7- Sono impazziti

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L'acqua è fantastica.
Al contrario di molte spiagge dove ero solita andare, questa è davvero pulita.
Sulla sabbia non ci sono le cartacce buttate a caso dai bagnanti e l'acqua non è infestata da schifezze varie e dai residui di scarico delle navi, come nelle spiagge vicino ai porti.

Questa è la migliore spiaggia dove sia mai stata.
Okay che non ho mai viaggiato molto, però...

Io, Percy, Annabeth, Leo, Calipso e Piper siamo seduti su un telo in spiaggia.
Annie e Percy sono abbracciati, guardano il mare. Annabeth tiene la testa sulla spalla di mio fratello.
Sono carinissimiiiiii!!

Leo sta facendo battute pessime con Cal, che ride tanto per farlo felice.
Pip mi sta raccontando della sua relazione con Jason, figlio di Giove.
È felicissima di stare con lui, e si vede che lo ama.
Hanno deciso di studiare insieme a Los Angeles, e hanno affittato un appartamento nel centro della città.

A proposito di studi...
Io come faccio?
Mancano ancora due settinane di scuola, e sono scappata così senza dire niente a nessuno.

Chissà come starà sclerando mamma adesso!
Miseriaccia le starà prendendo un infarto!
Poi Sarah e Louis!
Quasi mi dispiace anche per i prof, a cui andrà la colpa della mia scomparsa.

Dovrei avvisare qualcuno...

P: "Hey tutto okay?"
Piper mi guarda strano, per capire perché mi sono ammutolita e racchiusa nei miei pensieri.
A: "Più o meno... devo fare una chiamata."
Prendo il cellulare dalla borsa che ancora mi porto appresso dal viaggio e comincio a cercare in rubrica il numero di mamma.

P: "No! Ferma!!"
Pip mi salta addosso e mi strappa letteralmente il cellulare di mano.
La guardo stralunata, e anche arrabbiata.
A: "Ma che fai?! Voglio chiamare mia madre!"

P: "Non puoi!"
L: "Ooooiii ragazze che succede?"
Mi rendo conto solo ora che, dal casino che abbiamo fatto, le coppiette felici si sono girate a guardarci per capire che succedeva.

A: "Mi ha rubato il cellulare!"
Annabeth guarda male Percy, ma non capisco che ha fatto lui di male.
An: "Testa d'Alghe perché non gliel'hai detto?!"
Pe: "Potrei averlo dimenticato..."
Annie si porta la mano alla fronte, scuotendo piano la testa, arrendendosi alla natura del fidanzato.

A: "Mi spiegate che succede?!"
L: "Vedi Acquagirl... non possiamo usare i cellulari. Arriverebbero i mostri e ci userebbero come sacche da boxe."
Cal gli lancia un'occhiataccia, poi si rivolge a me.

C: "In pratica mandano un segnale tale da richiamare i mostri anche da chilometri di distanza. Anche qui al campo, per sicurezza è meglio evitare."
A: "Ehm... va bene."

P: "Si è fatto tardi... ehy sorellina vieni che ti faccio vedere la nostra capanna!"
Salutiamo tutti e ci avviamo verso il semicerchio di capanne.
La nostra è la numero 3.

Percy, davanti a me, si ferma davanti alla porta e la apre con un sorriso, lasciandomi entrare per prima.
Faccio tre passi, poi mi fermo estasiata.

È meravigliosa!!
Tutto richiama al mare, dal colore alle pareti di un acqua marina intenso, ai cavallucci marini di legno appesi al soffitto, a una fantastica vasca da bagno subito dopo una porta lasciata aperta.
L'unica cosa da migliorare...

A: "Che è questo casino!?!"
Tutta questa perfezione è inquinata da panni sporchi gettati a caso sul pavimento, armi e armature sparsi fra sedie e ganci alle pareti, il letto totalmente sfatto.

L'unica cosa in ordine qui è un corno di... penso toro, ma non ne sono sicura... appeso a un gancetto affianco alla testata del letto sfatto, sicuramente quello dove dorme Percy.

A: "Era tutto così fantastico..."

P: "Non sono molto ordinato direi..."
Si mette una mano dietro la testa e si guarda intorno imbarazzato.
P: "Per il resto... ti piace?"

Gli vado incontro e l'abbraccio forte.
A: "Certo, questo posto è meraviglioso!"
Profuma di acqua di mare e biscotti.

Qualcuno bussa alla porta, ci giriamo e Percy va ad aprire.
Sulla soglia si presenta un ragazzo totalmente vestito di nero, con i capelli scuri che svolazzano al venticello.
Indossa un anello di metallo molto appariscente, e se lo rigira continuamente, come un tic; sembra che qualcosa lo turbi.

P: "Che è successo?"
Il ragazzo guarda prima Percy, poi sposta lo sguardo su di me un attimo, poi torna con gli occhi su mio fratello.
X: "Ho visto mio padre."
Percy si immobilizza, e inizio a preoccuparmi sul serio.

Mi avvicino alla porta e fisso lo sguardo sul nuovo arrivato.
A: "Ok. Chi sei te e perché è strano che tu abbia visto tuo padre."
Incrocio le braccia in attesa di risposte e inarco un sopracciglio.

Lo sconosciuto mi osserva intensamente e infine si decide a rispondermi.
X: "Il mio nome è Nico Di Angelo, figlio di Ade. E mio padre... non è proprio una figura paterna che passa ogni tanto a salutare."

Annuisco, e i miei occhi passano a perlustrare il volto di Percy.
Ora è rigido e sicuro.
P: "Che ti ha detto."
N: "Questo è il problema."

Ci fa segno di uscire e lo seguiamo attraverso tutto il campo, fino al confine con il bosco, nella parte più sicura, quella che Percy mi ha detto che viene utilizzata per i giochi come la Caccia alla Bandiera e le uscite dei ragazzi.
Guardiamo attentamente nel buio, e dopo qualche secondo di attesa vedo qualche ombra più scura muoversi in lontananza, e l'eco di un ululato lontano arriva alle nostre orecchie.
Dopo l'esperienza al bosco davanti scuola, a una situazione del genere vorrei solo scappare dalla parte opposta al pericolo.

Nico prende un gran respiro e si volta verso di noi.
N: "I lupi delle Cacciatrici. Hanno attaccato due ragazzi al fiume."
P: "Cosa gli prende? Di solito restano con le Cacciatrici e le aiutano nelle loro missioni, non aggredirebbero mai i semidei."

N: "È questo il punto. Sono impazziti; non sappiamo il motivo. E non possiamo ucciderli senza scatenare l'ira di Artemide su di noi."

Angolo autrice

Heyyy!!🌸
Avrei voluto aggiornare prima, ma ho avuto un impegno dopo l'altro questi giorni😓

Se vi piace come sta proseguendo la storia, spero in qualche stellina e commento, in modo che possa capire come continuare.

Underwater - Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora