-Chi è il nuovo arrivato?- domandò Dorian guardandomi stranito, -come ti chiami?- chiese, questa volta al bambino, che si nascose dietro Stephen, -digli come ti chiami- gli disse quest'ultimo prendolo in braccio, facendolo così avvicinare all'altro ragazzo, -Maicol- rispose lui provocandomi un mega sorriso, -che bel bambino che sei Maicol, vuoi venire in braccio?- si intromise questa volta Hannah, facendolo poi annuire, anche se era poco convinto.
-Lo volete tenere?- chiese David sedendosi di fianco a me, -se non troviamo la sua famiglia si, molto volentieri- gli risposi, -va molto d'accordo con Diego, e sta iniziando ad andare d'accordo anche con Karine- spiegai sorridendo, -poi è così dolce, non capisco come abbiano potuto fargli del male- aggiunsi triste, -Stephen lo adora, così ha ben due bambini da crescere, ed è felice- continuai facendolo scoppiare a ridere, -d'altronde c'è da aspettarselo- finì lui indicando il suo amico, che si girò verso di noi per guardarci male.-Quindi che facciamo?- chiese Karine, -pizza?- risposi io prendendo Diego in braccio, -no, sushi- urlò mio figlio alzando le mani in aria, -ti piace tanto quello con l'avocado eh- gli risposi accarezzandogli la schiena, -Karine amore ti va il sushi?- le domandai vedendola un pó triste; ragionai e capii che il motivo era per il fatto che non era in braccio né a me né al padre. Mi diressi verso Stephen, lasciandogli in braccio Diego, per poi girarmi e correre verso Karine, che incominciò a scappare, -vieni qui piccola peste- urlai prima di prenderla in braccio e riempirla di baci, -non essere triste tesoro, io ti amo e sarà sempre così- le dissi facendola annuire contenta, -anche se combini qualche guaio, mi arrabbiarò ma non ti lascerò mai sola- sussurrai vicino al suo orecchio facendola annuire ancora, -ti va bene mangiare al sushi?- continuai, -si, voglio mangiare tanti gamberetti- rispose facendomi sorridere dolcemente, -quindi tutti al sushi?- domandai di nuovo, così dopo le loro risposte affermative, mi diressi alla macchina.
-Diego, amore, mettiti in mezzo- gli ordinai, visto che era il più piccolino; dopo aver allacciato tutti i seggiolini, salii in macchina.Appena arrivati al ristorante sorrisi guardandoli tutti i tre entrare nel locale; -Jasmine- mi richiamò Stephen prima che entrassi con loro, -che c'è?- gli chiesi posizionandomi davanti a lui, che si era appena appoggiato alla macchina, -ho un pó di mal di testa- iniziò posando la fronte sulla mia, -tanto?- chiesi io accarezzandogli la guancia, -parecchio- rispose baciandomi, -forse è per la ferita, prova a prendere queste- gli spiegai dandogli in mano le medicine, -ti avevo detto di non portarle- disse ridendo, -e menomale che non ti ascolto- continuai rimproverandolo facendolo sorridere ancora.
-Cosa devi dirmi?- iniziai notando che era leggermente ansioso, -ho paura che Maicol abbia una famiglia- mi spiegò, facendomi rimanere leggermente delusa, -genitori bravi?- domandai speranzosa, -forse anche troppo- scherzò cercando di farmi sorridere, -sarebbe stato bellissimo- sussurrai facendolo annuire, -pazienza, il figlio non è nostro- continuai mentre lui continuò a guardarmi, -non piangere- sussurrò lasciandomi un bacio in fronte, prima di abbracciarmi.-Dobbiamo dirlo a Diego- realizzai appena entrata nel ristorante, -ci rimarrà male, ci sperava tanto- continuai guardandolo seduto sulla sedia, -Maicol lo sa, magari glielo dice lui- spiegò, -se gli parla lui, è veramente un bambino favoloso- parlai con un leggero magone, facendo ridere ancora Stephen.
Per il resto della serata scherzai e mi divertii in compagnia di tutti; ad un certo punto vidi mio figlio diventare leggermente triste, e quando mi guardò, con quel visino, rese triste pure me. Evitai di farglielo capire così mi girai verso Stephen, -lo sa- gli sussurrai appoggiandomi alla sua spalla, -è così triste- continuai sorridendo al bambino, che mi ricambiò non tanto convinto.
-Guardalo com'è dolce- continuai vedendolo abbracciare Maicol, -che gli sorrise ricambiando; -che carino che è Diego- si intornise Dorian facendomi sorridere, -lo so, è un bambino dolcissimo si affeziona subito- gli spiegai, -per la famiglia?- domandò intristendomi subito, -trovata, sono anche delle brave persone- continuai facendolo annuire.Dopo aver finito di cenare, accompagnai Karine in bagno, uscendo poi fuori dagli altri.
-Che facciamo?- domandai appoggiandomi alla nostra macchina, -se loro non sono stanchi facciamo qualcosa, non lo so, un giro alle giostre?- propose Hannah guardando i bambini che sorrisero contenti, -se avete sonno ditelo ora- mi intromisi guardandoli uno ad uno, -io sono stanco- parlò Diego allungando le mani per venire in braccio; mi girai verso Stephen guardandolo triste nel vedere il bambino così, -amore lo so che ti dispiace, ma goditi le tue ultime ore con lui- gli spiegai allontanandomi dagli altri, -quando lo verranno a prendere?- chiese poi appoggiando la testa sulla mia spalla, -penso appena gli sarà possibile, io verrei immediatamente- dissi poi guardandolo, -io però sono stanco, magari dormo nella sua stanza- parlò dopo guardandomi, -va bene- accettai ritornando dagli altri.Appena ritornati a casa, Stephen aiutò i due bambini a cambiarsi e dopo averli portati nella camera in cui avrebbero dormito, raggiunse me e Karine in salotto.
-Che guardate?- domandò appoggiandosi al mio petto, accanto alla bambina, -aveva messo Rapunzel ma non se lo sta filando da un pó- spiegai indicandola, -la porto a letto- continuai ma si alzò e la portò su lui.
Lo aspettai sdraiata sull'enorme divano e quando ritornò, prese il telecomando per scegliere un film; -io tra poco dormo- sussurrai appoggiata al suo petto che stavo piano piano chiudendo gli occhi, -rimani con me finché non finisce poi ti porto su io- rispose lasciandomi un bacio sulla fronte, ma qualche minuto dopo mi addormentai.
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Because I don't let you go 3 ||
FanfictionTUTTI I DIRITTI RISERVATI. SEQUEL di, Because I don't let you go. Trovate il primo e il secondo libro sul mio profilo. Se siete qui, o avete letto gli altri due libri o non capite di che sto parlando, quindi andate a leggerli. Spero vi piaccia.