CAPITOLO 6

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Pov's Marta
*In una frazione di secondo la mia vita è stata disintegrata. Papà è morto. Mi è stato portato via un grande pezzo del mio cuore. E' stato sparato, davanti ai miei occhi. Mio padre mesi fa ha smascherato un clan che faceva traffico di droga nei paesi esteri, e non solo, perciò ha detto che aveva questo presentimento. Fare il poliziotto per lui era il mestiere più bello del mondo, una passione che portava sin da bambino, ma quando lo fai sai anche i suoi pericoli ed uno di questi, purtroppo, è morire.*
MM: -"MARTA! Oh santo cielo amore mio!" *Mamma corre nel corridoio dell'ospedale aprendo le braccia per accogliermi. L'abbraccio forte così iniziamo a piangere a dirotto.*
MM: -"Piccola mia... Mi dispiace tanto, mi dispiace..." *Mi dice mamma sussurrando tra i singhiozzi. Alzo la testa dalla sua spalla per guardarla, così lei mi afferra il viso.*
M: -"Era lì.. Davanti a me... E sanguinava.." *Cerco di spiegare invano a causa del mio pianto.*
MM: -"Ssshh..." *Mi interrompe così mamma accarezzandomi i capelli.*
MM: -"Sta tranquilla adesso... Vieni qui con me." *Ci sediamo sulla panca dell'ospedale, quella fuori alla stanza dell'obitorio. Poggio la testa sulla sua spalla mentre siamo abbracciate. Passiamo minuti così, in silenzio, facendo rimbombare il nostro pianto tra le pareti.*
M: -"Mi ha detto di realizzare i miei sogni.." *Le dico prendendo coraggio... Alzo lo sguardo vedendo un piccolo sorriso tra quelle lacrime.*
MM: -"Ah si? E cos'altro ti ha detto?" *Mi chiede mamma accarezzandomi i capelli. L'abbraccio forte e sento un'altra lacrima rigare il mio viso.*
M: -"Che... Che ti ama.... E che sarà felice se tu accoglierai un altro uomo al tuo fianco.." *Sento la sua stretta più forte attorno a me. Mi lascia un bacio tra i capelli mentre sospiro tra le sue braccia chiudendo per un attimo gli occhi.*
G: -"Ragazze..." *Ci richiama Giorgio sedendosi vicino a me.*
G: -"Sta arrivando Barbara..." *Dice accarezzandomi la schiena. Annuisco guardandolo. Lui apre le braccia così mi tuffo su di lui abbracciandolo.*
G: -"Ah piccola Marta, tesoro... Tuo padre è sempre stato il mio migliore amico.. Mancherà davvero tanto." *Mi limito ad annuire cercando di non piangere ancora, mi bruciano troppo gli occhi. Vediamo arrivare Barbara che, senza dire una parola, tira mamma tra le sue braccia stringendola forte.
Passate altre due ore lì fuori, vediamo Filippo, collega di papà e Giorgio, avvicinarsi con una cartella tra le mani.*
Fil: -"Giorgio, puoi venire? Ho scoperto qualcosa..." *Giorgio nega con la testa per poi osservarci.*
G: -"Filippo parla pure, hanno il diritto di sapere tutto quanto." *Così Filippo sospira e racchiude le labbra in un piccolo sorriso dispiaciuto ma allo stesso tempo soddisfatto.*
Fil: -"Abbiamo preso l'assassino. Nino Genovese, faceva parte del clan dei Danesi. Come sospettavamo è stata una vendetta." *Incomincio a piangere ancora insieme a mia mamma mentre Filippo si piega sulle gambe portandosi alla mia altezza e poggiando una mano sulla mia gamba ed una su quella di mamma.*
Fil: -"Almeno avete avuto giustizia. Quel bastardo si farà più di vent'anni in galera, ve lo assicuro." *Annuisco sorridendogli debolmente. Ha ragione, la giustizia non servirà a ridarmi mio padre, ma almeno alleggerisce il mio cuore sapendo che quello stronzo non avrà vita facile.*

"Tornerò in quel posto"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora