3- Non può morire

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Non ci credo. È da ieri che siamo in viaggio.

Dopo che ho accettato di seguirlo ci siamo spostati rapidamente verso est, in serata avevamo percorso quasi una trentina di chilometri, ma secondo lui avevamo ancora tanta strada da fare.

Ci siamo accampati per la notte, che lui ha passato a fare di ronda.
Questa mattina aveva più graffi e la sua maglietta era strappata in vari punti, ma ho fatto finta di niente.
È stato allora che si è deciso finalmente a raccontarmi tutto.
O almeno, gran parte.

Mi ha raccontato degli dei, del campo mezzosangue e del campo Giove, dei suoi amici e dei mostri.
Soprattutto dei mostri.
E di come combatterli.

Sono scioccata, purtroppo credo a tutto quello che mi ha detto.
Mi sembra che finalmente molte cose strane nella mia vita si siano spiegate.

Ha detto che c'era ancora molto da raccontare, di tutte le sue avventure, ma abbiamo deciso di comune accordo che sarà meglio per me digerire pian piano tutte queste novità.

Abbiamo passato il pomeriggio a camminare, fra città e paesini.
Ogni tanto Percy si fermava improvvisamente, mi diceva di restare lì o di nascondermi da qualche parte e tornava dopo qualche minuto - o dopo un'ora - ancora più pieno di ferite.

Ora ho provato a seguirlo, nonostante mi avesse detto come al solito di restare lontana; mi sono nascosta ad osservarlo dietro un cassonetto.
Ci troviamo in un vicolo, e davanti a noi ci sono due ragazzi decisamente robusti.

Per fortuna non mi hanno visto, perché dopo due secondi Percy tira fuori dalla tasca una penna, che misteriosamente si trasforma in spada, e combatte contro... che cosa?!
Quegli energumeni hanno più forza di quanta sembrasse.

Uno prende una porta mezza distrutta lasciata a terra con una mano, neanche fosse fatta di piuma, e la scaglia contro Percy.
L'altro invece prende un intero cassonetto e si avvicina a Percy, che intanto aveva schivato la porta.

Energumeno 2 cerca di colpire il mezzosangue con il cassonetto usandolo come una racchetta da tennis, lasciandomi di sasso.

Chi diavolo erano quelli!?
Hanno una forza inumana!

Percy si abbassa all'ultimo secondo e colpisce quella creatura con la spada con un affondo preciso al petto.
Poi arretra di un paio di passi.

L'energumeno si guarda il petto stupito e cade in ginocchio, per poi ridursi in polvere.

Quello rimasto lancia un grido di rabbia e corre verso Percy, brandendo una trave di legno.
Il mezzosangue si è preparato, ma quando il mostro lo colpisce col legno non riesce a schivarlo.

Percy è scaraventato a cinque metri di distanza, sotto il mio sguardo stupito.
No, questo no!
Questo ragazzo non può morire.
Ormai ho perso il conto di quante volte mi aveva salvato, combattendo contro quei mostri e tornando poi come nulla fosse.
Per una volta, posso aiutarlo io.

Percy è ancora a terra, stordito.
Il mostro si sta avvicinando a lui, pregustandosi la vittoria.
La spada di Percy è caduta a metà strada fra me e lui, forse riesco ad avvicinarmi lentamente senza che quell'energumeno si accorga di me.

Ma un attimo... sta luccicando!
Com'è possibile?!
La spada di Percy sta emettendo un leggero bagliore e i suoi tratti stanno lentamente diventando più opachi, sembra che stia per svanire.
È meglio se mi muovo.

Mi avvicino carponi cercando di passare inosservata, ma tanto il mostro sembra concentrato al massimo su Percy.

Nel suo braccio destro è tatuato un nome, che da lontano non ero riuscita a leggere per la mia dislessia.
C'è scritto "Spaccaossa".
È raccapricciante, ma non mi lascio distrarre.

Afferro la spada e lentamente mi avvicino al mostro da dietro.
La sollevo sopra la testa, faccio un ultimo passo...

Crack.

E che cavolo però! Porco Voldy, dovevo proprio calpestare un pezzo di ferro?!
Il mostro si volta di scatto e vedendomi grida; mi scaglia con una manata all'indietro, facendomi cadere di fianco.

Spero di non esserci rotta una costola...
Il dolore lancinante al fianco, però, me lo conferma.

Una scheggia di vetro mi si è conficcata nel braccio, sta sanguinando.
Dovrebbero decisamente dare una ripulita a questi vicoli!

Comincio a vedere l'energumeno venire verso di me, poi si sdoppia... ho colpito anche la testa...
Con le ultime forze che mi sono rimaste sollevo la spada mentre si abbassa per darmi il colpo finale, puntandola proprio al suo cuore.

Lui rimane a bocca aperta e dopo un paio di secondi si dissolve in polvere.

Resto lì ferma e dolorante, cercando di riprendere le forze per alzarmi.
Lentamente mi metto seduta, e vedo Percy alzarsi.

Appena mi vede resta sconvolto e mi viene incontro.
Camminando, sui suoi occhi passa lo stupore, la rabbia, il dubbio e infine la rassegnazione.

Mi raggiunge e si abbassa alla mia altezza, guardandomi negli occhi.
Gli faccio un leggero, timido sorriso.

"Ti avevo detto di non seguirmi."

Angolo autrice

Ciauuu!
Allora... capitolo più lungo del solito, da questo si intuisce la mia incapacità di avere un limite di parole 😂🤓

Volevo ringraziare tutte le fangirl, e se ce ne sono, i fanboy, che stanno leggendo questa storia, in particolare ho notato - e vorrei ringraziare enormemente - @asharaMF , che puntualmente ad ogni capitolo mi incoraggia a continuare ❤️

Eh niente, spero vi piaccia questo capitolo (in tal caso, stellate⭐️) durante l'estate spero di riuscire ad aggiornare più spesso, ma non prometto nulla 😅😘

Underwater - Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora