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Per evitare problemi andammo in un locale comandato dall'Organizacija e dopo esserci accomodate in un tavolo ordinammo da bere, -sta arrivando anche Dorian- avvisai la ragazza che annuì, -si me lo aveva detto- rispose mangiando una patatina, -aahah stronzo- urlai richiamando l'attenzione del ragazzo, -cos'è non ti sei truccata?- chiese incredulo osservandomi, -ho litigato..- iniziai ma mi interruppe, -tutti pagherebbero per litigare come voi, te lo assicuro-, -sei incredibile lo sai?- chiesi scuotendo la testa, -eh beh, è vero, scusa tu se litighi con Alex ci scopi? Neanche io se litigo con Malcom ma se fossi stata al posto tuo per ogni minima cosa avrei esagerato- spiegò bevendo un sorso del mio cocktail, -che buono- sussurrò finendomelo, -io vado a truccare questa squilibrata che mette piede qui dentro senza un pó di fondotinta, tu ordina tutto quello che c'è- ordinò ad Hannah che scoppiò a ridergli in faccia.

-Non esagerare- lo avvisai, -stai zitta, e chiudi sto occhio- sussurrò troppo concentrato sull'eyeliner, -che bella che sei- parlò dopo avermi messo il rossetto, -e sto vestito poi- finii facendo sorridere, -vabbè raccontami il motivo della vostra scopata- aggiunse cambiando subito argomento, -o più scopate- aggiunse guardandomi dubbioso, -quattro- risposi facendogli spalancare la bocca, -quell'uomo sa il fatto suo- urlò per via della musica, -il problema sai qual'é? Ha iniziato a rompermi sull'ora in cui tornare ed io gli avevo detto alle due, ma ovviamente non gli andava bene e si è messo a dire che in discoteca ci andava solo chi doveva scopare e lì ho ragionato, mai fatto qui dentro, gliel'ho detto e sia che mi ha risposto? Ovviamente l'ho fatto con altre- spiegai di botto, -non ho capito nulla, però l'ultima frase non va assolutamente bene, strano che non ti abbiamo fermato e non abbiate scopato di nuovo- scherzò circondandomi le spalle con il suo braccio, -dai tranquilla, senza di te lui non riesce a stare, non essere neanche gelosa- mi rassicurò dopo, -to, bevi e dimentica per una sera- brindò porgendomi lo shottino, -ora rollo sta canna poi usciamo- li avvertii facendo annuire contenta la ragazza, -se non fossi innamorata mi farei quello- ammisi ad un certo punto indicando un ragazzo, -è identico a Stephen- risposero insieme, -no è proprio Stephen- urlai girandomi a guardarli, -Aleksandr mi ha scritto in che locale siamo, vuol dire che non sono qui per noi, giù- ordinò facendomi subito abbassare, -perché ci nascondiamo?- domandò il ragazzo facendomi ridere, -con qualche scusa ci portano via, lha già fatta una cosa così- spiegai, -ma se lui è qui i bambini con chi li ha lasciati?- pensai a d'un tratto corrugando la fronte, -esco a chiamarlo- lì avvertii facendogli annuire.

-Guarda che Karine domani ha la prova di matematica, falle fare due o tre esercizi- parlai appena rispose alla chiamata, -non sono a casa ma appena arrivo lo faccio- disse, -e i bambini con chi sono?- domandai, -mio fratello- spiegò, -e come mai è qui?- chiesi stranita, -devo risolvere un suo casino al pub, ha litigato con uno- aggiunse veloce, -tu dove sei al Gold?- domandò dopo facendomi rispondere affermativa, mentendo, -di a tuo fratello che i bambini vanno a dormire alle dieci emmezza, se no non si alzano più- lo avvertì, -tranquilla lo so, tanto venti minuti e ritorno, è una cosa veloce, tu invece accendi sta cazzo di posizione- mi rimproverò, -così se sono in pericolo non lo saprai, la accendo se mi servi- lo avvisai, -va bene, non fare cazzate per favore- mi salutò provocandomi una risatina, -ciao- lo salutai.

Rientrai dirigendomi poi al tavolo di prima; -tra poco se ne vanno- avvisai e i due annuirono, -da bere?- chiesi stranita dal fatto che non fosse ancora arrivato il cameriere, -ecco- rispose Hannah appena vide una ragazza appoggiare il vassoio sopra il tavolino:  dopo aver mandato giù cinque shottini a testa, oramai tutti ubriachi, ci dirigemmo in mezzo alla pista per ballare.

Ci scatenammo per un pó in pista finché non vidi la mia amica spingere un ragazzo, -ti devi staccare- urlò lei ma quest'ultimo rise, avvicinandosi ancora, -ti avverto, vattene via- lo minacciai io, -perché se no?- ribatté incrociando le braccia al petto. Senza pensarci due volte lo spinsi, tirandogli poi un pugno sul naso: l'uomo mi guardò furioso ma non fece neanche in tempo a reagire che subito due uomini lo presero, buttandolo per terra. -Tu sei impazzita- disse Dorian guardandomi, -no invece, questo pensa di fare quello che gli pare- parlai nervosa ma la mia attenzione fu richiamata quando, quasi tutta la gente che si trovava nel locale, corse via, lasciando il bar vuoto.
I due uomini che corsero in nostro soccorso stavano facendo a botte con altri sei ragazzi, finche uno di quest'ultimi non tirò fuori la pistola, minacciando di sparare. Lo guardai agitata aspettando una reazione da parte di qualcuno; -attiva la posizione del mio telefono, due secondi e arrivo- sussurrai alla ragazza che si era nascosta dietro un divanetto. Conoscendo quel posto sapevo dove gli uomini di Stephen tenevano tutte le armi, così dopo aver preso la prima che mi capitò fra le mani, ritornai nel centro della pista, sparando agli altri sei, che caddero a terra. -Menomale che sei arrivata in tempo- sussurrò Hannah correndo ad abbracciarmi, -andiamo via ora- ricambiai lasciandole poi un bacio sulla guancia, -mani in alto- urlarono i poliziotti introducendosi nel locale, -siete in arresto- continuarono avvicinandosi a noi, -neanche morta- pensai guardando i miei due amici, che poi, capendo il mio piano scapparono, seguiti da me, verso l'uscita sul retro.

Because I don't let you go 3 || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora