Pov's Marta
QUATTRO GIORNI DOPO
*Gli esami scritti sono andati, ora manca solo l'orale che faremo oggi e infatti siamo davanti scuola ad aspettare che i nostri gruppi vengano chiamati. Abbiamo orari diversi ma siamo venuti tutti alla stessa ora per sostenerci a vicenda. Dato che la scuola dà la possibilità anche a degli esterni di partecipare alle interrogazioni qui fuori ci sono anche mamma, Anna, Pamela, Enza e ovviamente Elisa e Marisa. Io sono nel secondo gruppo con Adriano, Valerio e Vapu. Nel primo ci saranno Niccolò, Tiziano, Matteo e Gabriele.*
MM: -"Sei pronta tesoro?" *Mi domanda mia madre, più agitata di me.*
M: -"Mamma sta calma per favore eh, che già sto impazzendo!" *Dico io mordicchiandomi le mani.*
N: -"Com'è che se chiamava quello de "La traviata"?" *Domanda Niccolò a Matteo, più asino di lui.*
M: -"Verdi, si chiamava Giuseppe Verdi. Amò per favore eh non fare che tutto ciò che abbiamo studiato va in fumo!" *Dico alterandomi e sbuffando.*
N: -"Amo sta calma, me ricordo tutto."
Gian: -"Io no, porca paletta!"
MG: -"Ragazzi state calmi che andrà tutto bene. Non fatevi prendere dall'ansia." *Dopo altre ripetizioni tra noi, ansie e preoccupazioni i professori chiamano il primo gruppo, quello dei ragazzi. Niccolò, Tiziano, Matteo e Gabriele entrano a scuola seguiti da tutti noi che assisteremo al loro esame.*
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Prof: -"Signorina Fragrassi prego, accomodati." *Mi richiama il professore indicandomi la sedia davanti al loro tavolo. I ragazzi hanno finito da un pò ed ora tocca a noi del secondo gruppo. Grazie a Dio Niccolò non ha fatto scena muta, anzi ha esposto bene gli argomenti anche se ogni tanto zoppicava un pò. Mi accomodo su quella piccola minuscola sediolina e sento i loro sguardi, quelli dei professori, che mi analizzano e cercando di capire cosa io possa dargli, a cosa io potrei rispondere. Dopo un interrogazione completa e ben dettagliata sospiro sperando che le domande siano finite. Dopo un lungo e attento sguardo, per la seconda volta, alla mia tesina la presidente di commisione prende parola.*
Pres: -"La musica classica.... Bel tema per una tesina signorina." *Dice rigirandola tra le mani per poi guardarmi e rivolgermi un sorriso.*
M: -"Grazie... E' ciò che mi dà energia, la musica.. Il pianoforte.. Così come il mio ragazzo qui dietro." *Dico io indicando Niccolò alle mie spalle.*
Pres: -"Certo, certo, Moriconi... D'altronde anche lui ha esposto nella sua tesina la musica e il tanto amato pianoforte." *Ribatte sorridendomi dolcemente. Si alza in piedi e inizia a camminare con le braccia dietro alla schiena per arrivare fino a me. Alterna lo sguardo da me a Niccolò, non so cosa stia succedendo e non so cosa aspettarmi perciò ho ansia, molta.*
Pres: -"Lì c'è un pianoforte, l'avete mai notato?" *Domanda allora incuriosita. Ci troviamo nella stanza dove ho scoperto Niccolò suonare, quella stanza dove c'è il piano e dove io ho scoperto il vero Niccolò. Annuisco accennando un sorriso che lei ricambia.*
Pres: -"Bene, allora dato che gli esami sono terminati potreste suonarci qualcosa, amo la musica. Magari una canzone del signor Moriconi, visto che ci ha accennato di comporre dei testi e che, tra l'altro, parteciperà ad un contest a breve, no?" *Domanda questa volta rivolgendosi a Niccolò che le sorride.*
Pres: -"Allora, dato che il signor Moriconi canta lei potrebbe benissimo suonare, signorina Fragrassi." *Mi volto verso il mio ragazzo che mi guarda e si alza tendendomi la mano. Mi giro un'ultima volta sorridendo alla presidente e mi alzo afferrando la mano di Niccolò.*
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"Tornerò in quel posto"
RomansaMarta è una ragazza di 18 anni, nata e cresciuta a San Basilio, un quartiere malfamato di Roma, ma costretta all'età di 6 anni a trasferirsi a Torino con la sua famiglia dato il trasferimento del padre. Suo padre è un poliziotto, sua madre fa la don...