Pov's Niccolò
M: -"Dimmi una canzone che ti piace." *Mi dice poggiando le mani sulla tastiera del pianoforte. Sorrido e, ripensando alla prima mattina che l'ho sentita suonare fuori da casa sua, le dico.*
N: -"Ogni volta... Di Venditti." *Lei mi fa un sorrisone e inizia a suonare delicatamente il pianoforte. Lo suona come se lo stesse accarezzando, come se fosse qualcosa di prezioso.*
M: -"Ogni volta che parlo di te....Tu fai parte o non parte di me..." *Inizia a cantare. Come vi avevo già detto la sua voce è dolce e delicata, perfetta per questa canzone. Continua a cantarla mentre io le sorrido. Dopo poco decido di accodarmi e cantare insieme a lei.*
N/M: -"Ma mille nuovi amori cercherò per non amarti più ... Ma mai nessuno al mondo sarai tu..." *Finiamo di cantare la canzone tra sorrisi e spintarelle che ogni tanto le dò per infastidirla.*
M: -"Sei bravo a cantare." *Mi sussurra mentre continua a suonare una melodia.*
M: -"Dovresti fare il cantante secondo me." *Sgrano gli occhi a quelle parole.. L'ha detto sul serio o me lo sono immaginato? Le faccio un sorrisetto e per uscire subito da quell'argomento l'afferro delicatamente dai polsi e porto il suo sguardo su di me.*
N: -"Ti va di dirmi cos'è successo? O se non ti va... Ti va almeno di andare dagli altri? Sono tutti preoccupati per te." *Le dico guardandola dritto negli occhi.*
Pov's Marta
*Niccolò mi fissa con i suoi occhi marroni, che come ho detto l'altra volta sono pieni di speranze e di sogni.*
M: -"Dovresti stare spesso senza occhiali da sole, i tuoi occhi sono belli." *Gli dico per non dover spiegare cos'è successo stasera. Lui ride e scuote la testa.*
N: -"Il mondo vale poco e dona solo altre paure. Gli occhi parlano troppo, quindi preferisco coprirli." *Mi spiega lui tenendo ancora i miei polsi. Guardo le sue mani e lui molla la presa lasciandomi libera. Sospiro guardandolo, infondo lui è qui per me, anche se non ne so il motivo, quindi una spiegazione se la merita.*
M: -"Ho aperto il regalo di papà..... Due biglietti per la partita Roma-Inter.... Dovevamo andarci insieme, ma il mondo è troppo bastardo e uno stronzo me l'ha portato via!" *Spiego facendo cadere ancora qualche lacrima che lui si affretta ad asciugare con i pollici.*
N: -"Cos'è successo a tuo papà?" *Chiede facendomi formare un nodo in gola.*
M: -"E' stato ucciso... Davanti ai miei occhi..." *Rispondo iniziando a singhiozzare per il pianto. Lui sospira e mi accoglie tra le sue braccia così io mi lascio andare ad un pianto disperato sul suo petto. Dopo dieci minuti buoni sollevo la testa guardandolo.*
M: -"Niccolò.... Perchè ti stai interessando tanto a me? Potresti startene tranquillamente con gli altri di là." *Mi sorride e mi accarezza un braccio.*
N: -"Io voglio stare di là con gli altri... Ma ci devi essere anche te! Perciò ora pulisci questo visino dalle lacrime e andiamo!" *Dice sorridendomi. Non so come abbia fatto, ma mi ha sollevato il morale. Alzandomi guardo la sua camicia accorgendomi di averla sporcata un pò col mascara così soffoco una risata.*
N: -"Che c'è? Che hai da ridere?" *Domanda lui confuso.*
M: -"Scusami, ti ho sporcato un pò!" *Dico puntando lo sporco sulla camicia.*
N: -"Maledetta!" *Mi dice lui ridendo.*
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"Tornerò in quel posto"
RomanceMarta è una ragazza di 18 anni, nata e cresciuta a San Basilio, un quartiere malfamato di Roma, ma costretta all'età di 6 anni a trasferirsi a Torino con la sua famiglia dato il trasferimento del padre. Suo padre è un poliziotto, sua madre fa la don...