CAPITOLO 69

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Pov's Niccolò
*Peter Pan è quasi finito, l'abbiamo guardato tra risate e mini interpretazioni dei personaggi. La cosa più bella di questo arco di tempo è che siamo stati abbracciati, tutto il tempo, e ci siamo scambiati carezze e baci sulla guancia. Sto così bene con lei, mi sento libero di fare e dire ciò che voglio, mi sento libero di essere me stesso, più di quanto lo sono quando sto con i ragazzi.*
M: -"Peter Pan ti assomiglia davvero molto." *Dice d'improvviso con la testa poggiata sulle mie gambe mentre le accarezzo di capelli.*
M: -"Vivace, avventuriero e sempre disposto a difendere i suoi amici. Dolce, premuroso... E soprattutto bambino!" *Conclude poi tirandomi un morso sulla guancia.*
N: -"Lo sai che sei na bastarda?" *Dico prendendo un cuscino e facendo una lotta. Ridiamo come due bambini mentre i titoli di coda determinano la fine del film. Passati minuti interi a ridere facendo la lotta coi cuscini mi getto su di lei facendole delle pernacchie sul collo e il sollettico sulla pancia. La guardo dimenarsi tra le risate cercando di liberarsi e sono felice, perchè il suo sorriso mi rende instabile, ma mi dà forza, così tanta forza che d'improvvisso mi fermo guardandola e le dico..*
N: -"Vestiti." *Mi guarda spaesata e sorpresa.*
M: -"E dove dobbiamo andare?"
N: -"E' il nostro compleanno.. E io.. Beh io vorrei darti il mio regalo." *Le dico io. In questi giorni ho scritto una canzone, e l'ho chiamata proprio Wendy, ripensando a quel giorno in cui mi disse "Solo chi sogna può volare", citando Peter Pan. Tutto il tempo passato insieme, tutti i momenti di spensieratezza come quelli passati oggi. Si, quando stiamo insieme siamo proprio Peter e Wendy, due ragazzi spensierati che cercano di evadere dal mondo.*
M: -"Regalo? Ma l'hai già fatto con gli altri!" *Ribadisce lei.*
N: -"Ma riesci na volta a stare zitta e a non fare domande?" *Le dico ridendo."
M: -"Ok, va bene, mi vado a vestire!" *Dice lei alzando gli occhi al cielo. Mi fa un sorrisetto e va su in camera sua a cambiarsi. Ovviamente Niccolò non ha molta fortuna nella sua vita, infatti d'improvviso suona il campanello.*
N: -"Vado io?" *Dico gridando per chiedere a Marta.*
M: -"Si si, apri!" *Vado verso la porta e aprendola mi ritrovo davanti Cocco e Elisa con un ciambellone ancora fumante tra le mani. I loro sorrisi diventano facce spaesate quando trovano me invece che Marta ad accoglierli.*
N: -"Ragazzi..." *Dico spezzando la tensione e facendoli entrare.*
E: -"Ecco perchè quella Mercedes fuori mi sembrava famigliare." *Dice Elisa poggiando il ciambellone sulla penisola.*
E: -"Marta?" *Indico le scale e lei si dirige su per raggiungerla. Cocco e io ci sediamo sugli sgabelli della penisola.*
G: -"Beh? Gliel'hai detto?"
N: -"Che cosa?"
G: -"Ma come che cosa Nì! Che ti piace!" *Dice Gabriele a bassa voce per non farsi sentire. Nego con la testa e lui sbuffa battendo una mano sul bancone.*
G: -"A Nì che cazzo però, te devi sbrigà!"
N: -"Lo stavo facendo! Si stava cambiando perchè avevo in mente una sorpresa ma siete arrivati voi!" *Dico sull'orlo di una crisi di nervi.*
G: -"Ok, ora chiamo Elisa e andiamo via, avviso anche gli altri che stavano per venire, volevano farvi una sorpresa dato che sapevo eri qui vedendo la macchina di tuo padre." *Afferro il telefono di Gabriele e chiudo la chiamata che era già partita verso Tiziano.*
N: -"Lascia stà, ormai è andata." *Dico amareggiato mettendomi le mani tra i capelli.*
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*Sono passati altri due giorni dal nostro compleanno, ieri io e Marta ci siamo sentiti per messaggi solo qualche minuto, dato che io a scuola non ci sono andato perchè alla fine i giorni di ammonizione erano due. Mi sono svegliato da poco, sono le 11 del mattino e più deciso che mai mi alzo dal letto andandomi a fare una doccia, oggi farò ciò che dovevo fare due giorni fa. Metto un jeans e una felpa, afferro la chitarra e prendo la mia macchina andando verso il fioraio. So che i fiori preferiti di Marta sono i Tulipani così le faccio preparare un mazzo tra quelli bianchi e quelli rosa e al centro faccio posizionare una rosa rossa. Rientrato in macchina, sommerso dal profumo dei fiori, le scrivo un messaggio.*
CHAT NICCOLO'-MARTA
Nic😎: -Quando esci da scuola ti aspetto al Gianicolo 🌹-
Marta🌟: -Che dobbiamo fare?🤔-
Nic😎: -Martì 😒😒 Eddaje però, prova ogni tanto il brivido dell'ignoto!-
Marta🌟: -Scusa hai ragione.. E' più forte di me so troppo curiosa! 😱-
Nic😎: -😂😂😂-
Nic😎: -Mi fermo al Mc e prendo il pranzo, a dopo 😘-
FINE CHAT
*Vado al Mc prendendo i nostri soliti Crispy, io come sempre due, e mi dirigo al Gianicolo per preparare tutto. Marta sa già dove dovrà venire, è sempre sul Gianicolo ma è un pò più appartato. Ci siamo venuti qualche sera prima del compleanno, quando le ho confessato il mio amore per la musica. Mi ha chiesto di farle sentire qualche altra canzone e in mancanza di strumenti le ho cantato "Chiave" acapella. Dopo averla cantata mi disse che in quella canzone si sente la mia voglia di riscatto verso la società, perciò devo lottare e lei crede in me e questo mi fa sentire vivo. Arrivato al Gianicolo scavalco un muretto per mettermi su un pezzo di prato. Da qui, come penso saprete, si vede Roma dall'alto ed uno spettacolo meraviglioso di cui Marta è innamorata. Dalla macchina ho preso una tovaglia che mi ha dato mamma, le buste del Mc, i fiori e la chitarra. Mi siedo sulla tovaglia sistemata per fare una specie di picnic e aspetto che Marta arrivi. Si, lo so che fa freddo per un picnic, ma questo mi sembra il modo perfetto di dichiararmi no? E poi oggi è davvero una bella giornata. Mentre sono seduto e osservo Roma penso a mille modi per dire ciò che provo.*
N: -"Marta, tu mi piaci...No Niccolò, più sentito!... Marta, tu sei bellissima.. e mi piaci...Aaah ma che cazzo!!" *Impreco battendo un piede per terra e poggiando le braccia sulle ginocchia. Sbuffo nervoso, sono in palla. Non so cosa dirò, non mi sono mai trovato in una situazione del genere e sinceramente ho paura di sbagliare tutto. Basta solo una parola sbagliata per farlo e di questo ne ho il terrore, ho bisogno davvero di sentire Marta mia e voglio riuscirci. Ho bisogno di sentire il calore e il profumo di fragole che ha la sua pelle, ho bisogno di guardare quegli occhi blu e specchiarmi dentro.... Ho bisogno di lei e non posso più mentire .. ne sono innamorato.*

"Tornerò in quel posto"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora