XXIX

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"Dove stai andando?"mi urla correndomi dietro. Noah prosegue a testa bassa e mi tiene per un braccio, costringendomi ad avanzare.
"Non puoi salire su quella macchina."strilla ancora. Le persone attorno a noi ci guardano, altre si fermano, altre ancora filmano la scena.
Ma riusciamo a proseguire fuori, dove Noah mi aspetta nella sua autovettura.
"Cazzo, Sara."riesce a prendermi per un braccio Tom "Io ti amo, io ti amo veramente.".
"Lasciala andare. Ormai è fatta Felton."mostra un sorriso beffardo Noah, avanzando verso di lui. Non riesco a connettere. Non riesco a capire. Tom guarda prima lui, poi me. I suoi occhi mi supplicano ancora di non andarmene, ma non ho scelta. Non ce la farei a sopportare ancora. Rischierei di peggiorare la situazione e di portare a fondo la nostra relazione.
Noah mette in moto e quando ormai partiamo, noto dallo specchietto Tom che rimane fermo sulla strada, con la speranza che torni indietro.

"Sara, per favore. Fammi entrare." borbotta Annalisa, dall'altra parte della porta. E quando riesce finalmente a varcare la soglia, esclama: "Vestiti immediatamente e andiamo alla festa. Non ti posso vedere così. Sono due giorni che sei rinchiusa qua dentro e guarda che sporcizia.".
Tom non mi ha contattata da quel giorno.
Ho riflettuto molto, ma non riesco a capire il motivo per cui non mi abbia cercata. Forse non mi ama davvero, o forse non ha il coraggio di scrivermi.
Eppure sì, siamo orgogliosi entrambi, ma quando ami l'orgoglio va saputo mettere da parte, non credete?
Il problema è che lui non si fida di me. Come possiamo stare insieme?
Ho ancora l'immagine di lui, sulla strada, a guardarmi. Non riesco a togliermela dalla testa, è più forte di me.
Annalisa mi costringe a farmi una doccia e a cambiarmi, offrendosi di truccarmi. Molte volte mi chiedo dove sarei senza di lei.
"Ci divertiremo. Robert aspetta questo giorno da un anno, lo sai."mi ribadisce.
Mi guardo allo specchio: nonostante il mio stato d'animo, devo ammettere che sono accettabile. Annalisa si è occupata di coprirmi le occhiaie, per colpa delle notti passata sveglia sul letto di camera ad aspettare che mi contattasse.
"Non sarà troppo scollato?"chiedo ad Annalisa, guardando la mia scollatura a V. Il vestito è rosso e lungo, con uno spacco sul davanti. Il suo pizzo valorizza la sua parte superiore e la mia coda ben tirata lascia scoperta la mia schiena.
"Sei bellissima."mi sorride, portandomi i tacchi che, secondo lei,completano la mia "bellezza".
Desidererei che Tom fosse qua a dirmi tutto quello che pensa, lasciandomi poi uno dei suoi sensuali baci.
Lo stile di stasera è elegante e devo ammettere che entrambe lo rappresentiamo al meglio.
In macchina non mi tocca che ascoltare le moine dei due fidanzatini che cercano di trovarsi un difetto, ma con scarsi risultati ottengono quello che vogliono.
"Stasera ci saranno tanti ragazzi."mi dice Annalisa euforica, quando finalmente decidono di smetterla. Ma Robert le tira una gomitata e lei fa un balzo.
"Sara, ti divertirai."prosegue il ragazzo, sorridendomi dallo specchietto.
La grande Villa lascia senza parole: il suo immenso giardino non è niente in confronto all'interno.
Quadri antichi, vecchi mobili e specchi dorati hanno un contrasto bellissimo con il colore acceso delle pareti. Già si sente il borbottio di persone che aspettano l'arrivo di Robert nella sala grande.
Poi una grande scala si apre davanti a noi, ornata con una ringhiera fatta di fiorellini d'oro.
"Dovrò scendere da sola?"chiedo, voltandomi verso Robert che stringe la mano alla sua amata.
"Ci sono io."parla una voce alle mie spalle.
Noah si trova dietro di me, con un sorriso sul volto.
Io e Noah, quel famoso giorno in macchina, abbiamo parlato di quello successo tra noi. Avrei preferito evitare, visto la mia situazione, ma sapevo che aveva bisogno di essere ascoltato.
Alla fine si è scusato e mi ha dichiarato di essere solamente annegato nella gelosia. Non so come mai e non so in che modo, ma l'ho perdonato.
In questi giorni mi è stato accanto, come un amico fa. Ma nessuno ha potuto sostituire il posto di Tom.
Gli mostro un sorriso divertita: preferisco scendere con Noah al mio fianco che da sola.
Così, poso la mano sopra la sua e con schiena dritta e testa alta scendiamo piano piano le scale. Sembriamo essere stati catapultati nel 1800, l'epoca in cui avrei voluto vivere solo per poter indossare i bellissimi abiti.
La grande quantità di invitati si gira a guardarci. L'imbarazzo nasce dentro di me: non sono abituata a tutti questi occhi puntati sulla mia immagine.
Noah, invece, sorride e saluta, felice di essere al centro dell'attenzione.
Appena scende il festeggiato, un boato di applausi nasce nella stanza e subito dopo si aprono le danze.
"Beh, devo ammettere che non avrei mai creduto di scendere quelle scale con te al mio fianco."mi dichiara Noah ed io sorrido imbarazzata.
"Finalmente oggi sei elegante."lo riprendo, cambiando argomento, e lui non smette di ridere.
Ma come se la forza dei nostri cuori ancora si cercasse, i miei occhi ricadono sulle scale principali.
Il ragazzo dagli occhi azzurri si guarda intorno mentre scende le scale con lentezza. Il mio cuore perde un battito, sento le gambe tremare e la forza dei nostri corpi attrarsi come due calamite. Cosa ci fa qua? E come posso resistere alla sua bellezza in giacca e cravatta?
La sua carnagione e i suoi colori chiari del volto risaltano i suoi vestiti eleganti scuri. Credo che la sua bellezza sia davvero inspiegabile.
"Tom."lo chiama Robert, andandoli incontro "Grazie di essere venuto.".
"Che cazzo ci fa qua?"domanda Noah, affiancandomi.
"Non lo so nemmeno io."guardo Annalisa che nel frattempo si è decisa a raggiungermi. So che lei è Robert sapevano di questo suo arrivo. So che l'hanno fatto apposta.
Ma appena i nostri occhi si incrociano, tutto sembra scomparire. Tom avanza con lentezza verso di me, mentre Robert lo stringe nelle spalle mentre gli racconta qualcosa che non riesco a comprendere.
Noah rimane al mio fianco, con un'espressione arrabbiata sul volto e ripetendo quanto sia stato sgradevole invitarlo.
Non ha tutti i torti, alla fine. O almeno avrebbero dovuto avvertirmi. Ma Annalisa sapeva perfettamente che se l'avessi saputo, non sarei di certo venuta.
"Tom! Che sorpresa!"esclama indifferente la mia migliore amica ed io cerco di rimanere in silenzio, anche se il dolore e la rabbia fanno a lotta per uscire allo scoperto.
"Ciao Sara."mi sorride con dolcezza ed io ricambio un sorriso forzato. Come riesce a salutarmi come se niente fosse successo?
"Tom, che piacere rivederti."si intromette Noah, mettendomi un braccio attorno al collo. Che cosa sta facendo?
Thomas accenna un sorriso, mentre continua a  fissare il braccio del mio accompagnatore attorno alle mie spalle. Barcolla il suo sguardo sofferente tra la scena e i miei occhi, facendomi annegare, ancora una volta nei suoi.
"Vieni caro, ti faccio conoscere un po' di persone."si intromette Robert, di già un po' alticcio. Così li vedo allontanarsi piano piano, mentre Tom si volta a sostenere ancora, per un altro attimo, il mio sguardo.
"Che cazzo ti è venuto in mente?"mi volto verso Annalisa, che cerca una via di fuga da questa situazione.
"Non potete stare così Sara. Lui ti ama, ti ama veramente e tu pure. Non saresti venuta se te l'avessi detto."ammette.
"Lui non si fida di me, te l'ho già detto. Come possiamo stare ancora insieme?"chiedo.
"La fiducia si acquisisce, così diceva sempre tuo nonno."conclude a denti stretti e con volto arrabbiato si volta, allontanandosi.
Non credevo a quella frase qualche anno fa e non ci credo tutt'ora. Nonno su questo ha sbagliato molte volte, io ho sempre discusso questa sua concezione.
Visto che la fiducia è alla base di una relazione, come può essere acquisita con il tempo?
Allora io e Tom abbiamo fatto male a metterci insieme così presto?
Ma quando Noah mi distrae dai miei pensieri, vedo Tom parlare con alcune ragazze.
Cerco di trattenere la gelosia che mi sale nel corpo, per non rischiare di buttarmi sopra di lei e strapparle i capelli.
Lui continua a mandarmi sguardi ostili, mentre Noah balla con me per distrarmi da quelle scene ripugnanti.
Così lo noto poi mettersi in pista, poco distante da me, con quella ragazza bionda.
Insieme ballano e ridono, mentre lei si avvicina per parlargli nell' orecchio e lui non smette di ridere, ma devo ammettere che il suo sguardo non riesce ad allontanarsi dal mio.
"Voglio bere, grazie."riferisco a Noah che mi segue al bancone.
"Due Sex on the beach."chiedo al barista che mi sorride e annuisce.
"Non esagerare."mi riprende Noah divertito, abbassandomi il bicchiere "Sennò mi dovrò subire la ramanzina di mio cugino.".
Ma non lo ascolto, non mi interessa. Non sono mai ricorsa all'alcool, ma stasera ho solo voglia di divertirmi senza pensare alla rabbia che ho nel corpo nel vederlo con un'altra ragazza e nel ripensare al dolore che mi ha causato in questi due giorni.
L'energia comincia a salirmi e mi fermo a tre bicchieri. Noah mi segue in pista e la testa comincia a girarmi sempre di più. Ma non mi interessa, merito di vivere questa serata senza pensieri.
Noah si muove davanti a me ed io seguo i suoi passi, sfociando in mille risate.
Si avvicina piano, poi si allontana ancora. Fino a che non sento una sua mano sul mio bacino che scende e poi risale, accarezzando ogni mia curva.
Non capisco più niente. Davanti a me sembra apparire Tom, poi Noah, poi di nuovo Tom. Con chi è sto ballando veramente?
Ma improvvisamente la folla si apre a sipario ed un ragazzo, a passo svelto, si dirige verso di noi.
"Cosa cazzo stai facendo con la mia ragazza?"sento urlare da quella voce: un ragazzo dagli occhi azzurri, che pare essere Tom Felton, si presenta davanti ai miei occhi e scaraventa Noah all'indietro.
Ma al mio intento di dividerli, cado a terra e qualcuno cerca di rialzarmi.
Vedo due Tom e due Noah, non so cosa stiano facendo e chi davvero sia fatto di carne ed ossa. Sento la testa pesante, le urla dei due ma non riesco a comprendere tutta la conversazione.
"Stai lontano da lei, capito? Devi stare lontano da Sara. È la mia ragazza."puntualizza ancora.
"Dovresti pensarci qualche volta, alla tua ragazza."risponde Noah, stringendo i pugni.
"Non farti i cazzi miei. Te l'ho sempre detto e continuerò a dirtelo. Io e Sara stiamo insieme, che ti piaccia o meno, lei è mia. E come lei ama me, io amo lei. Quindi togliti dal cazzo e vai con qualcun'altra."conclude, prendendomi per un braccio.
Mi scappa una risata, così lui mi guarda contraendo la mandibola: "Tu vieni con me.". Spintona il ragazzo che mi ha aiutata a rialzarmi che ancora tiene il mio braccio ed io barcollo tra le braccia di Tom.
Sento il suo muscolo contrarsi e venire fuori dalla camicia e la passione sale nel mio corpo. È così sensuale e divertente.
"Tom ti amo."borbotto "Sei bellissimo, ti amo. Ma non ti fidi di me e vai con quella ragazza. Però se vuoi lo facciamo.".
Ma poi mi sento sollevare e mi ritrovo stretta al suo corpo: Tom mi sta tenendo a "principessa". Infine eccomi stesa su un letto, a perdermi nei suoi occhi.
"Cosa stai facendo?"domando, quando lo vedo alzarsi per chiudere la porta a chiave "Lo sai che sai farlo bene?".
"Sara."mi richiama, stendendosi accanto al mio corpo. Mi butto sulle sue labbra, ma lui si stacca immediatamente.
"Non mi ami più? So che ti piace quella ragazza."chiedo, mettendo il broncio "Ma biondo e bionda non vanno bene. Te stai bene solo con me, Thomas Andrew Felton.".
Lui barcolla il suo sguardo divertito tra i miei occhi e la mia bocca, poi scuote la testa: "Ti amo ancora sì, Darling. Ti amo veramente troppo, tu non puoi immaginarlo. Ti amo ogni momento di più. Ma adesso hai bisogno di rimanere qua, quel ragazzo si sarebbe preso gioco di te stasera. Domani ti riferirò perché sono qua".

Non so se sei solo un sogno || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora