Non credo sia necessario descrivere il pandemonio che è scoppiato dopo l'affermazione del centauro, fra urla di gioia, battere di mani ed esclamazioni di ogni tipo.
Spero solo che il mio udito non ci rimetta, fosse solo per l'urlo che ha lanciato Percy, fracassandomi un timpano.Mentre lo guardo male, ride a crepapelle, arrivando a tenersi la pancia.
A: "Ma ci fai o ci sei?"
Annie: "Bella domanda. Me lo chiedo da anni."
A: "Hey Annabeth!"
La abbraccio con un rinnovato sorriso, subito da lei ricambiato.Annie: "Sentito Testa d'Alghe? Era da un'eternità che non li rivedevamo."
P: "Vero. Non vedo l'ora di stracciarli a Caccia alla Bandiera."
Annie: "Dai, ci rifaremo dall'ultima volta!"
P: "Sicuro! Seriamente, non possiamo permettergli di vincere due volte. Dobbiamo rimettere al suo posto quell'angioletto."Lo guardo con un sorrisetto malizioso e il sopracciglio alzato.
A: "Angioletto?"
Percy, appena capisce cosa sto sottintendendo, arrossisce lievemente e mi passa una mano fra i capelli.
Annie: "Jason, figlio di Giove. Era pretore della legione, insieme a Reyna, finché non ha ceduto il posto a Frank."
L: "Oltre che ragazzo di Pip."Alzo entrambe le sopracciglia, mentre Leo si unisce a noi, trascinandosi dietro la ragazza in questione.
Pip: "Finalmente, era da un'eternità che non ci rincontravamo."
Piper ha un sorriso sincero, del genere che ti fa subito sentire più allegro e ti fa sorridere a tua volta.Sta appoggiata a Leo, che tiene invece le mani nelle tasche, stranamente ferme.
Punta lo sguardo nel mio e mi fa un cenno.
Pip: "Com'è andata la prima giornata di addestramento?"
Guardo di sfuggita Percy, che cerca di trattenere le risa, lasciandosi sfuggire però uno sbuffo.
Lo fulmino con lo sguardo, per poi rivolgermi nuovamente alla figlia di Afrodite.A: "Benissimo! Ho duellato con Theo, e l'ho sconfitto facilmente."
Vengo brutalmente interrotta da Percy che, a occhi sgranati, mi si pianta davanti mettendomi le mani sulle spalle.
P: "Hai combattuto!? Ti sei fatta male?! Hai ferito qualcuno?"Cerco da riprendermi dal piccolo shock e metto le mani sulle sue, nel tentativo di calmarlo.
A: "No, sono riuscita a 'contenermi', se si può dire così. Non si è fatto male nessuno."
Annie: "Come hai fatto?"
Percy si è fatto lentamente indietro, continuando però a tenermi gli occhi addosso, timoroso.A: "Non lo so in realtà. Ho usato una spatha e non ho avuto il minimo problema."
Lo giuro.
Posso giurare sullo Stige (e Percy mi ha detto chiaramente quanto sia pericoloso) che Annabeth mi ha guardando con sguardo metodico, analizzando la situazione.
E posso assicurarvi che è frustante.A: "Comunque... dato che avevo un po' di tempo libero l'ho sfruttato per andare al tiro con l'arco, e ho fatto qualche tiro passabile."
Percy tossisce rumorosamente, con sguardo divertito.
Sbuffo, incrociando le braccia al petto.
A: "Okay, non è vero. Diciamo che il tiro con l'arco non fa per me."L: "Ma dai! Avresti potuto avvisarmi, così mi facevo qualche risata!"
Lo guardo male, nonostante un sorriso sorga sempre spontaneo quando si ha a che fare con Leo.
A: "Come se tu avessi bisogno di un incentivo per ridere."
Leo ride, passandosi una mano fra i capelli e, se possibile, scompigliandoli ancora di più.
L: "Touché"Dopo qualche secondo di silenzio, in cui Percy abbraccia da dietro Annie e Piper resta con un braccio sulla spalla di Leo, che tiene il peso su una gamba e si rigira fra la mani un elastico, quest'ultimo sembra illuminarsi, al punto che Pip si scosta di fretta, come ustionata, e lo guarda male.
L: "Scusa!!!"
La figlia di Afrodite sospira, massaggiandosi il punto dolorante.
Pip: "Tranquillo. Cosa ti prende piuttosto?"L: "Dato che per questa sera arrivano anche gli altri, direi che dobbiamo festeggiare!"
Piper, accanto a lui, lo guarda male.
Pip: "E vorresti spiegarmi cosa, di preciso? O è semplicemente perché li rivediamo?"
Leo la guarda a occhi sgranati, come se la risposta fosse palese.
L: "Vuoi scherzare? Alyssa non ha ucciso nessuno!"
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Underwater - Figlia di Poseidone
FanfictionIN REVISIONE! Se trovate incoerenze di stile, sapete perché Avevo sempre intuito che c'era qualcosa di strano in me. Quando mi accorgevo di particolari che gli altri non notavano, quando ero l'unica a sentire voci e rumori agghiaccianti. Quando av...