Pov's Marta
*Torniamo al pub vedendo gli altri fuori ad aspettarci. Ovviamente i momenti più belli vengono sempre rovinati, Niccolò mi guardava così dolcemente e poi quella frase, "Alcune bellezze devono guardarsi a vicenda", mi ha fatto battere il cuore all'impazzata.*
T: -"Oh, eccoli!" *Dice Tiziano vedendoci. Ci avviciniamo salutando tutti quanti scambiando due chiacchiere, poi sento tirarmi dal braccio. Mi giro notando Elisa che mi trascina lontano dagli altri.*
E: -"Io l'ho detto agli altri di aspettare, che sareste arrivati in poco tempo, ma non mi hanno ascoltati! Abbiamo disturbato qualcosa, non è vero?" *Mi dice agitata. Le accarezzo un braccio sorridendo per calmarla.*
M: -"Eli sta tranquilla, non avete interrotto nulla." *Dico mentendo spudoratamente. Entriamo nel locale dove chiedo del mio tavolo così subito un ragazzo che lavora lì ci porta in una parte più riservata del locale, il famoso priveè. Non appena togliamo tutti le giacche noto subito un gruppetto di ragazze che purtroppo riconosco.*
M: -"Mari, non sono le famose VIP della scuola quelle?" *Chiedo a Marisa che annuisce alzando gli occhi al cielo.*
Ma: -"Pure qua queste oh!" *La più VIP del gruppo, ovviamente, è stata a letto con Niccolò, ma a quanto pare gli sta sotto e non poco. Si chiama Valeria, è bionda con gli occhi verdi, ed è di un'acidità pura. Niccolò mi ha raccontato che con lei ci è andato solo perchè era ubriaco, perchè con una del genere non sarebbe mai andato da sobrio. Non la sopporta proprio, come tutta la scuola d'altronde, ma lei e il suo gruppetto di oche credono ancora di avere qualche speranza di entrare nel gruppo dei Miserabili, che in tutta la scuola è il gruppo dei più fighi. L'ochetta numero uno del mondo nota subito la figura di Niccolò accanto a me che mi sta parlando e viene sparata nella nostra direzione.*
M: -"Hai visite." *Dico nell'orecchio a Niccolò, data la musica alta. Lui corruccia le sopracciglia per poi girarsi e notare Valeria che viene verso di lui. Si gira verso di me alzando gli occhi al cielo.*
N: -"No te prego, dimmi che non è vero!" *Dice lui sbuffando così faccio una risatina. All'inizio mi era indifferente, ma ora sento bruciare lo stomaco vedendola avvicinarsi in modo provocatorio a Niccolò.*
Val: -"Niccolò, ma ciao! Che sorpresa trovarti qui." *Dice in modo sensuale mettendo un braccio dietro al suo collo per poi lanciarmi un'occhiataccia. Niccolò molto elegantemente prende il suo braccio e lo sposta facendola indietreggiare sorpresa.*
N: -"Ciao anche a te Valeria, anche io sono sorpreso, ma vorrei rimanere coi miei amici, grazie." *Risponde con tono secco e scocciato. Non potete capire i fuochi d'artificio che sta facendo il mio cuore.*
Val: -"Ma magari dopo possiamo festeggiare insieme, so che domani è il tuo compleanno..." *Dice di nuovo la streghetta accarezzandogli il petto dato che lui porta la camicia bianca un pò aperta. Nuovamente Niccolò sposta le sue mani e la guarda male.*
N: -"Valeria, non ho bisogno di festeggiare. Anzi mi correggo... Non ho bisogno e non ho voglia di festeggiare con te." *Le dice girandosi e afferrando la mia mano per allontanarci.*
Val: -"Davvero Niccolò? Preferisci festeggiare co ste sfigate?!" *Sputa fuori lei con fare arrogante e malvagio. Ovviamente io non sono fatta per starmene in silenzio a prendermi insulti, perciò prima che Niccolò prenda parola mi posiziono davanti a lei.*
M: -"Sei talmente disperata da andare a chiedere la loro compagnia elemosinando. Beh puoi andarti a fare un giro, perchè io la loro compagnia me la sono guadagnata semplicemente essendo me stessa e come vedi siamo totalmente diverse perciò fatti due domande se preferiscono stare con noi piuttosto che con voi!" *Dico io mentre lei digrigna i denti e mi guarda male. Niccolò mi afferra dal bacino e, con un sorrisino, guarda Valeria per l'ultima volta per poi tirarmi verso gli altri.*
N: -"Ah Valeria.... " *La richiama Niccolò fermandosi.*
N: -"Sai, queste ragazze io non le chiamerei sfigate... Perchè voi tutte insieme non fate neanche una di loro. Quindi.. Chi sono le sfigate ora?" *Valeria su tutte le furie si gira e va via allontanandosi. Niccolò mi guarda e mi sorride.*
N: -"E brava Martina!" *Dice tirandomi il naso leggermente. Sorrido stringendo i denti e gli rivolgo una linguaccia.*
M: -"Che pensavi che mi prendevo gli insulti?" *Gli domando io spostando i miei capelli all'indietro atteggiandomi. Lui scoppia a ridere e alza le mani in segno di resa.*
N: -"Famme sta zitto ancora te la piji pure co me!" *Dice lui facendomi ridere. Ci avviciniamo agli altri così io raggiungo le ragazze che guardano nella direzione delle ochette in modo sciocciato.*
Ma: -"Quelle stronze!! Non le sopporto!"
E: -"Ma chi sono? Le prendo a pugni!"
M: -"Ragazze, tranquille, sono andate via."
E: -"Quella stronza ti vuole portare via Nicc-" *Metto le mani sulla sua bocca interrompendola, lei mi sposta le mani immediatamente.*
E: -"Ao ma sei scema?! Il rossetto!" *Grida prendendo lo specchietto dalla borsa.*
M: -"E te cosa sei allora? Che cazzo gridi ste cose?"
E: -"E se certo perchè me sente co tutto sto casino, ve?" *Dice lei alzando gli occhi al cielo. La spintono giocando poi alla fine lei mi abbraccia.*
M: -"Scema!"
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*Passa un'altra mezz'oretta e manca poco alla mezzanotte. Siamo tutti in pista a ballare, abbiamo già bevuto un paio di cocktail ma almeno per le foto con la torta sto cercando di tenere a bada i ragazzi. Niccolò, ovviamente, non sta ballando e ora a fargli compagnia c'è Tiziano mentre noi ci scateniamo in pista. Ogni tanto ci scambiamo qualche sguardo d'intesa, Niccolò mi ha fottuto veramente il cervello e non so cosa gli passa per la testa, se possa piacergli o no.*
E: -"Amore miooo, mancano dieci minuti!" *Mi avvisa Elisa. Ci avviciniamo al nostro tavolo e prendiamo le borsette.*
T: -"Dove andate?" *Domanda Tiziano, più che per noi per la sua ragazza.*
Ma: -"Re-make up! Mancano dieci minuti, dobbiamo essere belle per le foto no?" *Risponde Marisa. Niccolò fa un sorrisetto guardandomi e squadrandomi per bene.*
N: -"Come se non lo foste già." *Dice. Gli sorrido e mi giro con le altre per avviarci in bagno.*
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"Tornerò in quel posto"
Roman d'amourMarta è una ragazza di 18 anni, nata e cresciuta a San Basilio, un quartiere malfamato di Roma, ma costretta all'età di 6 anni a trasferirsi a Torino con la sua famiglia dato il trasferimento del padre. Suo padre è un poliziotto, sua madre fa la don...