CAPITOLO 10

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Pov's Niccolò
DUE GIORNI DOPO
*Suona la sveglia ma oggi non mi disturba. Devo vedermi con Adriano e Gabriele, andremo a vedere la Roma finalmente. Mi alzo e faccio una doccia veloce per poi prepararmi nell'attesa arrivi Adriano. Dopo venti minuti sono pronto, indosso la solita maglia della Roma, quella di Francesco Totti, e un pantalone nero. Ho messo il giubbotto ovviamente, siamo pur sempre a dicembre, infatti la cosa mi spaventa un pò tanto, sono ipocondriaco e stare in uno stadio il 15 dicembre per tre ore su una sediolina a congelare non è il massimo per me, ma la Roma è la Roma. Sento suonare il clacson da fuori, sono tre colpi su di esso segno che Adriano è arrivato. Scendo le scale entrando in macchina.*
A: -"Oh fratè buongiorno!" *Mi dice dandomi il pugno che ricambio.*
N: -"Gabriele è pronto?"
A: -"No, ho chiamato a casa sua e la mamma mi ha detto che sta in bagno ancora, perciò ci ha invitati dentro casa per la colazione.*
N: -"Almeno na cosa bona dei suoi ritardi c'è." *Dico scoppiando a ridere col mio migliore amico. Arriviamo giù a casa di Gabriele, abita in una villetta qui a San Basilio e ce ne sono altre in questa strada. In una di queste, quella proprio di fronte alla sua, vediamo un camion dei traslochi. E' stata in vendita per almeno un anno e finalmente qualcuno l'ha comprata. Entriamo in casa di Gabriele dove Pamela, sua mamma, ci accoglie calorosamente.*
MG: -"Ragazzi entrate, Gabriele si sta vestendo. Ho appena sfornato il ciambellone!" *Dice sorridente e in effetti, annusando bene, si sente un odore di cioccolato estasiante. Ci sediamo attorno al tavolo trovando tre tazza di cappuccino avanti a noi.*
N: -"Grazie Pamè, gentilissima." *Le dico sinceramente. Mia mamma, Pamela e Enza, mamma di Adriano, sono amiche da quanto lo siamo noi ragazzi. All'improvviso sento uno schiaffo dietro al collo, mi giro e trovo quello stupido di Gabriele e in tutta risposta gli lascio un pugno sul braccio.*
N: -"Ao ma sempre tardi fai!" *Dico fissandolo male.*
G: -"Che voi, me devo fà bello o no?" *Alzo gli occhi al cielo mentre Adriano gli lancia un fazzoletto sporco addosso. Ridiamo per la scena e per le bestemmie di Gabriele dato che è appena uscito dalla sua camera tutto bello e profumato.*
A: -"Pamè abbiamo visto un camion fuori, hanno finalmente comprato la casa difronte?" *Chiede Adriano, il solito curiosone.*
MG: -"Ah si si! Non so ancora chi siano però." *Dice Pamela.*
G: -"Speriamo che è una bona, almeno..." *Ridiamo a questa affermazione e nel mentre arriva Elisa, la sorella di Gabriele, che gli dà uno schiaffo.*
E: -"Sempre ste cose pensi tu!"
A: -"Eli è un ragazzo, l'avrei pensato anch'io!" *Elisa alza gli occhi al cielo.*
E: -"Uomini...." *Dice poggiando una mano sulla fronte. Ha un anno in più di noi, non ha mai avuto ragazzi perchè li respinge sempre e perchè pensa siano tutti dei casi umani.*
N: -"Ma è una famiglia? O so ragazzi, sposini...."
MG: -"Non ne ho idea Niccolò. Lo scopriremo prima o poi, tanto sai come so fatta e oggi pomeriggio busserò alla loro porta per dargli il benvenuto!" *Ridiamo tutti insieme per poi salutare e uscire di casa per raggiungere lo stadio.*

"Tornerò in quel posto"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora