41- Benvenuta nel mio mondo

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Mi guardo attorno estasiata, facendo fatica a credere che sia stata io a far sì che ciò sia possibile.
Un'enorme bolla d'aria circonda l'intera nave e la zona circostante, tenendo al sicuro anche i mezzosangue impegnati nella battaglia. I mostri che sono rimasti all'interno si stanno contorcendo su se stessi, non riuscendo a respirare, divenendo facili prede per i semidei che, capita la situazione, si sono prontamente sfilati i caschi. Quelli rimasti fuori invece non si azzardano ad avvicinarsi.
Sento una strana sensazione sulla pelle, come fosse estremamente disidratata, e devo prestare la massima concentrazione sulla bolla perché regga, ma per ora sembra andare.

Per una volta temo di doverlo dire, e sai quanto mi rode farlo. Complimenti, sei stata brava.

Ehi grazie!

Si ora sbrigati però, non abbiamo tempo da perdere.

Giusto.

Neanche il tempo di pensarlo che mi viene addosso Piper con grande slancio.

Pip: "Grande Aly! Ma come hai fatto, per Zeus?!"
Ridacchio, presa alla sprovvista, e alzo le spalle.
A: "Ho provato."
Annie: "E ci sei riuscita egregiamente! Quanto durerà?"

Appena lo dice, mi rendo conto del crescente mal di testa, per ora ancora sopportabile.
Non funzionerà ancora a lungo.

A: "Posso reggere per un po'. Ma muoviamoci."
Annie annuisce e mi fa passare una mano dietro la schiena, aiutandomi nei movimenti, mentre Clarisse e Piper ci precedono, facendo fuori quei pochi mostri davanti a noi ancora vivi e aiutando dei semidei in difficoltà.

Camminiamo sulla superficie della bolla fino a raggiungere la nave, tranquillamente posata su quella sottile patina che la separa dagli abissi. Un portellone laterale viene aperto dall'interno, e fa capolino la testa di niente di meno che...

Leo: "Leo Valdez al vostro servizio ragazze. L'Argo VI è pronta ad ospitarvi a bordo."
Ci fa entrare con un sorriso sornione, che ricambio alzando gli occhi al cielo.

Ci fa strada fino a raggiungere la plancia, dove Reyna sta studiando attentamente una mappa. Mi avvicino incuriosita, poggiando una mano sul tavolo per tenermi salda in piedi.

R: "Bel lavoro là fuori. Ci hai dato tempo, e al momento ne avevamo proprio bisogno."
Annuisco piano e abbozzo un sorriso, ma lei è rimasta concentrata con lo sguardo sulla cartina, quindi non perdo tempo e mi metto ad osservarla anch'io. Raffigura la porzione di fondale marino su cui ci troviamo per un raggio di quasi un chilometro. Aggrotto le sopracciglia, confusa. Strano che abbiano una mappa di un territorio così disperso nell'oceano.

R: "So cosa stai per chiedere. I romani non hanno mai visto di buon occhio Nettuno, quindi tempo fa qualcuno ha ben pensato di stendere questa mappa, per ogni evenienza. Sai com'è, 'conosci il tuo nemico'."
Un cipiglio contrariato si forma involontariamente sul mio volto. Roma spiava mio padre?

Vedendo la mia espressione, Reyna abbozza un sorriso comprensivo, ma tirato e duro.
R: "No, non è mai stata utilizzata. Ma ora torna utile, non trovi?"

Annuisco soprappensiero, scandagliando con gli occhi la cartina. È abbastanza accurata, ma chiaramente datata, quindi le cose potrebbero essere cambiate con il tempo.
Intanto anche Leo, Annabeth, Clarisse e Piper si avvicinano e si pongono intorno alla mappa, scrutandola attentamente.

Annie: "Dobbiamo capire da dove arrivano, in modo da bloccarli alla fonte. Probabilmente vengono tramite caverne e tunnel sottomarini."
Clarisse punta gli occhi sulla figlia di Atena, con uno sguardo magnetico.
Cl: "Può essere..."
Annie: "Non è da escludere. Mi verrebbe da domandare come hanno fatto a trovare un'uscita così strategica, ma è possibile. Dopotutto è in continuo mutamento e può anche essere manovrato."

Underwater - Figlia di PoseidoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora