Guardai un pó la casa con i bambini e dopo aver messo un film a quest'ultimi, andai in cucina per preparare da mangiare.
Preparai prima il riso e dopo le salsicce e appena tutto fu pronto chiamai Stephen, -dove sei?- domandai sporgendomi sulla finestra che dava sul giardino, -ci metto tanto- rispose facendomi sbuffare, -va bene, poi chiama- finii chiudendo la chiamata appena rispose.Mangiai insieme ai bambini e dopo aver lavato anche i piatti, salii verso la camera matrimoniale; mi lavai la faccia e i denti, indossando dei pantaloncini della tuta con una maglietta di Stephen. -Che volete fare?- domandai entrando nel salone, dove i bambini erano sdraiati sul divano a guardare un film, -giochiamo a nascondino- propose Diego alzandosi in piedi, -Karine?- chiesi ricevendo un si come risposta, -inizio io, ma nascondetevi bene- parlai mettendomi davanti alla porta d'ingresso a contare.
Appena arrivai a cinquanta, mi girai pensando a dove potrebbero essersi nascosti; cercai in cucina, e nei bagni al piano terra, e per ultima stanza, prima di salire al primo piano, confrollai la piscina interna. Aprii la porta, feci qualche passo, notando la piccola figura di Karine nascosta sotto la sdraio; corsi il più silenziosamente possibile, tirandola poi dalle caviglie, facendola urlare dallo spavento, -ti ho trovata- annunciai, -ma vah- rispose facendomi scuotere la testa divertita, -beh si era ovvio- le diedi ragione aiutandola ad alzarsi, -Diego l'hai trovato?- domandò facendomi scuotere la testa, -adesso salgo e lo cerco- urlai andando verso le scale.
Arrivata al primo piano cercai subito nella mia camera, poi in quella dei bambini, e nelle altre due stanze degli ospiti, non trovandolo neanche nei rispettivi bagni di tutte le stanze. Andai al terzo piano, dove si trovavano due stanze vuote, una palestra, un idromassaggio e una terrazza con vista; cercai anche qui in ogni stanza trovandolo nascosto dietro ad un attrezzo che Stephen usava per allenarsi, -ma ciao- urlai facendolo spaventare, -perché mi fai sempre paura?- domandò facendomi ridere, -perché sei troppo carino con questo faccino- gli spiegai prendendolo in braccio e lasciandogli un bacio sulla fronte, -sei stanco?- domandai dirigendomi verso le scale, -che ci fate qui?- domandarono e appena sentii la voce mi spaventai, -cazzo che paura- imprecai vedendo mio figlio sorridere, -vedi non è bello- mi rinfacciò facendomi sorridere, -sei uguale a me- ammisi facendolo sorridere ancora, -che ci fate qui?- ripeté il padre del bambino guardandoci, -abbiamo giocato a nascondino- rispose il figlio correndo verso di lui, che lo prese al volo, -mamma mi ha fatto spaventare- gli disse facendolo ridacchiare, -lo fa sempre anche con me- gli parlò a voce bassa, ma riuscii comunque a sentirlo.-Ora però dormite che sono quasi le undici, domani avete scuola- disse appena vide Karine nel corridoio del primo piano, -stavo già andando- rispose lei facendoci sorridere ad entrambiper il suo caratterino; la seguii nella sua stanza accarezzandole la guancia appena si mise sotto le coperte, -sei poi hai freddo sta notte ti ho lasciato una coperta- la avvertì facendola annuire, -buonanotte amore- continuai lasciandole un bacio sulla guancia paffuta, -tu e papà andate d'accordo adesso?- chiese facendomi sorridere, -certo, tu non ti preoccupare di noi, anche se litighiamo non ci lasceremo, l'abbiamo sempre fatto e siamo qui con voi ora- parlai facendola annuire, -ora dormiamo che è tardi?- insistetti ma mi chiese se potevo dormire con lei, così mi sistemai insieme a lei sotto le coperte, accarezzandole la nuca per farla addormentare. Rimasi lì finché non vidi una figura davanti alla porta, -dorme?- chiese sedendosi al lato del materasso, accanto a me, -si- annuii lasciale una bacio prima di alzarmi.
Appena chiusa la porta mi girai verso di lui guardandolo, -è successo un casino, ero con Dan e gli altri e abbiamo avuto un bell'incontro con un giapponese- spiegò facendomi sorridere, -ti avevo chiesto di chiamarmi e nemmeno l'hai fatto- continuai incrociando le braccia, -il mio telefono è ridotto così- disse prima di mostrare il cellulare con un buco di proiettile dentro, -com'è successo?- domandai spaventata, -non lo so, però mi ha evitato un proiettile nello stomaco- rispose mostrandomi una ferita, -non va bene così- parlai ovvia, -se la tua vita dipende da dove ti metti il telefono- continuai incredula facendolo sorridere, -mi sono beccato un proiettile tante volte, questo è nulla, non mi fa neanche male, quindi tranquilla- mi rassicurò accarezzandomi una guancia, -hai fame?- domandai facendolo annuire subito, -ho già messo il riso a scaldare- continuò togliendosi la maglia ed entrando nella nostra stanza, -questo letto comunque è esageratamente grande- ammisi facendolo ridere, -meglio, ci sono tante posizioni che richiedono spazio- sussurrò sopra il mio collo lasciandoci un bacio sopra, -se continuiamo così arriverà un terzo bambino- lo avvisai girandomi verso di lui, -il preservativo non lo uso- mi avvertì guardandomi, -ma certo, solo che non avevamo parlato di aspettare un altro pò?- chiesi sedendomi sopra il letto, -se continuiamo di questo passo può darsi che fra un mesetto sarò incinta- continuai osservandolo, -arriverà quando arriverà, noi possiamo solo goderci ogni singolo momento- rispose accovacciandosi davanti a me, -poi è da anni che continuiamo così- aggiunse facendomi sorridere, -vai a lavarti- ordinai alzandomi, provocandolo leggermente quando gli toccai la zona V dell'addome, -non farlo, poi ti prendo dove capita- minacciò ma lo guardai indecisa su cosa fare, -se voglio infilo anche la mano- lo avvertì toccandogli il pacco, -shh- sussurrai appena provò a parlare, -io mi faccio un bagno in terrazza, l'acqua dovrebbe essere calda- lo avvisai eccitata da tutta la situazione. Salii all'ultimo piano e mi spogliai rimanendo completamente nuda, entrai nell'acqua calda e poi, passando sott'acqua, uscii fuori percependo subito l'aria gelida della notte. -Come fai a non congelare- domandai appena lo vidi dirigersi verso di me con metà corpo fuori; non mi rispose neanche e mi baciò subito, schiacciandomi tra il suo corpo nudo e le mattonelle.
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Because I don't let you go 3 ||
FanfictionTUTTI I DIRITTI RISERVATI. SEQUEL di, Because I don't let you go. Trovate il primo e il secondo libro sul mio profilo. Se siete qui, o avete letto gli altri due libri o non capite di che sto parlando, quindi andate a leggerli. Spero vi piaccia.