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Da piccola sognavo di diventare una persona forte, in grado di poter salvare tutti, volevo diventare un'eroe.

Il mio sogno non rimase tale e presto si realizzò appena riuscii ad entrare alla UA, la famosa scuola adatta per chi volesse diventare un'eroe.

Proprio li, tra quelle mura, sono cresciuta e diventata quello che ho sempre sognato.

Ma il primo giorno di scuola da liceale ero convinta che sarebbe filato tutto per il meglio, era proprio lì che mi sbagliavo.

***

<<ragazzi so che l'anno è iniziato già da un po', ma da oggi avrete una nuova compagna di classe>>

La voce di Aizawa Shōta, nonché coordinatore della mia nuova classe, stava annunciando il mio arrivo.

Ero proprio fuori alla porta, giocherellavo con le mani pensando a come possa essermi venuta in mente l'idea di iscrivermi alla UA.

Se non fosse stato per il pro hero numero tre in classifica a quest'ora starei ancora nel mio vecchio liceo, non al corso per eroi.

Ma Hawks aveva insistito così tanto, era anche riuscito a convincere i miei genitori ed era riuscito a raccomandarmi al preside della scuola.

<<una nuova compagna? Ma non dovremmo essere soltanto venti alunni in questo corso?>> domandò una voce maschile a me sconosciuta.

<<lo so, ma abbiamo deciso così, in più è stata raccomandata da un pro hero. Mi raccomando, fatela sentire a suo agio>> continuò Aizawa aprendo la porta e facendomi segno di entrare. <<forza, presentati ai tuoi compagni>>

Affiancai il sensei alla cattedra e portai le mani dietro la schiena sfoggiando il mio miglior sorriso.

<<piacere di conoscervi, io sono Shimizu Misaki, spero di andare d'accordo con tutti voi>>

<<bene Shimizu, vatti a sedere pure in quel banco libero. Riprendiamo la lezione, forza>> sentenziò il sensei.

Il breve tragitto che separava la cattedra dal mio banco non tolse, comunque, l'occasione ai miei nuovi compagni di classe di scrutarmi attentamente.

L'unico che non mi aveva prestato nemmeno un po' della sua attenzione era il ragazzo dai capelli biondi che sedeva al banco alla mia destra.

In realtà nemmeno il ragazzo dai capelli perfettamente divisi a metà e dall'espressione seria, e che sedeva in uno dei banchi in fondo, sembrava molto interessato alla mia presenza.

La lezione riprese tranquillamente, proprio come le ore successive, e quasi senza accorgermene arrivò l'ora di pranzo.

Appena mi alzai dal mio posto, una ragazza rosa dai grandi occhi neri e una ragazza dal taglio di capelli corti e viola si avvicinarono a me, accompagnate da due ragazzi, uno dai capelli biondi e un fulmine nero sul lato e l'altro dai capelli appuntiti e rossi.

Si presentarono a nome di Ashido Mina e Jirou Kyouka, mentre i ragazzi come Kaminari Denki e Kirishima Eijiro.

<<il professor Aizawa ha detto che sei stata raccomandata da un pro hero, vuol dire che non hai fatto l'esame d'ammissione, giusto?>> mi domandò Kirishima portando una mano sotto al mento.

Annuii leggermente appoggiandomi al banco difronte al mio. <<si, Hawks ha insistito così tanto che alla fine ha convinto sia me che i miei genitori>>

Jirou sgranò gli occhi avvicinandosi maggiormente a me. <<stai dicendo che ti ha raccomandata il terzo pro hero in classifica?>>

Coprii la bocca con una mano per nascondere la mia risata causata dallo stupore della ragazza. <<si, la mia famiglia è molto legata a lui e per Hawks sono una sorta di sorella minore, proprio per questo aveva insistito col farmi cambiare scuola>>

Probabilmente dovrei spiegare dal principio come io e la mia famiglia abbiamo un legame con Keigo Takami, conosciuto anche come Hawks, ma è davvero una storia corta e quasi surreale.

È accaduto tutto due anni fa, quando ancora non sapevo utilizzare il mio quirk e non ne avevo il pieno controllo.

Ero andata a fare un giro per la città con mia sorella Asami, quando per sbaglio, utilizzando la telecinesi, smontai delle viti che mantenevano un pilastro di un palazzo in costruzione.

Il destino volle che proprio in quel momento io e mia sorella passassimo di lì e quasi non ci uccisi per colpa della mia unicità.

Fortunatamente Hawks si trovava nei paraggi e riuscì a salvarci in tempo, in più spiegò alla polizia che era stato un in incidente non voluto visto che non sapevo utilizzare bene il mio quirk.

Asami, per sdebitarsi, invitò l'hero a casa nostra, lui più volte aveva rifiutato gentilmente, ma alla fine si ritrovò a cena da noi, così anche il giorno dopo e quello dopo ancora, fino ad oggi.

Scalando sempre di più la classifica dei pro hero, adesso, non lo vedo molto spesso girare per casa mia, ma i miei genitori lo hanno sempre trattato come un figlio e per me è come se fosse mio fratello maggiore.

Mentre con Asami ha un rapporto strano, oserei direi che si comporta come se le piacesse, e questo va avanti da quando ci ha salvate.

E per finire, del suo passato sappiamo poco e niente, solamente il suo vero nome e che suo padre era un villain, ha preferito non dirci altro, a detta sua, per proteggerci.

<<a proposito, come mai non ti sei iscritta fin dal primo giorno di scuola?>> borbottò Kaminari.

<<prima andavo in un'altra scuola non molto lontano da questa e non avevo mai pensato di iscrivermi alla Yuei, dopo averlo conosciuto, Hawks aveva insistito per raccomandarmi qui>> spiegai. <<adesso basta parlare di me, andiamo a pranzare, su!>>

I quattro abbozzarono un sorriso, tutti insieme raggiungemmo il resto della classe in mensa dove ero riuscita a scambiare qualche parola con i miei compagni.

Ero felice di aver avuto l'occasione di iniziare questa avventura con loro, persone che al momento conoscevo davvero poco ma che con il tempo avrei instaurato dei bei rapporti.

Ero felice perché finalmente il mio sogno si stava realizzando e niente avrebbe potuto distruggerlo.

***

Proprio nel momento in cui pensai che tutto sarebbe andato bene e che il mio sogno si stava realizzando, il male si era già messo in azione, pronto a colpirci.

Nel momento in cui riuscii a sentirmi bene e felice di essere alla UA capii che la mia storia era appena iniziata.

I'll never forget you || Bakugou Katsuki Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora