XXIV

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Non smetto di ammirarci, entrambi, nella foto che ci siamo fatti fare dalla mia amica carissima Katherine e le foto che abbiamo fatto allo specchio, alcune con espressione strane, altre divertite e altre ancora più serie.
Tom guida attento sulla strada, mentre indossa la sua divisa. Mi sembra di essere al fianco di un Draco Malfoy ma con il carattere fantastico di un Thomas Andrew Felton.
Appena noto il cartello "Studios Harry Potter", il mio cuore perde un battito. Per non parlare di quando Tom parcheggia la sua macchina e insieme scendiamo.
"Pronta Darling?"mi guarda, stringendomi la mano. Lo noto teso, quasi quanto me. Ma ha ragione: io non potrò mai essere più tesa di lui. Questa è la sua casa, questo è il suo mondo. Questa è la sua vita ed io, adesso, la sto vivendo con lui.
La grande scritta sull'edificio ci fa sorridere entrambi, poi ci guardiamo e ci capiamo all'istante. Siamo complici di un gioco di sguardi.
"The making of Harry Potter."legge Tom ad alta voce ed io mi stringo nel suo braccio che nel frattempo ha poggiato attorno al mio collo.
La statua del cavallo e le altre di lato che troviamo nel primo film, mi riportano alla prima volta che andai al cinema con nonno. Chissà cosa starà dicendo adesso e se starà raccontando a Silente le sue impressioni su di me, vestita così, davanti alla scritta "entrance".
"Tom, o meglio direi, Draco Malfoy!"ci viene in contro un uomo, in giacca e cravatta, con un sorriso che gli tocca le orecchie.
"Nathan!"lo abbraccia Tom. Poi, lo sconosciuto, mi rivolge uno sguardo e sorride: "Signorina Malfoy, è un piacere conoscerla.".
Sorrido e a quell'affermazione un altro brivido percorre la mia schiena. Essere riconosciuta così è sempre stato un mio sogno.
"Sara."mi presento e lui mi stringe la mano, ancora più felice di come si era presentato all'inizio.
"Ben tornato a casa"si volta verso il ragazzo dagli occhi azzurri "E benvenuta a Hogwarts, Sara.".
Una grande sala si apre davanti ai nostri occhi. Tom, per fortuna, non lascia la mia mano ed io non riesco a trattenermi: le lacrime cominciano a rigarmi il volto.
Il grande drago al centro sembra essere vero, le immagini proiettate nei grandi schermi alle pareti e la musica di sottofondo, mi fanno ancora più entrare in quel luogo magico.
"Darling."mi riprende Tom, con tono dolce, stringendomi tra le sue braccia.
Mentre mi vestivo, mi sono promessa che non avrei fatto trasformare la mia emozione in un pianto isterico davanti a Tom. Ma è decisamente stato più forte di me.
Mettere piede nel mio mondo incantato preferito è decisamente surreale. Non starò a raccontarvi ogni dettaglio di quello che sto vedendo, non vorrei rovinarvi la sorpresa quando finalmente potrete andarci. Ma posso solamente dirvi che le mie emozioni si confondono tra loro, facendo spazio ad ogni ricordo.
"Okay, io vi lascerò qua. Da qui inizia il vostro percorso dentro ad Hogwarts, da qui inizia il vostro sogno. Appena avrete finito la vostra avventura, io sarò fuori."ci sorride Nathan, lasciandoci soli.
Il sottoscala di Harry e le immagini di tutti i film danno il via a quello che io reputo un sogno.
"Come sono bello." puntalizza Tom, indicandosi in una foto "Ma Joshua (Gregory Goyle) odia questa immagine.".
"Veramente?" domando, iniziando a ridere.
"Sì, non si piaceva affatto. Io mi sentivo assai bello."mi dichiara e ci mettiamo a ridere. Su questo credo che Draco fosse stato della sua stessa idea. Era così piccolo ed adesso vederlo uomo, accanto a me, mentre mi racconta, fa totalmente un altro effetto.
"Eccoci all'ingresso."mi riferisce ed io lo guardo confusa "Da qui inizia il bellissimo mondo.".
Davanti a noi due uomini ci guardano sorridendo, posti davanti ad una grandissima porta chiusa, ma rimangono in silenzio alla visione di Tom. Si limitano solamente ad aprirla, facendo un cenno con la testa in segno di saluto.
"Tom..."riesco a borbottare. La Sala Grande, la famosissima Sala Grande.
Stringo la sua mano e lui avanza insieme a me. Mi sento totalmente appartenere ad un altro mondo, poi mi volto verso il diretto interessato che pare abbia gli occhi lucidi. Ammira quel luogo quasi come se fosse la prima volta che ci mette piede.
I lunghi tavoli posti davanti alle pareti e la sua grandezza, mi fanno perdere ogni parola.
Ammiro ogni dettaglio e Tom è felice di raccontarmi ogni segreto personale correlato a questo posto e ogni minimo avvenimento.
"Quando ci sedevamo tutti assieme qua, era veramente una grande confusione. Eravamo in tantissimi, più i professori, più tutti gli addetti. Ma, nonostante questo, sapevamo benissimo come organizzarci."mi dichiara.
"È uguale al nostro vestito!"esclamo, indicando i capi di abbigliamento posti al di là del tavolo, come quelli al posto dei professori.
Riesco a lasciare la sua mano ed ad esplorare ogni dettaglio della stanza da sola, mentre Tom mi fotografa felice.
"Nathan mi ha decisamente superato."dice di punto in bianco, nel mentre leggo le scritte di fianco ai capi.
"In che senso?"chiedo. Appena mi volto, lo trovo a fissarmi con un sorriso sul volto.
"Signorina Malfoy, interessante."prosegue, mordendosi il labbro e avvicinandosi piano piano.
"Mi piace quel cognome."ammetto, con il suo stesso tono di voce.
"Lo vorresti diventare veramente?"domanda, mettendomi i capelli dietro l'orecchio. Rimango immobile a guardarlo, non posso credere che me l'abbia chiesto veramente.
Tom mi ha appena chiesto di fidanzarci, qua, nella Sala Grande, da soli.
"Allora?"chiede ancora "O dovrò dirlo a mio padre.".
"Certo che sì!"esclamo, stringendomi al suo collo e perdendomi sulle sue labbra.
Proseguiamo il nostro tour, immergendosi nel mondo dei vestiti del "Ballo del Ceppo", fino ad arrivare davanti allo specchio del make-up.
Ci facciamo una foto felice e mi soffermo sulla Sala Comune dei Grifondoro.
"Io lo reputo un peccato."ammette, stringendo i denti, oltrepassandomi.
"Dai Tom!"gli tiro una pacca sulla spalla e lui si stringe nelle spalle, facendo il finto offeso.
Vedere e sapere la storia di ogni minimo oggetto, mi fa salire i brividi. O semplicemente non mi hanno mai abbandonata.
"Ecco la sala di pozioni, la famosa sala di pozioni."mi mostra.
"Quella che Snape odia veramente tanto." lo riprendo e lui annuisce, iniziando a ridere.
"Il Quidditch!"esclamo, avvicinandomi al suo reparto.
"Ammetti che sono sempre stato il migliore."dice, mostrando un sorriso beffardo.
"Soprattutto la tua caduta. Credo che io e nonno ci saremmo chiesti troppe volte quanto la Rowling si fosse divertita a scriverla."dichiaro e lui annuisce:"Credo parecchio.".
Appena arriviamo davanti alla scopa, non aspetto un secondo di più per avvicinarmi.
"Stendete la mano destra sulla scopa"prende parola Tom, imitando la Hooch, ed io eseguo i suoi ordini "E dite 'su'!".
"Su!"esclamo.
Con lentezza, la scopa, apposita per questo, arriva alla mia mano mentre Tom continua a farmi il video divertito.
"Dai sei stata un intreccio tra Draco e Ron."mi riprende e poi mi stringe in un abbraccio.
"No va be!"esclamo scappando dall'altra parte. Tom mi insegue correndo ed io salgo su una scopa messa apposta per poter vivere l'ebrezza di quel momento.
"Stai percorrendo le strade di Londra! I Babbani ci scopriranno!"esclama Tom, divertito. Poi si decide a farlo pure lui e lo ammiro dal grande televisore, mentre si muove con le braccia per rendere l'effetto ancora più realistico. Ma devo ammettere che ce l'ha nel sangue: lui è decisamente un mago.
Superiamo la bellezza della casa dei Weasley e tutti gli oggetti che appartengono a quel mondo, fino ad arrivare davanti al grande tavolo dove sono seduti i capi della famiglia Malfoy, dei mangiamorte e di Voldemort, mentre al centro del tavolo troviamo Nagini, il serpente, e Charity Burbage: insegnante di Babbanologia.
"Ciao mamma e papà, lei è Sara."saluta i capi dei suoi genitori, Tom, seduti di fianco a Draco.
"Ho sempre avuto una paura assurda per questa scena del film."ammetto e lui si mette a ridere.
"Non so come mai, ma me lo immaginavo."ammette, sghignazzando.
"Lo so che quella scena ti ha colpito pure te."rispondo e lui si stringe nelle spalle.
Passiamo dal Ministro della Magia, alla foresta proibita, fino ad arrivare a Hogwarts Express.
"Facciamo una foto, ti prego!"esclamo, mettendo il broncio.
Così lei ci accoglie nel vagone, ma rimane in silenzio come i due uomini di prima.
Al tre di Tom, lei scatta la foto e lui si avvicina alle mie labbra per lasciarci un bacio. Poi rimane a fissarmi negli occhi e vengo congelata da quel ghiaccio.
"Perché stanno tutti in silenzio?"domando, mentre ci dirigiamo verso il grande treno per vivere una vera avventura al suo interno. Quel luogo così grande e fantastico intorno a noi, ci catapulta al Primo Settembre senza nemmeno doverlo immaginare.
Il ragazzo si limita a baciarmi la fronte ed a non rispondere a quella domanda.
Ammiro il vagone di Harry, Ron e Hermione. È strano poter vedere con i miei occhi il luogo dove la loro amicizia ebbe inizio veramente.
"Ricordo la prima volta che registrarono questa scena, era iniziato tutto da così poco."ammette e i suoi occhi luccicano ancora.
Gli accarezzo il volto, lui si lascia andare alla sensazione di quell'emozione e proseguiamo verso Privet Drive, fino ad entrare nella casa della famiglia Dursley. Una marea di lettere sono state sistemate in modo da sembrare veramente in volo, come vediamo nel primo film.
Ancora non realizzo di essere qua, nonostante veda venirmi incontro Tom con le nostre Burrobirra tra le mani.  I suoi occhi sorridono nel mentre non smette di parlare e raccontarmi anche il più piccolo segreto legato a questo luogo.
"Darling vieni qua. C'è il tuo bellissimo e preferito personaggio."mi chiama Tom e, appena mi avvicino a lui, Dobby mi guarda da dentro la vetrina.
"Non sei divertente." gli mando un'occhiata "E comunque a me piace adesso.". Devo ammettere che, nonostante il personaggio di Dobby sia adorabile, ancora mi fa uno strano effetto.
Il mondo dei draghi e delle strane invenzioni della Rowling lo ammiro con occhi sorpresi, con la voce di Tom in sottofondo.
Sono contenta di avere lui stesso come guida. È bello sentire ogni sua emozione e sensazione sulla mia pelle. È bello poter vivere tutto questo con lui.
Ci ritroviamo a percorrere Diagon Alley, da Olivander alla bellezza del negozio dei Weasley. Non posso ancora credere che tutto questo sia realistico.
"Entriamo dentro la Gringott, ti prego!" lo scongiuro saltellando e lui riesce a raggiungermi, divertito.
Appena varco la soglia di quel luogo, faccio quello che ho sempre desiderato: imitare Bellatrix.
"Dovrò riferirlo a mia zia."tiene il gioco, ridendo.
La bellezza del luogo attrae la mia attenzione, come l'eleganza di tutti i suoi particolari.
"Amo questa parte."ammette Tom, davanti alla scena del drago che sputa fuoco. Mi stringo al suo braccio e lui mi prende in giro sul fatto che sono troppo paurosa, ma nello stesso mi considera "adorabile".
Ma ricomincio a piangere appena mi trovo davanti alla bellissima costruzione di Hogwarts, al centro di una stanza immensa, con una luce blu che riporta esclusivamente all'atmosfera di quella saga.
"Darling."mi lascia un altro bacio Tom, poi si poggia al muro e mi fa avvicinare a lui.
"Sono lacrime di felicità."ammetto e il ragazzo annuisce: "Stai pensando anche a lui?".
Annuisco, poi altre lacrime rigano le mie guance a quel ricordo: "Gli avevo promesso che ce l'avrei portato. Se n'è andato troppo presto.".
"E ce l'hai portato."sorride Tom, poi indica le mie tasche. Così, appena sfilo dalla tasca un foglio ripiegato e noto che si tratta della sua foto, piango ancora più forte e nello stesso momento sul mio volto nasce un sorriso.
"Come l'hai avuta?"chiedo.
"Ho delle conoscenze che mi hanno aiutato."mi sorride, mettendomi i capelli dietro l'orecchio. Annalisa sicuramente non ci ha pensato due volte a mostrargliela.
"Te lo sei portato dietro per tutto il tempo, l'ha visitata insieme a te."borbotta ancora "Non eravamo soli. Per questo sono rimasti in silenzio. Ho chiesto di portare rispetto.".
Lo stringo in un abbraccio e lo bacio ancora. Non posso crederci che abbia fatto tutto questo per me.
Tom mi sorprende, giorno dopo giorno.
Ci fermiamo a barcollare lo sguardo tra la fotografia e la bellezza della ricostruzione.
"Ti faccio una foto!"esclama, così asciugo gli occhi e mi metto in posa. Poi ci facciamo un selfie insieme, mentre ci baciamo, un'altra mentre sorridiamo, un'altra ancora con espressioni buffe.
Finiamo il nostro bellissimo tour, oltrepassiamo il negozio dove decidiamo di comprarci un ricordo di questa bellissima giornata, prendiamo le foto fatte dal fotografo e infine ci ritroviamo nella sala d'inizio.
Ammiro quelle foto. Sono così sincere: io, Tom, questo mondo, le nostre divise e la bellezza di questo fantastico bacio.
Quando pensavo a come e con chi sarei venuta qua, sicuramente non avrei mai immaginato che la persona che mi avrebbe accompagnata sarebbe stata la stessa che immaginavo accanto a me ogni sera a stringermi.
"Grazie, grazie veramente."mi volto verso Tom, che si ferma a baciarmi.
Non sono pronta per tornare alla realtà, ma sapere che nella mia vita reale ho ancora Tom, mi rende felice e mi invoglia ancora di più ad abbandonare questo.
Nathan ci sorride venendoci incontro. Poi, dopo una lunga conversazione con Tom, usciamo fuori dall'edificio.
È notte fonda, è passata da poco la mezzanotte e sopra di noi si notano solamente le stelle.
Mi stringo nel mio vestito da Serpeverde, chiudo gli occhi e borbotto: "Non smetterò mai di ringraziarti.". Sento che poggia la sua mano sulla mia gamba e mi sento ancora più protetta.
Non so in che modo, ma la mattina dopo mi ritrovo ancora con lo stesso vestito, ma nel mio letto, di fianco a Tom.

Non so se sei solo un sogno || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora