L: "Qualcuno mi vuole spiegare cosa sta succedendo?!"
Dopo lunghi, estenuanti secondi, siamo ancora qui fermi a squadrarci, increduli.
Jason sembra lentamente riprendere il controllo di sé, e mi viene incontro con due veloci falcate, abbracciandomi.Lo stringo forte a me, non credendo di poterlo davvero rivedere.
Una lacrima scende solitaria sulla mia guancia, al ricordo di quello che abbiamo passato insieme.
Lui mi tiene stretta come se non volesse più lasciarmi andare, come se non fosse più disposto ad allontanarsi da me.Quando finalmente ci stacchiamo, mi sorride, e il suo sorriso è il più luminoso che abbia mai visto. I suoi occhi brillano dalla felicità, e ai lati si formano delle piccole rughe.
Gli sorrido anch'io, nonostante ancora non riesca a credere a quello che mi mostrano gli occhi.A: "Pensavo che non ti avrei visto mai più."
J: "Io ne ero convinto. Da quando ci siamo separati non sapevo più neanche se fossi viva, soprattutto dato che non ti vedevo mai giungere al Campo. Quando poi abbiamo scoperto l'esistenza del Campo Mezzosangue, ho pensato che potessi essere qui, ma non ti ho mai trovata. Alla fine ho perso le speranze."Dice l'ultima frase con rammarico e dolore, e mi viene istintivo passargli una mano fra i capelli, come facevo un tempo. Lui sorride al mio gesto, probabilmente tornando con la memoria ai vecchi tempi.
A: "Io ho passato un mese nella speranza di vederti tornare, ma poi mi sono convinta all'idea che fossi stato ucciso."
J: "E poi chi ti avrebbe sopportata eh? Chi ti avrebbe salvato dai guai in cui puntualmente ti cacciavi?"
Alza un sopracciglio, facendo un sorriso scaltro; mi lascio sfuggire una risatina, anche se sembra solo una risata isterica.L: "Forse devo essere più chiaro."
Leo si mette in mezzo a noi e ci allontana, per poi prendere dalla sua fedele cintura degli attrezzi una chiave inglese e minacciandoci a turno con quella.Ma è serio?
A quanto pare...
L: "Parole. Spiegazioni. Dettagli. Ora."
Lo guardo irritata, ma poi lo sguardo mi cade su Percy, chiaramente confuso dalla situazione creatasi, e sospiro.
Intanto si è venuto a creare un piccolo cerchio, formato dai sette, Nico e me.
A: "Inizi tu?"
Faccio gli occhi da cucciolo a Jason, che scuote vigorosamente la testa.
J: "Prego, prima le donne."A: "Fantastico... da dove inizio?"
Pip: "Che ne dici dall'inizio?"
La guardo e non posso non notare che, nonostante stia cercando di farlo passare inosservato, nei suoi occhi si legge chiaramente la gelosia per il suo ragazzo e la necessità di sapere come stavano le cose fra me e lui.A: "Sei anni fa mia madre mi ha permesso di andare d'estate con la mia migliore amica, Sarah, da una sua zia in Florida, come regalo per i miei 10 anni. I primi giorni tutto bene, fin quando un giorno, nella breve strada fra la spiaggia e casa, non siamo state attaccate da un ciclope."
Vedo Percy farsi preoccupato, mentre fissa il suo sguardo nei miei occhi, come se così potesse sapere già tutta la storia.Dopo aver lanciato uno sguardo veloce e Jason, che mi fa cenno di continuare, proseguo, guardando a turno i miei amici.
A: "Siamo scappate, ma ovviamente non c'erano molte chance di sfuggirgli. Ci ha intrappolate in un vicolo, e si vedeva chiaramente che ce l'aveva con me. Per fortuna è intervenuto un ragazzo che è riuscito a ucciderlo. Era Jason. Aveva visto che ero io quella che voleva il ciclope, ha rimandato a casa Sarah, usando la Foschia per modificarle la memoria e farle credere che non doveva preoccuparsi per una mia possibile assenza. Solo che subito sono arrivati altri ciclopi, parecchi, e siamo dovuti fuggire. Erano troppi per Jason per combatterli, soprattutto se intanto doveva proteggere me, quindi abbiamo continuato a scappare. Per quasi tre settimane siamo stati braccati da quei mostri. Io non sapevo nulla delle divinità e tutto il resto, e Jason non voleva dirmi niente perché diceva che il momento per me di sapere la verità doveva ancora arrivare."
A questo punto fisso lo sguardo in quello di Jason, che decide di prendere parola.
J: "Ho provato a insegnarle il minimo indispensabile per difendersi, e le precauzioni da prendere quando si fugge, ma non le ho mai detto cos'era che ci inseguiva. Quando provava a convincermi che quelli che ci inseguivano avevano un solo occhio ed erano troppo grandi per essere comuni mortali, le facevo credere che la paura le stesse giocando brutti scherzi."
Mi mima uno 'scusa', ma a un mio sorriso sincero continua la sua versione dei fatti.J: "In quel poco tempo abbiamo legato parecchio, era come una sorella minore per me. Pensavo che avrei dovuto portarla con me al Campo Giove, ma poi mi fermavo sempre dal farlo. Dopotutto, credevo che se Lupa ancora non l'aveva chiamata a sé c'era una ragione. Comunque per precauzione ero riuscito a rimediarle una spatha, l'unica arma diversa da un pugnale che era delle giuste dimensioni per lei.
Ma una notte siamo stati attaccati all'improvviso, e abbiamo dovuto combattere. Erano in quattro."Mi guarda addolorato, e riprendo parola.
A: "Durante lo scontro ci siamo divisi. Io sono riuscita a fuggire in un bosco, difendendomi con la spatha. Un ciclope è riuscito a raggiungermi, ma era ferito e sono riuscita a sconfiggerlo, perdendo però la spada. Ho continuato a fuggire fino a raggiungere uno dei posti sicuri che io e Jason avevamo precedentemente adocchiato. Dopo più di un'ora passata lì in attesa però, non arrivava nessuno. Ho pensato a tutto quello che poteva essere successo, e dato che Jason aveva insistito tanto sul fatto che non bisogna mai rimanere troppo tempo fermi, soprattutto se si è da soli, e poiché non sapevo se avrebbe capito che mi trovavo lì, ho deciso di provare a tornare da Sarah, nella speranza che magari Jason, se fosse riuscito a fuggire, mi avrebbe trovata lì. Purtroppo però i giorni passavano, e lui non tornava. Ho seguito le sue istruzioni per modificare la memoria della zia di Sarah, e dopo poco tempo siamo tornate a casa. Non ci siamo più rivisti, fino ad ora."Mi porge una mano, che afferro saldamente. Leo, che ormai da un po' ha rimesso la chiave inglese nella cintura, ci guarda a turno sconvolto.
Annie: "Potrebbe essere per questo che ti trovi bene a combattere con le spathae. È stata la tua prima arma, e quella che ti ha salvato la vita. Quella che ti ha insegnato ad usare una persona fidata tempo fa, e che è quindi legata a un ricordo importante per te."
Annuisco, poi mi rivolgo a Percy, che guarda verso il mare con sguardo rabbuiato.A: "Cosa c'è?"
Lentamente, abbassa gli occhi su di me.
P: "Io non c'ero. Tu eri in pericolo, e io non ero lì per te. Anzi, non sapevo nemmeno di avere una sorella in giro. Avessi saputo della tua esistenza, ti sarei stato accanto da subito, e non avresti dovuto passare tutto questo da sola.A: "Ma non è colpa tua. Non ci puoi fare niente, le cose sono andate così. Non potevi sapere. E in qualsiasi caso, ora è tutto passato, ormai non si può cambiare. L'importante è il presente, e ora ci sei."
Vado ad abbracciarlo, e chiudo gli occhi mentre lui mi stringe forte al suo petto, poggiando la testa sulla mia.
Lo sento rilasciare un sospiro, trattenuto da chissà quanto.Socchiudo gli occhi e vedo Piper e Jason parlare sottovoce, e vedo chiaramente in Piper la compassione per gli eventi appena rivelati, l'amore che prova per Jason e la felicità per il nostro ricongiungimento.
Annie guarda me e Percy con occhi dolci, mentre Nico osserva con un sorriso fraterno Hazel chiacchierare tranquilla con Leo, con accanto Frank.Mi separo da Percy con un sorriso spontaneo, e chiamo Leo.
A: "Fiamma, riguardo la tua proposta di prima. Ci sto."
Leo mi guarda prima sconcertato, poi con un crescente sorriso.
H: "Di cosa state parlando?"
Leo guarda euforico tutti, per poi urlare.
L: "Questa sera festa! Venite tutti, niente scuse. Abbiamo fin troppo da festeggiare!"Angolo autrice
Devo dire solo una cosa, ed è abbastanza importante.
Come vedete Jason c'è... e già ho detto tutto, meglio se sto zitta per evitare di spoilerare. Riguardo il fatto che sia ancora pretore... boh, mi andava😅
Scusate se ho fatto queste piccole modifiche, se sono un problema ditemelo, e se non mi va a incidere sulla trama posso risistemare qualcosa.Non chiedetemi come sia possibile che abbia aggiornato a un solo giorno di distanza.
Non lo so nemmeno io.
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Underwater - Figlia di Poseidone
FanfictionIN REVISIONE! Se trovate incoerenze di stile, sapete perché Avevo sempre intuito che c'era qualcosa di strano in me. Quando mi accorgevo di particolari che gli altri non notavano, quando ero l'unica a sentire voci e rumori agghiaccianti. Quando av...