XXIII

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La mattinata mi sembra sempre più lenta. Tom non smette di inviarmi le sue foto mentre aspetta impaziente l'arrivo di Philippe, mentre io mi perdo in quelle mille storie che parlano d'amore e di guerra.
"Sara." mi chiama Mr.Morris, entrando dentro il mio ufficio come se niente fosse "Come sta andando con il nuovo ragazzo?". Si siede sulla poltroncina davanti alla mia scrivania e accavalla le gambe.
"Cosa vuole sapere?"sbuffo. Ormai lo conosco troppo bene: ha un compito da affidarmi.
"Okay, sì."comincia "Tu e Noah dovreste fare un lavoro assieme. Lui ha già accettato e naturalmente accetterai pure te.".
Il nome di Noah mi fa deglutire, ma rimango in ascolto: "Cosa dovremmo fare?".
"Beh, ho una lista di libri vecchi che mi servono. Un uomo già di una certa età mi ha detto di averli, ma la sua libreria è immensa e non sa dove li ha messi. Adesso è via, quindi mi ha detto che la prossima settimana o quella dopo potreste andarci, ok?".
Non ho via di scampo. Addirittura Philippe aggiunge di aumentarmi lo stipendio, così non mi tocca che accettare.
Spero che la libreria sia così grande da non dover minimamente incrociare lo sguardo di Noah.

Non sto più nella pelle, mentre Annalisa ancora non riesce a connettere che tra poche ore avvererò il mio più grande sogno: entrare nel mondo di Harry Potter.
Indosso un vestitino che arriva al ginocchio, poi i miei stivaletti e metto sopra la mia giacca beige.
"Ma come sei elegante Tom!"sento che esclama la mia migliore amica e quando scendo al piano di sotto, trovo il ragazzo dagli occhi azzurri con la bocca socchiusa mentre mi guarda sbalordito.
"Sei bellissima."borbotta e poi accenna un sorriso. Devo ammettere che pure lui è davvero fantastico: ha una camicia bianca e dei pantaloni neri, abbinati con una giacca scura. Risaltano il colore chiaro dei suoi capelli e dei suoi occhi.
"Divertitevi!"esclama Annalisa, sulla porta di casa, con un sorriso che le tocca le orecchie.
"Madame."mi prende in giro, aprendomi la portiera.
Arriviamo davanti ad un ristorante che mi riferisce essere un luogo vicino agli studios, nel quale veniva molte volte prima di tornare nel suo luogo preferito.
Tom, appena scende, si dirige nel bagagliaio ed io lo seguo.
Tira fuori un sacchetto verde, poi si stringe nelle spalle appena gli chiedo di cosa si tratta.
"Mi prometti che te lo guarderai nel bagno del ristorante?"mi domanda, appena cerco di sbirciare mentre entriamo dentro.
Sbuffo e annuisco, così mi lascia un bacio sulla tempia.
Il luogo è veramente accogliente: delle lucine sul soffitto assomigliano a delle stelle e tutte le bottiglie di vino alla parete ripercorrono gli anni di questo ristorante.
"Tom!"esclama una ragazza venendoci incontro. È molto giovane, capelli scuri e occhi chiari. Pare lo stia stringendo troppo e gli lasci troppi baci sulla guancia.
No Sara, non cominciare ad essere gelosa, mi ripete il mio amato subconscio.
"Lei è Sara."mi presenta alla cameriera che mi squadra dalla testa ai piedi, quasi come se fossi un alieno. Fa un sorriso beffardo ed io faccio uguale. Tom evita di ridere, ma so che si sta solo trattenendo.
"Katherine è una mia carissima amica, ci conosciamo da una vita."puntualizza il ragazzo.
"Tom, mi sei mancato davvero tanto."prosegue Katerine, ed io cerco di ripetermi la parola "carissima amica" nella mente per non rischiare di fare una grande partaccia.
"Ho fatto chiudere il ristorante solo per te e per la... per lei."ammette in seguito, appena ci sediamo.
"Sara."la corregge Tom e lei annuisce, contraendo la mandibola. Sapere che abbiamo tutto il ristorante per noi, escluso una coppia di vecchietti nell'angolo che si tengono la mano, mi mette un po' in soggezione. Soprattutto, devo ammettere, che fino ad ora non l'avevo mai provato.
Mi ritrovavo, semmai, a fare le file fuori o mi trovavo in un luogo dove non era possibile muoversi con la sedia per quanto eravamo attaccati.
Appena la ragazza si allontana con i nostri ordini, finalmente, Tom, inizia a ridere.
"Vorrei essere stato nella tua mente."mi riferisce, sghignazzando.
"Che simpatico."faccio una smorfia e lui si morde il labbro.
Una candela rende tutta questa atmosfera più romantica e rilassante, come i suoi occhi azzurri che rispecchiano la sua bellezza. Non smettiamo di parlare, fino a sfociare nella mia tensione in quello che succederà tra poche ore.
"Sai, pure io sono molto in ansia."ammette, mentre mangia il suo tiramisù.
"Sì, lo so, ma vedi tu conosci quel luogo io no e..."vado nel panico e lui non smette di ridere. 
"Io sto per tornare a casa."ammette, con un tono malinconico e un brivido mi percorre la schiena.
Katherine ci ammira da lontano, con sguardo di sfida e voglia di avvicinarsi. Alcune volte si avvicina per fare qualche battuta ma Tom cerca di ridere, solo per pietà.
"Sei sicuro che lei non provi niente e che si reputi solo una tua semplice 'amica'?"domando.
Alza gli occhi al cielo, poggia la sua mano sulla mia e scuote la testa divertito: "Darling, la conosco da una vita. Stai tranquilla.".
Tra tutta la tensione, non mi sono resa conto che Tom deve ancora dirmi cosa nasconde dentro al sacchetto.
"Okay, andiamo in bagno un attimo."si alza ed io lo seguo.
Appena davanti alla due porte, lui tira fuori un altro sacchetto e sorride: "Spero ti piaccia.".
A tutta velocità entro dentro e sfilo quello che si nasconde. Non ci posso credere, non può essere vero: Tom mi ha regalato la divisa dei Serpeverde.
Non aspetto un secondo di più per mettermela e quando mi guardo allo specchio i miei occhi luccicano. Non posso realizzare che ho indosso la divisa di Serpeverde, come una vera Serpeverde. Non posso immaginare che tra un'ora sarò dentro ad Hogwarts vestita come una vera Serpeverde.
Ma il mio cuore perde un battito quando, uscita dal bagno, davanti a me trovo un Draco Malfoy.

Domani sera posterò il continuo❤️ Pronti per entrare ad Hogwarts?

Non so se sei solo un sogno || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora