38- Decidi in fretta

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Percy's POV

Cosa chiunque farebbe al momento?
Cercare una via di fuga, un modo per sottrarsi alle grinfie di questi idioti montati, sconfiggerli e tornarsene tranquilli a casa, vivi e vegeti, per magari concludere in bellezza con una bella festa alla nostra vittoria.

Cosa sto facendo io?
Da bravo idiota, da Testa d'Alghe quale sono, ho staccato tutto, non riesco a concentrarmi sulla situazione intorno a me e non riesco a pensare a come sfuggire a questo casino.
Il mio sguardo è fisso sul corpo inerme di Alyssa, tenuta su da uno di quei mostri, che la tiene come farebbe un bambino piccolo con un giocattolo nuovo, senza il minimo riguardo.

Fantastico, di nuovo non sono riuscito a proteggerla, non sono riuscito a tenere fuori dai guai la mia unica sorella, l'unico componente della mia famiglia diverso da papà che faccia parte di questo mondo incasinato. E oltre al senso di colpa, non riesco a non provare ribrezzo per quell'essere che la tiene come un oggetto, e sento chiaramente il suo desiderio di sfogare la sua rabbia per il dio del mare su quella ragazza.
In tutto questo sto dando per scontato che lei si risveglierà ovviamente.
Sinceramente non vedo l'ora di poterle dire "Te l'avevo detto"

All'improvviso sento sbattere il tridente di mio padre sul pavimento, e punto lo sguardo su di lui.
Sta guardando con astio Cimopolea, che ha un sorrisetto compiaciuto sulle labbra, sapendo di avere la situazione in pugno.

C: "Allora, padre? Sei davvero disposto a sacrificare i tuoi figli mezzosangue per un misero bracciale? Il tempo scorre, decidi in fretta."

Stringo i denti e chiudo gli occhi a fessure, guardando con rabbia quella che sarebbe una mia sorellastra.
P: "Lea, dopo tanto tempo che non ci vediamo già vuoi ucciderci? Pensavo che almeno prima potessimo farci una bella chiacchierata, sai, in nome dei vecchi tempi."

La dea mi guarda furente, puntandomi un dito contro.
C: "Taci, semidio! E per l'ultima volta, il mio nome è Cimopolea!"

La guardo fingendomi stupito.
P: "Cosa?! Stai scherzando? Hahaha bella battuta Lea, hey stai migliorando. L'ultima volta non eri così divertente."

Cimopolea si lascia sfuggire un urlo esasperato, per poi fare un cenno al mostro che mi tiene fermo, che stringe il tentacolo squamoso sul mio corpo, facendomi mancare il respiro.
Okay fantastico.
È ancora meno socievole dell'ultima volta.

Osservo mio padre stringere i denti e abbassare piano il capo, facendo sbiancare le nocche da quanto tiene stretto il tridente. Vorrei dirgli di non accettare, di non consegnare quel dannato bracciale per nessuna ragione, ma qui non ci sono solo io in mezzo.

Mentre cerco di trovare un'idea decente per salvarci il culo, la mia attenzione viene attirata da un riflesso alla mia destra. Cercando di non farmi notare, volto lo sguardo, e vedo ciò su cui ormai non speravo più.
Nico Di Angelo.

Il figlio di Ade, provvisto di casco per la respirazione subacquea made in casa Efesto, si materializza dalle tenebre facendo un baffo a qualunque prof di incantesimi di Hogwarts, sbucando in un angolo abbastanza nascosto da Cimopolea e dai suoi servitori. Con lui ci sono anche Jason, Annabeth, Frank e Piper, tutti dotati di casco, che subito cercano riparo dietro le colonne per non farsi notare.

Okay.
Sento che quando torniamo al campo potrei seriamente tradire Annie.
Sia ringraziato Ade per aver mandato all'aria il patto con i suoi fratelli e aver avuto Nico.

Poseidone alza la testa, pronto a enunciare il verdetto, e posso sentire chiaramente il mio battito a mille. Mi guarda per un attimo negli occhi, e cerco di fargli capire in ogni modo che gli aiuti sono arrivati, sbarrando gli occhi e indicando con lo sguardo alla mia destra.

Underwater - Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora