Morfeo fa comparire un paio di flûte e una bottiglia di spumante in un secchiello di ghiaccio. Stappa la bottiglia e riempie i bicchieri per metà; la risistema nel secchiello e solleva i due bicchieri, offrendomene uno con un sorriso.
Lo guardo scettica e incrocio le braccia al petto.
A: "Cosa mi assicura che non ci sia qualche veleno dentro?"
M: "Ho appena aperto la bottiglia e i bicchieri sono uguali. Puoi prendere il mio se ti senti più sicura."Abbozzo un sorriso di sufficienza, scuotendo piano la testa.
A: "Non sarebbe la stessa cosa? Qui sei tu al comando, sono certa non avresti problemi ad avvelenare solo lo spumante che berrò."Il suo sorriso si fa più enigmatico e ancora il dio non accenna ad abbassare il braccio.
M: "Non avrei interesse ad avvelenarti in alcun modo, ora che siamo alleati. Poi non sono mio figlio, non cadrei mai così in basso."Mi congelo sul posto trattenendo il respiro, gli occhi sgranati.
A: "Come... come sai...?"
M: "Tesoro, devo davvero ricordarti che sono il dio dei sogni?"Mi prendo un paio di secondi per riprendermi e accetto lentamente il flûte.
Il pensiero che Morfeo abbia in qualche modo assistito a tutti i nostri incontri nei miei sogni mi mette i brividi. Non solo perché ha letteralmente invaso la mia mente, ma perché questo vuol dire che sa tutto quello che ci siamo detti, tutti i momenti passati insieme. Certo, non che siano stati molti, ma sono stati estremamente importanti per me, in un momento in cui quello era l'unico modo per vederlo.Morfeo tende il braccio e io lo imito per brindare.
M: "A un'alleanza vittoriosa."Accenno a un piccolo sorriso e faccio tintinnare i nostri bicchieri, poi prendo un sorso veloce, senza pensarci troppo. Che lo beva o meno, finché resto in questa realtà sono comunque alla sua mercé, bere dello spumante non può aggravare la situazione.
Quando dopo qualche secondo in cui non sento niente di strano, prendo un sospiro e sorrido sollevata. Anche questa è fatta.
Mi metto comoda nella poltroncina, lasciandomi cullare dal dolce rumore delle onde, ma senza perdere d'occhio Morfeo.
Il dio mi rivolge un sorriso vittorioso, poi si passa una mano fra quei capelli che, al pari dei suoi occhi, riescono a dargli un'area eterea, come una spia che identifica l'uomo davanti ai miei occhi come qualcosa oltre l'umano, oltre il comune mortale, che si avvicina piuttosto allo splendore del cielo e all'indefinitezza del sogno.Il mio pensiero si sposta a Kailen. Chissà quanto tempo è passato da quando sono qui, potrebbero essere pochi secondi come intere ore. Non penso sia ancora arrivato al Campo, ma spero che quando arriverà riuscirà a farsi dare retta senza troppi problemi. La cosa che più mi preoccupa è la reazione di Percy. Spero non faccia niente di avventato vedendolo tornare da solo e che si attenga al nostro piano. Gli conviene, a meno che non voglia ritrovarsi un naso rotto e il compito di pulire la capanna per l'intero anno.
Un sorriso compare involontario sul mio volto, mentre gli occhi sono ancora rivolti al mare, unico elemento amico in territorio nemico. Sento ancora lo sguardo di Morfeo fisso su di me, mettendomi in soggezione, ma cerco di non farci troppo caso e tengo costantemente i sensi all'erta.
M: "Odi tanto tuo padre, ma ami il mare che lui rappresenta. Non puoi negare che sia quantomeno curioso."
Non ci metto molto a capire il vero significato di quella domanda, un palese test per verificare la mia sincerità.
Fingendo indifferenza alzo le spalle.
A: "Sarebbe da stupidi rinnegare chi si è, non trovi? Non sarà un padre immaturo a farmi cambiare. E nonostante tutto sono sua figlia, e in quanto tale sono legata al mare. Non posso farci niente, è genetica."Sposto infine gli occhi nei suoi, reggendo il suo sguardo indagatore. Solo quando accenna a un sorriso prendo un respiro internamente.
Dopo qualche minuto di pace, Morfeo si alza in piedi, ottenendo subito la mia totale attenzione, e mi porge una mano per aiutarmi a fare altrettanto. Con reticenza accetto l'aiuto, obbligata a rimanere nella parte.
M: "Ti porto in un posto, pronta?"
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Underwater - Figlia di Poseidone
FanfictionIN REVISIONE! Se trovate incoerenze di stile, sapete perché Avevo sempre intuito che c'era qualcosa di strano in me. Quando mi accorgevo di particolari che gli altri non notavano, quando ero l'unica a sentire voci e rumori agghiaccianti. Quando av...