Pov's Marta
TRE MESI DOPO
*I mesi sono volati, siamo già arrivati a maggio e se ve lo state chiedendo, contro ogni prospettiva delle persone, io e Niccolò stiamo ancora insieme. Proprio oggi faremo tre mesi e stasera mamma mi ha lasciato casa libera infatti faremo una cenetta in giardino. Il rapporto con i Miserabili e le ragazze? Perfetto! Sono sempre più convinta di avere amici meravigliosi attorno a me. A noi si è aggiunta una nuova componente. Si chiama Priscilla ed è la ragazza di Cocco. E' molto simpatica anche se è molto timida e si deve ancora aprire con noi, ma sta da davvero poco tempo perciò non c'è fretta. Ora mi trovo in centro con Adriano, Cocco, Marisa e Tiziano dato che avevamo deciso dopo scuola di andare a mangiare qualcosa insieme. Gli altri non potevano aggiungersi mentre Elisa ha detto che ci raggiunge dopo pranzo. Niccolò invece oggi non è venuto a scuola, mi ha detto che doveva andare fuori città per una commisione importante con suo padre. Non mi intrometto mai nei fatti della sua famiglia, se vuole dirmelo lo fa tranquillamente lui come ha fatto altre volte. La nostra relazione procede a gonfie vele, ricordate quando vi dissi se non sapevo se credere nell'amore? Beh, ora ci credo e anche tanto. Con lui mi sento davvero bene e felice, ormai è diventato per me qualsiasi cosa: amico, amante, fidanzato, confidente, complice... TUTTO.
Il problema con la gelosia, non so se purtroppo o per fortuna, non l'ha ancora risolto. Ma alla fine certe volte non ci dò peso, sbuffo solo quando è veramente ridicolo. Il rapporto con la scuola invece? MALE! Sono nella disperazione più totale, anzi, siamo. In questi mesi mi sono dovuta studiare il mondo intero, io più degli altri, e molte volte abbiamo studiato tutti insieme.*
A: -"Marta mangiamo al Mc?" *Mi chiede Adriano interrompendo i miei pensieri. Annuisco sorridendo e aggrappandomi al suo braccio e a quello di Cocco. Con questi ultimi due ho legato davvero molto, Cocco dice che io sia diventata la sua migliore amica e mi dice praticamente tutto, soprattutto per quanto riguarda Priscilla, mentre con Adriano è un rapporto un pò diverso, ma comunque speciale. Nel senso che comunque lui è il migliore amico del mio ragazzo perciò passa molto tempo con noi e si confida, anche sul fatto che non riesce a trovare una ragazza.*
G: -"Ciccia tu prendi il Crispy vero?"
M: -"Ovviamente!" *Dico sorridendo. Oramai il mio soprannome per lui è ciccia, e questo all'inizio infastidiva molto Niccolò. Questa è una delle volte in cui è stato davvero ridicolo, è stato geloso perfino di un suo amico d'infanzia.*
T: -"Ma Niccolò cos'è che doveva fare?" *Faccio spallucce per rispondere alla domanda.*
M: -"Non lo so, mi ha detto che doveva fare una cosa importante con suo padre." *Dico prima di addentare il mio Crispy ormai arrivato al tavolo.*
A: -"Comunque io non mi capacito ancora che Niccolò abbia messo la testa a posto." *Dice Adriano ridendo.*
Ma: -"Per come la vedo io Niccolò ha sempre avuto la testa a posto, semplicemente si è divertito un pò, no?"
M: -"E' quello che penso anch'io..."
E: -"...E che mi ripeteva sempre quando io dicevo il contrario." *Dice Elisa raggiungendoci e interrompendo il mio discorso.*
M: -"Ecco, appunto." *Dico sorridendo.* M: -"Già sei arrivata?"
E: -"Si, mamma ha cucinato presto oggi." *Dice facendo spallucce. Finiamo di mangiare e usciamo dal Mc per farci un altro giro in centro. Come prima cosa devo passare in gioielleria a ritirare l'orologio che ho comprato per Niccolò. E' semplice e sinceramente se l'è scelto lui, una sera passando di qua l'ha visto in vetrina e ha detto che gli piaceva molto, quindi di sicuro non sbaglierò. Dopo aver passato un pomeriggio intero in centro coi miserabili mi ritiro a casa iniziando a preparare tutto per stasera. Appena entro in casa trovo un bigliettino sul tavolo del salotto. "Sono già andata via, starò dalla nonna. La mia camera l'ho chiusa per sicurezza, ancora vi passa per la mente di usare il mio letto per le vostre... cose!!! Ti voglio bene, mamma". Mi metto a ridere per le fesserie che mia mamma scrive e butto il fogliettino. Stasera ho deciso di cucinare tutto io. Come prima cosa mi faccio una bella doccia calda e dopo aver finito indosso un jeans con qualche strappo e una canotta gialla. Sopra ci metterò un cardigan bianco, ovviamente a maggio si si sta bene, ma la sera fa comunque freschetto. Scendo nuovamente in cucina e inizio a preparare la cena. Farò bruschettine, saltimbocca e gateaux di patate come antipasto, carbonara come primo e scaloppine al limone come secondo. Il dolce l'ho preparato già ieri sera, ho fatto una torta al cioccolato. Ovviamente, immancabile nelle cene con Niccolò, una bottiglia di vino rosso. "Amore, scusami se non mi sono fatto sentire. Faccio una doccia e arrivo" mi scrive il mio ragazzo. Vado fuori in giardino dove mamma già ha sistemato il tavolo sotto il gazebo mettendo una tovaglia e continuo a decorare. Metto delle candele che creano un percorso fino al tavolo, una candela su di esso e apparecchio con bicchieri, piatti e posate. Il cestello con ghiaccio e vino all'interno, un tovagliolo di stoffa et voilà, tutto pronto. Nell'immediato sento il campanello suonare così vado ad aprire trovando Niccolò con le mani dietro la schiena.*
N: -"Buonasera amore mio." *Dice mostrando le mani che mantengono un mazzo di fiori bellissimi e colorati.* N: -"I fiori più belli, solo per te." *Dice avvicinandosi e lasciandomi un bacio. Sorrido e lo faccio accomodare.*
M: -"Ti sei fatto già perdonare l'assenza di oggi." *Dico io cercando un vaso per i fiori. Lui si avvicina e mi afferra dai fianchi per tirarmi verso di sè e baciarmi sul collo per poi stringermi forte.*
N: -"Hai ragione piccola, non potevo stare col telefono." *Mi giro lasciandogli un bacio sul mento e gli sorrido.*
M: -"Non fa niente Nic, va tutto bene stavo scherzando." *Mi lascia un altro bacio sorridendomi e poi mi segue verso la cucina.*
N: -"Amò che profumino! Che cucini?" *Domanda lui poggiandosi sulla penisola e rubando un pezzo di formaggio dal piatto lì vicino.*
M: -"Un pò di antipasti, carbonara e scaloppine!" *Rispondo mentre esco il gateaux dal forno. Lui chiude gli occhi inspirando e poi si lascia andare in un lungo sospiro soddisfatto.*
N: -"Magnamo và, c'ho na fame!"
M: -"Si ma tu aspetta qua! Esci dopo." *Dico sorridendo. Porto tutti gli antipasti sul tavolo e poi rientro prendendolo per mano e portandolo con me. Non appena nota le candele sul prato e la tavola sotto il gazebo illuminato da delle lucine sorride contento e mi solleva lasciandomi un bacio.*
N: -"E' tutto meraviglioso bimba. Mi chiedo come tu faccia ad essere così perfetta." *Dice lasciandomi un bacio sul naso. Scuoto la testa negando ciò che ha appena detto.*
M: -"Io non sono perfetta, sei tu che mi rendi perfetta."
N: -"Al massimo è il contrario, amore mio." *Dice poi lasciandomi un lungo bacio per poi farmi scendere e portarmi verso il tavolo.*
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"Tornerò in quel posto"
RomansaMarta è una ragazza di 18 anni, nata e cresciuta a San Basilio, un quartiere malfamato di Roma, ma costretta all'età di 6 anni a trasferirsi a Torino con la sua famiglia dato il trasferimento del padre. Suo padre è un poliziotto, sua madre fa la don...