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Una luce acciecante mista al cinguettio degli uccelli, resero l'entrata di Asami in camera mia ancora più traumatizzante del solito. <<Misaki sei ancora nel letto? Così rischi di fare ritardo>>

<<ancora cinque minuti>> borbottai rigirandomi fra le lenzuola fresche.

<<se non ti alzi subito ti butto giù dal letto>>

Dalle mie labbra fuoriuscì un verso di lamento, mi misi seduta sul letto strofinando i palmi delle mani sugli occhi per darmi una svegliata.

<<vedi du darti una mossa>> borbottò. <<e prima che me ne dimentichi, mamma e papà tornano stasera dal lavoro, e anche io>>

<<come mai?>> chiesi sbadigliando.

<<devo...Keigo ha la giornata libera>> tossì lei in imbarazzo. <<e hanno aperto un nuovo locale, così andiamo a farci un salto>>

<<capisco, un appuntamento>> ridacchiai io.

<<non lo è>> puntualizzò. <<siamo amici>>

<<certo, ti credo>> continuai con un tono scherzoso, stavo provando a infastidirla.

Asami sbuffò prima di lasciarmi preparare, non ci misi molto, ma nonostante la mia velocità evitai comunque di fare tardi fermandomi a fare colazione con la mia famiglia.

Afferrai di fretta e furia la borsa e, dopo aver salutato tutti velocemente, corsi verso scuola, non avevo mai corso così tanto in vita mia, ma volevo evitare di arrivare tardi.

Quando arrivai davanti alla porta della mia classe, rigorosamente spalancata, mi appoggiai allo stipite per riprendere fiato, nel mentre i miei compagni di classe mi guardavano perplessi.

<<Shimizu-san stai bene?>> mi domandò Todoroki passandomi affianco.

Avevo portato le mani sulle ginocchia, ma appena sentii la voce dell'ibrido scattai in posizione eretta.

<<tranquillo Todoroki, sto bene>> borbottai con il fiatone.

<<faccia da idiota hai la cravatta al contrario>> grugnì Bakugou dandomi una leggera spallata e andando al suo posto.

Abbassai lo sguardo sul pezzo di stoffa indicato dal biondino e arrossii dall'imbarazzo quando notai che, effettivamente, era sottosopra.

Appoggiai sul mio banco la borsa e cercai di slegare il nodo che avevo fatto alla cravatta per rifarlo, stavo letteralmente litigando con quel pezzo di stoffa tanto da provocare una risata generale da parte di Ashido, Jirou, Sero e Kaminari.

L'unico che cercava di nascondere la sua risata dietro ai baffi era Kirishima, che anzi, si avvicinò a me. <<per caso hai bisogna di una mano?>>

<<non...serve>> borbottai iniziando a sentire la rabbia salire. <<ok si, Kirishima salvami ti prego>>

Il rosso se la rise di gusto, proprio come il resto dei ragazzi, probabilmente una versione affranta di me faceva così tanto ridere che perfino Todoroki accennò un lieve sorriso, ma non si scompose più di tanto.

Tralasciando la piccola reazione dell'ibrido, Bakugou non aveva riso, anzi, sembrava abbastanza stizzito, ma proprio come mi aveva detto Kirishima, ormai ci stavo facendo l'abitudine a questo suo comportamento strano.

<<ecco fatto Shimizu-chan, ora sei perfettamente ordinata>> ridacchiò Kirishima.

<<grazie>> mormorai sorridendo. <<ah, vi prego, non chiamatemi per cognome, mi fa sentire a disagio>> ridacchiai guardando sia il rosso, che il resto dei ragazzi.

I'll never forget you || Bakugou Katsuki Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora