13- Nessun rancore, vero?

1.9K 109 2
                                    

Okay, devo concederlo.
Quello che successe dopo probabilmente fu colpa mia.
Neanche un minuto dopo che avevo detto quelle fatali parole, il furgone si è fermato e le portiere sono state divelte.
Non abbiamo fatto in tempo a difenderci in qualsiasi modo, che siamo stati tirati fuori da braccia enormi.

Ora siamo a terra, disarmati, ai piedi di tre creature enormi... ancora lestrigoni?!
Ma che cavolo!
Ce l'hanno con me, me lo sento!!

E come volevasi dimostrare, quello più brutto mi guarda e inclina la testa.
L: "Tu!"
Il suo alito potrebbe da solo stendere un intero esercito, ma cerco di ignorarlo.
Aly: "Io"

Mi sembra familiare sto sgorbio... forse...
Capitoooo!!! È quello che ho ucciso!

L: "Stupida semidea! Mi hai ucciso!"
Aly: "Nessun rancore, vero?"

Quello fa un verso arrabbiato e decisamente terrificante.
Guardo mio fratello, esasperata.
Aly: "Non ci mettevano anni a rigenerarsi?!"
Percy alza le spalle, come se per questo genere di situazioni improbabili avesse fatto ormai il callo.
P: "Può succedere che basti solo qualche giorno."

E ovviamente non poteva non succedere con me...
Il lestrigone sta per spaccarmi la testa con la mazza e mi sto preparando all'impatto col mio cranio, quando Percy interviene.
P: "Hey calmo! Non vuoi prima vendicare il tuo amico sepolto?"
Grazie al cielo il lestrigone si ferma.

L: "Aspetta. Io ho un conto in sospeso anche con questo."
Percy lo guarda attentamente, poi sembra riconoscere un tatuaggio del mostro.

P: "Ah vero! Sei Spaccaossa, giusto?"
L: "Esatto! Mi hai ucciso qualche anno fa!!"
P: "Si beh, era solo una partita a palla avvelenata, no?"

Il lestrigone sta per perdere la pazienza, quando distoglie la sua attenzione un potente ululato, non troppo lontano.
I lupi di Artemide!

Il quel momento di distrazione, Clarisse e Percy si guardano negli occhi e annuiscono impercettibilmente.
In meno di un secondo impugnano entrambi le loro spade e si scagliano contro i lestrigoni, subito seguiti da Leo, che non ha esitato a far apparire dal nulla delle palle di fuoco e a scagliarle contro il primo lestrigone a tiro.

Mi muovo per alzarmi e prendere la prima arma che trovo, ma Annie mi ferma. La guardo interrogativa, ma i suoi occhi sono decisi.
Annie: "Lo sai che è per il tuo bene. Se andrai, ti farai uccidere."
E allora mostro il mio miglior broncio, sperando di smuoverla un minimo.
Aly: "Ma! Mi hai vista combattere! So difendermi!"

Annie sbuffa e lancia alcune occhiate veloci in giro, controllando il nemico.
Annie: "Non ti ho mai vista difenderti. Quella volta nell'arena hai perso il controllo. Se succedesse di nuovo, non so cosa potrebbe accadere. E non mi piace essere all'oscuro di qualcosa."

Si alza, raccoglie il suo pugnale, poco distante dai suoi piedi, e me lo punta contro.
Annie: "Quindi resta qui, okay? Dovremmo finire tra poco."
E con queste ultime parole, mi abbandona per andare ad aiutare i nostri compagni, che già stanno avendo la meglio.

Uffa però.
Annie non è mia madre.
Posso capire che si preoccupa per me, e per gli altri, ma la conosco da pochi giorni e già mi da ordini come niente fosse.
Se andassi, potrei aiutarli.
E magari in battaglia riuscirei anche a capire se la prescelta dalla profezia sono realmente io o se è Percy.
Dopotutto, se già stanno andando così bene, non ci sarebbe bisogno che sfoderassi quel lato di me, quindi potrei anche dimostrare di essere una buona spadaccina senza affettare nessuno.

Ma te non sei una brava spadaccina.
Non lo sei mai stata, idiota.

Ah, ecco cosa mancava. Giustamente non potevi esimerti dall'esporre i tuoi soliti commenti, no?

Wow allora non sei proprio scema come credevo. Forse potresti anche arrivare a capire che devi restare qui, come ti ha detto Annie.

No, no aspetta. Tu vuoi che resti qua?!

Ed ecco un'altra fantastica manifestazione di intelligenza! Complimenti, fai passi da gigante!
Adesso riesci anche ad ascoltare la tua coscienza!

Intendevo, te sei sempre stata quella che avrebbe agito.
Perché ora vuoi che resti a guardare?

Non so, magari per istinto di sopravvivenza?
Lo sai che quello che dice Annie è giusto.
Le sue argomentazioni sono di ferro.

Sei decisamente per il non agire.

Già. Fanno tutto loro, perché devi sempre intrometterti?

Perché sono io. E dato che tu sei tu, farò esattamente l'opposto di quello che dici.

Nello stivale ho ancora il pugnale, ma preferisco tenerlo ancora da parte; quindi mi guardo intorno e adocchio la spada che avevo portato con me.
L'afferro in fretta e mi rivolgo verso la battaglia.

Percy sta combattendo contro un lestrigone, spada contro mazza, e sembra avere la meglio nonostante la forza bruta del nemico.
Annabeth e Clarissa si stanno scontrando con il secondo lestrigone, stuzzicandolo da una parte per poi colpirlo dal lato scoperto; nel combattimento sono stranamente in sintonia e la tattica di squadra sta funzionando alla perfezione!
Infine, Leo se la sta vedendo con il terzo lestrigone.
Lo colpisce con palle di fuoco, tenendosi a debita distanza.
Il mostro riesce a deviare la maggior parte dei bolidi infuocati con un tronco, ma un'evidente scottatura risalta sul suo fianco, segno evidente di un potente colpo incassato.

Sono sinceramente in dubbio sulla direzione da prendere, dopotutto sembra che tutti se la stiano cavando egregiamente.
E proprio mentre abbandonavo l'idea di entrare nella mischia, un fiato pesante proveniente dalle mie spalle attira la mia attenzione.

Neanche due secondi, che dalla boscaglia esce fuori un branco di lupi.
Anzi, il branco.
Tengo più salda la spada e arretro di un paio di passi, in preda al terrore.
Il branco fa un suo pieno ingresso, 10 enormi lupi dal manto argenteo e i canini appuntiti.

Quello in testa al branco, che presumo essere l'alfa, si esibisce in un ringhio basso e profondo e, dopo aver fatto scorrere minacciosamente gli artigli sulla terra, attacca.

Underwater - Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora