XII

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"Non ci voglio credere." commenta la mia migliore amica. La blocco per un braccio, mentre cerca di corrergli dietro.
"Lascia perdere, domani ci parlerò." la tranquillizzo, e lei decide di andare a prendere il dolce per distrarsi dal comportamento meschino di quel ragazzo.
"Forse sono stato troppo..."borbotta Tom, appena rimaniamo soli. Poso la mia mano sulla sua, per tranquillizzarlo, e sento una scossa attraversare i nostri corpi. Non l'ho percepita solo io: pure Tom sgrana gli occhi a quel tocco e improvvisamente sul suo volto nasce un'espressione totalmente differente.
"Comunque ti accompagno io domani." mi riferisce, cercando di uscire dall'imbarazzo che è nato.
"Non ce n'è bisogno, veramente. Noah è solamente esagerato." lo tranquillizzo ancora.
"Ti passo a prendere domani mattina, non voglio nessun dibattito." ripete più convinto e non mi tocca che accettare.
Annalisa si presenta con il suo dolce e,come sempre, è squisito.
"Ti dico la verità: non ho mai visto Harry Potter." dichiara Robert, mentre beviamo un po' di spumante portato da lui stesso. Ogni volta che sento quell'affermazione, il mio cuore salta un battito.
"Almeno stai zitto, fai più bella figura. Siete rimasti tu e tu a non averlo mai visto."lo riprende la sua ragazza e Tom si mette a ridere.
"Nemmeno io, se te la devo dire tutta." commenta, guardandoci. Sapevo di questa notizia, ma mai ci ho creduto abbastanza. Sentirla confermare da lui, mi lascia più perplessa della prima volta che l'ho udita. Annalisa batte le palpebre più volte, cercando spiegazioni.
"Tu hai interpretato Draco Malfoy ma non l'hai mai vista?" chiede la mia migliore amica.
Scuote la testa: "Mai, se non qualcosa quando ero più piccolo.".
"Perché?" domanda ancora, incredula.
Si stringe nelle spalle, poi alzando lo sguardo dal suo bicchiere risponde: "Mi sono sempre promesso che l'avrei visto con i miei figli.".
Credo sia davvero una cosa bellissima. I suoi occhi luccicano, quasi come se dietro a quella sua decisione ci fosse un'ulteriore spiegazione.
"Buonanotte." sorride Annalisa,salendo le scale, appena abbiamo finito di sistemare.
Robert ci saluta con la mano, dopo aver ripetuto a Tom che è stato un onore conoscerlo e dopo aver deciso insieme che vedranno Harry Potter con i loro figli.
Rimaniamo tra le luci soffuse di una lampada da comodino nell'angolo della sala. Mi guarda con uno dei suoi soliti sorrisi, mentre continua a borbottare quanto gli dispiaccia di aver fatto arrabbiare Noah.
"Sono contenta davvero che tu sia rimasto stasera." ammetto e lui sorride. Prende la giacca e lo accompagno fin fuori dalla porta.
"Credo che però mi devi un appuntamento, no?" chiede, fermandosi e voltandosi. Il suo sorriso sulle labbra mi costringe ad accettare.
Poi guarda il cielo sopra di noi. Stanotte, stranamente, si vedono le stelle, più del solito.
"Domani mattina non tarderò."borbotta, poi si avvicina al mio volto e mi lascia un bacio sulla guancia.
"Odio il ritardo"lo riprendo, con un pizzico di ironia. Lui apre la portiera, mi fa l'occhiolino e borbotta: "Siamo sulla stessa barca, Darling.".

Non so se sei solo un sogno || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora