XXXIII

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Appena mi sveglio e apro Instagram, il mio telefono pare essersi bloccato: ho mille nuovi follower, trecento commenti e ottocento like. Ogni domanda chiede se sono proprio io la nuova ragazza di Tom Felton, colei che sta facendo scalpore sulle riviste.
Cerco di capire, continuo a scorrere ma a qualunque aggiornamento della pagina altre notifiche si aggiungono.
"Che succede?"chiede Annalisa, vedendomi ferma a guardare il telefono.
"Mi hanno scoperta e... guarda."le mostro il display e lei sgrana gli occhi.
"Okay, va bene."si siede davanti a me "Togli il telefono e raccontami cosa è successo ieri sera con Tom.".
Sbuffo un po' ma lei fa la sua solita espressione che ti convince a sputare il rospo.
"Ho scoperto la verità e me la sono presa. Ho solo bisogno di certezze, Anna. Capisci?
Poi beh, te l'ho detto: a vedere quei bambini, in particolare Alex, mi ha fatto venire la voglia di diventare madre. Sono giovane, lo so, ma..."sospiro, poi riprendo: "Ho subito visto l'immagine di Tom come mio marito, in una casa, insieme, io e lui con una famiglia. Poi, quando mi sono sentita dire quelle cose, ho percepito come se ogni minimo piano crollasse.".
Lei posa una mano sulla mia e sorride: "Immagino Sara, ma sono convinta che solamente il fatto che Tom si sia aperto con te debba farti stare serena.".
"Gli ho detto che deve dimostrare di amarmi. Non agli altri, ma a me deve dimostrarlo."rispondo ancora, più convinta.
"Sei sempre la stessa."sorride e scuote la testa "Hai bisogno di certezze, lo so, e sono convinta che Tom ti dia tutto quello di cui hai bisogno.".

Mr. Morris passeggia davanti al mio ufficio e non riesco a capirne il motivo.
"Ho saputo."mi sorride, mentre avanzo verso di lui "Ho saputo che ti sei fidanzata con quell'attore famoso.".
Annuisco, poi lo vedo guardarsi intorno: "Beh, io ti vedevo bene con Noah, ma congratulazioni.".
Lo ringrazio, poi appena apro la porta del mio ufficio noto un grosso mazzo di rose bianche sul tavolo e accanto un bigliettino.
"Amare fa parte della vita, devi solo saperlo coglierlo. Tom.".
Le rose profumano così tanto e devo ammettere che non me l'aspettavo.
Leggo meglio e Mr. Morris cerca di sbirciare.
"È personale, se non le dispiace."riferisco, voltandomi.
"Sono il tuo capo."mi fa notare "Ho il diritto a saperlo.".
"No, in questo caso no."sorrido ancora e lui sbuffando, esce dalla stanza.
Noah mi guarda da lontano, poi riesce ad entrare nel mio ufficio a passo svelto prima che io chiuda la porta.
"Tom si è dato da fare. Siete tornati insieme, ho saputo."si siede sulla poltrona davanti alla mia scrivania e accavalla le gambe.
"Proprio così."annuso un'altra volta quelle rose bianche che pare stare così bene nella mia stanza verde.
"Credi che sopporterai quella vita?"domanda, con sorriso beffardo sul volto.
Mi blocco. Sono convinta di non essere come Ross. Non lo sono affatto.
Quando c'è amore, niente può fermare quel sentimento.
"Continuerò con la mia vita."rispondo poi, continuando a ordinare i mille fogli.
"Credo tu abbia paura, alla fine."mi riprende, insistendo.
"Senti Noah, sono contenta che tu mi voglia capire ma non sei uno psicologo, tanto meno uno psichiatra. Quindi per favore, puoi lasciarmi sola con il mio lavoro?"sforzo un sorriso e lui si alza sbuffando.
Ma prima di andarsene,  si ferma sulla soglia della porta, si volta e borbotta: "Ah, Mr. Morris ci vuole nel suo ufficio tra poco.".
Sbatte la porta e lo sento andarsene a passo svelto.
"Nonno, tu che ne pensi?"domando, ammirando la sua fotografia sulla scrivania.

"Stasera ci sarà una cena. Sara dovrai venire, che ti piaccia o meno."sorride Mr. Morris. Noah sorride e annuisce, di fianco a me.
"Verrà già Noah."lo indico "Basta e avanza.".
Ma il nostro datore scuote la testa: "Vi voglio entrambi. Queste cene vi preparano a quello che sarà il vostro futuro come veri e propri capi redattori. Vestitevi bene.".
Avrò dei problemi con Tom, già lo so.
Per questo mi ritrovo davanti a lui, dopo il lavoro, con la testa appoggiata sul palmo delle mani, a guardarlo pulire la cucina.
"Qual è il motivo di questa tua visita? Già ceduta alla tentazione?"chiede, guardandomi con la coda dell'occhio e accennando un sorriso.
"Volevo ringraziarti di persona dei fiori, molto belli. E beh, alla fine siamo ancora fidanzati, no?"domando cadendo nel completo imbarazzo.
"Certo, sì che lo siamo."mi risponde voltandosi e incurvando le sopracciglia.
"Stasera ho una cena importante con Noah e dei redattori editoriali."riferisco e lui si ferma a fissare un punto "So che non ti piace come idea, per Noah, ma Mr. Morris vuole assolutamente che io ci vada.".
"Oh, no, sì certo Sara. Ci mancherebbe."sorride "Io mi fido di te.".
Così si rivolta e riprende il lavoro che aveva iniziato.
"Allora... beh, io vado."scendo dallo sgabello e lui sembra non sentirmi. Ma appena fuori dal suo cancello, sento una voce dietro di me urlare: "Vuoi che ti venga a riprendere io stasera?".
Improvvisamente sento nascere un sorriso sul mio volto e appena incrocio il suo sguardo annuisco.
"Mi farebbe piacere, sì.".

Indosso un vestito di pizzo, poi mi lego i capelli con una coda tirata.
Mr. Morris mi viene a prendere davanti a casa e appena salgo non si ostina a farmi i suoi soliti complimenti.
"Saranno persone molto raffinate e gentili, ma alcune volte troppo scherzose. Non ve la prendete."ci riferisce prima di scendere di macchina.
Noah mi affianca: devo ammettere che stasera è più elegante del solito.
"Per fortuna qualche volta sei elegante."lo riprendo e lui fa una smorfia con il volto.
Appena mi rendo conto, noto che si tratta del famoso ristorante in cui mi portò Tom prima di andare agli studios di Harry Potter. Questo significa che dovrò rivedere la mia fantastica amica del cuore: Katherine.
Infatti eccola lì, con il suo solito sorriso beffardo sul volto che cambia improvvisamente appena incrocia il mio sguardo.
"Siamo seduti a quel tavolo."le dice Mr. Morris e lei ci accompagna, non smettendo di guardarmi con la coda dell'occhio.
Un gruppo di uomini e donne già di una certa età alzano il bicchiere appena ci sediamo, mentre quelli della nostra età ci sorridono.
"Morris! Che piacere vederti!"esclama un uomo con la barba folta e lunga "Hai portato i tuoi ragazzi, ci fa piacere!".
"Che imbarazzo."sussurro a Noah stringendo i denti e lui annuisce, mettendosi a ridere.
"Sara e Noah, giusto?"chiede un ragazzo, davanti a me.
Annuiamo e lui prosegue a fissarmi con uno stuzzicadenti stretto tra le labbra.
"Sara! Oh mamma, ma tu sei quella Sara. La fidanzata di Tom Felton!"esclama una ragazza, capotavola, mettendosi una mano davanti alla bocca.
Rimango in silenzio e credo che parli più di mille parole.
Il ragazzo di fronte mi dice di chiamarsi Edward e non fa altro che mandarmi sguardi affettuosi. Mi giro più volte verso Noah che stringe la forchetta mentre fissa quello sconosciuto.
"Beh sei una bella ragazza, non dovrest..."prosegue ancora ma la sua amica lo interrompe riprendendolo e riferendomi che Edward è solo un Don Giovanni.
Katherine non fa altro che avvicinarsi quasi per sentire le conversazioni con i nuovi ragazzi, per poi finire su un'altra domanda di Edward: "Sara, ti piace il lavoro che stai facendo? Credi che questo fatto con Tom possa impedire i tuoi obbiettivi?".
"Ovvio, che domande."risponde, perdendo la pazienza, Katherine mentre mi toglie il piatto.
Ci giriamo verso la diretta interessata che se ne corre via stringendosi nelle spalle.
"No, comunque no."rispondo.
Ma appena guardo al di là della grande vetrina, vedo solamente una Land Rover Discovery e poi Thomas.

Mi scuso della mia assenza ma ho avuto tante cose da fare con la scuola. Comunque spero vi piaccia!❤️

Non so se sei solo un sogno || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora