su Di Angelo, e annuisco.

N: "Magari puoi creare te delle bolle per farci respirare, e uno di noi resta con te se avessi bisogno di protezione."
Aly: "È un buon piano... ma non so se ci riesco."

P: "Provare per sapere, no?"
Mi volto verso mio fratello, che mi fa l'occhiolino.
Annie: "Abbiamo abbastanza tempo?"
Mi rabbuio, pensando a mio padre, in battaglia senza di noi.

P: "Papà è forte. E io mi fido di Alyssa, sono certo che imparerà in fretta."
Mi mette un braccio sulle spalle, e io non posso fare a meno di arrossire lievemente.
Aly: "Grazie."
Mi fa un occhiolino, poi guarda il centauro.

Underwater - Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora