Pov's Niccolò
M: -"Ehi tu, bel ragazzo, che ci fai tutto solo qui in pista?" *Dice Marta avvicinandosi. E' passata un'altra oretta e sinceramente penso di essere ubriaco anch'io. Le sorrido avvolgendola tra le mie braccia mentre lei poggia le braccia attorno al mio collo.*
N: -"Ma come, prima avete detto che non ero un granchè, ora so bello?" *Dico sbeffeggiandola.*
M: -"Infatti ti prendevo in giro, scemo!" *Dice lei ridendo. Siamo tutti e due allo stesso livello ma il mio pensiero non cambia da quello che ho quando sono sobrio. Voglio baciarla, accarezzarla... Chiamata da Elisa si allontana per poter tornare dalle sue amiche.*
V: -"Serata no?" *Mi domanda Valerio avvicinandosi.*
N: -"Muoio dalla voglia di sentirla mia..."
V: -"E allora domani, da sobri, parlate e mettete le cose in chiaro."
N: -"Lo sai che da ubriaco sei più saggio?" *Dico prendendolo in giro tant'è che lui alza gli occhi al cielo e si allontana da me. Marta si riavvicina dicendomi di accompagnarla a casa così salutiamo tutti e andiamo via dopo aver preso le nostre cose. Entriamo in macchina e lei mette Vasco a palla.*
N: -"Non ti è bastata tutta quella musica?" *Le chiedo sorridendo. Lei sbuffando abbassa il volume e si gira verso il finestrino.*
N: -"Guarda che sto a scherzà."
M: -"No, sei palloso!" *Mi dice ridendo. Arriviamo giù a casa sua e apre lo sportello per scendere.*
M: -"Senti... Ti va di entrare un pò? Potremmo non lo so.. Vedere un film?"
N: -"A quest'ora? Così come stiamo messi?" *Le rispondo ridendo. Lei mi fa spallucce aspettando la mia risposta che non tarda ad arrivare dato che spengo il motore lasciando la macchina parcheggiata fuori dal cancello. Sorride contenta e si avvia ad aprire la porta. Una volta entrati in casa fa volare via le scarpe.*
M: -"Vuoi qualcosa da bere?" *Mi domanda.*
N: -"Acqua, che abbiamo bevuto già abbastanza." *Dico ridendo seguito da lei. Mi siedo sul divano e poco dopo arriva anche lei con una bottiglia di prosecco e due bicchieri.*
N: -"Avevo detto acqua!" *Dico sorridendo.*
M: -"Dai Niccolò, è il nostro compleanno!" *Dice lei sedendosi accanto a me. Scuoto la testa e afferro la bottiglia aprendola e stappando e versandone un pò nei bicchieri. Dopo un brindisi beviamo un goccio per poi perderci uno negli occhi dell'altro. Ci fissiamo per un pò fin quando lei prende l'iniziativa, poggia il bicchiere sul tavolino e sale a cavalcioni su di me.*
M: -"Te l'ho mai detto che sei bellissimo?" *Mi domanda. So bene che è ubriaca, ma dato che lo sono anch'io non resisto e mi fiondo sulle sue labbra baciandola con foga. Lei ricambia senza problemi e viaggia con le mani nella mia camicia mentre io le faccio viaggiare sulle sue cosce. Il desiderio è tanto, da parte di entrambi, tanto che lei si spinge oltre e inizia a muoversi su di me in modo sensuale mentre ci baciamo sempre più con foga. E' così bello assaporare le sue labbra, sentirla mia e sapere che potremmo benissimo fare l'amore, ma sarebbe tutto sbagliato.*
N: -"Marta... Marta.." *Dico io mentre lei continua a baciarmi il collo e a sbottonarmi la camicia.*
N: -"Marta, basta... Fermati.. N-non possiamo." *Dico io tentando di bloccarla.*
M: -"Dai, ti prego! Io voglio fare l'amore con te!" *Mi risponde continuando a far viaggiare le sue mani fino ad arrivare ai pantaloni. La fermo afferrandole i polsi e costringendola a guardarmi.*
N: -"Marta, siamo ubriachi. Ti prego, fermati prima che sia troppo tardi." *Dico. Mi guarda per qualche secondo per poi annuire. Scende dalle mie gambe sospirando.*
M: -"Hai ragione, Dio santo che cogliona!" *Dice. Rimango in silenzio fissandola.*
M: -"Ti posso chiedere almeno di rimanere qui a dormire con me?" *Mi chiede. Le sorrido annuendo così lei si stende dandomi le spalle e porta un mio braccio attorno al suo bacino dopo aver messo una coperta su di noi. Le lascio un bacio sul collo e mi addormento accanto a lei.*
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Pov's Marta
*Mi sveglio subito dato che ho lasciato la tapparella aperta e il sole entra subito a farmi compagnia. Anzi, dovrei dire a farci. Mi alzo delicatamente perchè, questa volta, so di avere Niccolò accanto e perchè è qui, anche se quando mi sono svegliata pensavo di aver sognato questo momento. Andando verso la cucina penso che la cazzata più grande sapete qual è? Aver tentato di fare l'amore con lui... Perchè si, questa volta ricordo tutto. Che figura di merda! Sbatto una mano sulla mia fronte ripetutamente chiedendomi perchè io sia così stupida! Dopo aver fatto una doccia veloce, dato che avevamo ancora i vestiti sporchi di prosecco addosso, indosso una tuta e scendo in cucina a preparare la colazione. Decido di preparare dei pancakes per stemperare la mia tensione, non so dove metterò la faccia quando Niccolò si sveglierà. Prendo un pò di Nutella e una bottiglia di succo poggiandoli sul tavolo.*
N: -"Sentivo un buono profumo io!" *Sobbalzo sentendo la voce dietro di me e mi giro posando una mano sul petto.*
M: -"Niccolò! Mi hai fatta spaventare." *Dico sospirando.*
N: -"Scusami Martì." *Dice lasciandomi un bacio sulla guancia. Sento il viso avvampare e cerco di nasconderlo il più possibile. Ci sediamo a tavola per mangiare e per i primi minuti rimaniamo totalmente in silenzio, a parte il tossire da parte mia per cercare di dire qualcosa.*
M: -"Grazie." *Dico dopo prendendo coraggio. Alza lo sguardo e mi guarda perplesso.*
N: -"Di cosa?" *Mi domanda.*
M: -"Di aver dormito con me... E di... Di avermi impedito di fare una cazzata." *Dico abbassando lo sguardo. Lui prende la mia mano che era poggiata sul tavolo e mi accarezza.*
N: -"L'ho impedito soprattutto a me stesso, fidati." *Mi sussurra. Non rispondo per evitare altri imbarazzi così mi limito a fargli un sorrisetto continuando a mangiare i miei pancakes.*
N: -"Questa volta ti ricordi qualcosa allora eh?"
M: -"Forse era meglio se dimenticavo anche questa notte!" *Scoppiamo a ridere entrambi dopo esserci guardarti e finiamo la nostra colazione.*
M: -"Se vuoi farti la doccia fai pure, puzzerai leggermente di prosecco!" *Gli dico.*
N: -"Già, ma cosa mi metto poi?" *Corro su in camera e prendo una tuta di papà, mamma ce le ha conservate per quando sta in casa, le indossa lei.*
M: -"Tieni, questa era di papà." *Dico passandogliela. Mi sorride poggiando una mano sulla mia spalla e ringraziandomi per poi andare in bagno e lavarsi. Nel frattempo sistemo un pò il casino fatto in cucina con farina e quant'altro e passo l'aspirapolvere. Scende di nuovo e si tuffa sul divano afferrando il telecomando.*
M: -"Ma non hai una casa te?" *Dico sorridendo. Lui fa il labbruccio e incrocia le braccia.*
N: -"Non ti piace la mia compagnia?" *Mi chiede sbattendo le palpebre. Sorrido annuendo e lui stringe i denti in un bellissimo sorriso per poi spalancare le braccia e invitarmi ad abbracciarlo, così mi tuffo su di lui stringendolo.*
N: -"Aia oh però, così me rompi na costola!" *Dice ridendo. Ci sistemiamo meglio sul divano e lui scorre la barra dei film per sceglierne uno.*
N: -"Marta.... Peter Pan?" *Mi propone facendomi brillare gli occhi. Annuisco felicemente così lui seleziona il film e entrambi ci abbracciamo guardandolo.*
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"Tornerò in quel posto"
Roman d'amourMarta è una ragazza di 18 anni, nata e cresciuta a San Basilio, un quartiere malfamato di Roma, ma costretta all'età di 6 anni a trasferirsi a Torino con la sua famiglia dato il trasferimento del padre. Suo padre è un poliziotto, sua madre fa la don...