CAPITOLO 14

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Pov's Marta
X: -"Buonasera!" *Sento dire da una voce che proviene dalle scale. Mi giro incrociando lo sguardo di un ragazzo moro, con un pò di barba. Ci sorride venendoci incontro.*
X: -"Scusate se vi ho fatto attendere, sono andato a vedere la Roma e poi so crollato na volta tornato!" *Dice senza veli, senza nascondere la verità, e già questo è un grande punto a suo favore. Adoro la sincerità.*
X: -"Piacere, mi chiamo Gabriele, per gli amici Cocco." *Stringo la mano al ragazzo facendogli un sorrisetto.*
M: -"Ciao Gabriele, sono Marta. Lei è mia mamma, Daniela." *Dopo le presentazione si siede accanto ad Elisa.*
MM: -"Pamela hai dei figli bellissimi, davvero. Elisa è uguale a te." *Dice mamma complimentandosi.*
G: -"Vabbè io so bellissimo, lei è na caccola!" *Dice Gabriele sfottendo sua sorella che gli dà uno schiaffo sulla nuca. Ridiamo difronte a quella scena, questi ragazzi si fanno adorare molto facilmente.*
P: -"Non fanno altro che picchiarsi!" *Dice Pamela scuotendo la testa. La cena prosegue così, raccontando momenti imbarazzati di noi ragazzi da piccoli fin quando Davide fa la domanda che, stranamente, non era stata ancora posta da nessuno.*
D: -"Da dove vi siete trasferite?"
MM: -"Veniamo da Torino." *Gabriele sgrana gli occhi e incredulo domanda.*
G: -"Torino? Ma scusate eh, non che voglia intromettermi.. Ma come mai siete venuti in questo quartiere? Di solito chi viene da fuori lo schifa oppure manco lo conosce."
P: -"Gabriele..." *Dice con tono di rimprovero Pamela.*
MM: -"No no Pamela, ha ragione infondo. Vedi Gabriele, noi abitavamo qui. Ci siamo trasferiti a Torino quando Simona aveva sei anni e mio marito diventò comandante della polizia perciò ebbe il trasferimento."
G: -"Ahh mo se spiega." *Dice Gabriele soddisfatto della risposta.*
E: -"E.. Scusate se mi intrometto troppo.. Tuo marito dov'è?" *Chiede Elisa a mia mamma. Sento il mio petto comprimersi fermano il cuore temporaneamente. Certo, dovevo aspettarmela questa domanda, ma speravo non venisse fatta così presto. Abbasso lo sguardo così mia mamma mi afferra la mano stringendola. Decido così di prendere la palla al balzo e questa volta rispondo io alle loro domande.*
M: -"Papà il mese scorso ha avuto il trasferimento a Roma, di nuovo, così avevamo deciso di tornare. Qui ho i miei nonni e, detto sinceramente, a Torino non mi sono mai trovata bene nonostante in pratica non ricordassi nulla di qui, quindi è stata la mia prima vera città. Un paio di settimane fa papà è morto..." *Dico sospirando cercando di non far uscire le lacrime.*
M: -"Però ho insistito con mamma per tornare qui, a San Basilio, anche se non ce n'era più il bisogno. Ma dentro di me il bisogno lo sentivo, rivolevo le mie origini e soprattutto conoscere la mia vera città." *Dico con un sorriso distratto e malinconico, papà mi manca da morire.*

"Tornerò in quel posto"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora