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Non avrei mai pensato di svegliarmi di soprassalto di notte a causa di un continuo bussare alla finestra della mia camera, eppure era appena successo.

Era da poco passata la mezzanotte e un'ombra stava cercando di aprire la mia finestra.

Mi avvicinai ad essa cercando di tenerla bloccata con il mio quirk, mi affrettai ad accendere la luce sul comodino non distogliendo lo sguardo dalla finestra, solo in quel momento capii che l'ombra in realtà era Bakugou.

Aprii la finestra sospirando e appoggiandomi al cornicione. <<sai, comincio a pensare davvero che tu sia uno stalker>>

<<hai dimenticato di ridarmi la felpa, così ho pensato di passare visto che lasci sempre la finestra aperta>> borbottò.

<<potevi benissimo aspettare domani mattina, te l'avrei portata a scuola >> risposi.

Notai dalla finestra della camera di Kirishima, che affacciava proprio difronte alla mia abitazione, la luce ancora accesa.

<<entra dentro prima che Kirishima ti veda dalla finestra e si faccia strane idee>> mormorai spostandomi.

<<non dirmi quello che devo fare, non prendo ordini da te>> grugnì lui.

<<sta zitto non urlare!>> dissi alzando il tono della voce ma, comunque, sussurrando.

Scavalcò la finestra mentre continuava, sempre a bassa voce, ad urlarmi contro, mentre io cercavo di azzittirlo.

Riconobbi dei passi avvicinarsi alla mia stanza e dallo spiffero della porta notai la luce del corridoio accesa.

Allarmata più che mai, spinsi il biondino contro il muro, mettendomi sulle punte per tapparli la bocca con la mano mentre continuavo a guardare la porta preoccupata.

<<oi Misaki tutto ok? Dalla stanza accanto sembra che tu sia caduta dal letto. Posso entrare?>> Domandò Keigo.

Sfortunatamente per me quel giorno Keigo era rimasto a dormire da noi, solo perché il mattino seguente aveva una ronda da fare dalle nostre zone.

<<si Keigo va tutto bene, sono solo caduta dal letto come hai detto tu>> risi nervosamente.

<<fammi entrare che ti do un'occhiata>> continuò cercando di aprire la porta della mia camera, sfortunatamente per lui, chiusa a chiave molto velocemente grazie alla telecinesi.

<<NO! Cioè...non posso, mi sto cambiando, al momento non sono vestita>> farfugliai imbarazzata.

<<ma che diamine stai dicendo?>> sussurrò Bakugou liberandosi per un secondo dalla mano sulla sua bocca.

<<sta zitto, non so cosa dire>> borbottai azzittendolo di nuovo.

<<motivo in più per aprire la porta>> scherzò Keigo dall'altro lato della porta.

<<Keigo torna a dormire!>> esclamai sentendo le guance andare a fuoco.

<<va bene dolcezza, tanto ci vediamo domani>> cantilenò lui.

La luce del corridoio venne spenta e mi lasciai andare in un sospirò di sollievo, o almeno prima di iniziare a sentire del calore sulla mia vita.

Bakugou aveva le mani sui miei fianchi e stava per farmi esplodere, appena alzai lo sguardo su di lui tolsi immediatamente la mano dalla sua bocca e la portai sulla sua spalla, proprio come l'altra.

<<ti avevo detto di non urlare, è tardi e la gente dorme>> lo rimproverai.

<<e io ti ho detto che non prendo ordini da te>> rispose alzando di poco il tono della voce e facendo più forza sui miei fianchi.

Sussultai non aspettandomi quella presa forte, tanto da fare un passo in avanti e trovandomi fin troppo vicina a lui.

<<Keigo è tuo fratello?>> domandò.

<<no>> risposi. <<è solo un tipo che passa molto tempo con me e la mia famiglia>>

Perché dirli subito che in realtà era il pro hero numero tre in classifica quando potevo godermi questa sottospecie di scenata?

<<la felpa>> schernì lui.

<<ah si, certo>> mormorai spostandomi da lui.

Afferrai velocemente la sua felpa dalla sedia e gliela passai, subito se la infilò tenendo il cappuccio basso.

Scavalcò la finestra per poi rigirarsi verso di me mentre infilava le mani in tasca.

<<certo che sei strano, venire all'una di notte qui per una cosa così>> sospirai appoggiandomi al davanzale.

<<non avevo sonno e ne ho approfittato>> borbottò. <<tu vedi di chiudere la finestra>>

<<certo capo, come vuoi>> ridacchiai.

Fece giusto qualche passo prima di sentirsi richiamare da me, si voltò con le mani in tasca e aspettando le mie parole.

<<Keigo è Hawks>> sorrisi. <<è un amico di famiglia>>

<<non mi interessa>> borbottò allontanandosi verso la strada per casa sua.

<<certo come no>> sghignazzai.

Chiusi la finestra e mi ributtai nel letto, ridendo per quello che era appena successo.

In realtà il mio pensiero ricadeva sulla stanza illuminata di Kirishima.

E se ci avesse visti? No, non credo.

Abbracciai il cuscino al mio fianco sorridendo e così, poco dopo, riuscii a prendere sonno.

***

Forse da quella sera capii quanto veramente io avessi bisogno di Bakugou nella mia vita.

Quando avevo deciso di entrare alla UA mi ero prefissata lo scopo di concentrarmi sul diventare un eroe, nient'altro.

Non mi sarei mai aspettata che un ragazzo, per giunta dal pessimo carattere, sarebbe riuscito a deconcentrarmi dal mio obiettivo.

Certo, volevo ancora diventare un eroe, ma da quel giorno, nella mia lista degli obbiettivi, si era aggiunta la voglia di avvicinarmi a lui.

Non mi aveva detto di piacerli, ma non mi aveva nemmeno rifiutata, era rimasto in silenzio dopo che io mi ero, per così dire, dichiarata.

Quella sera, quando era passato a riprendersi la felpa, non notai le sue guance rosse causate dalla troppa vicinanza fra noi due.

Non mi ero accorta di come mi stesse guardando mentre stringeva la presa sui miei fianchi, di come era diventato rosso in volto.

Non mi ero accorta di come sembrava stizzito nel sapere che Keigo, in realtà, non fosse mio fratello.

Non mi ero accorta di molte cose fino a quel giorno, ma dall'ora fino ad oggi ho iniziato a notare ancora di più le piccole cose e i suoi piccoli gesti.

I'll never forget you || Bakugou Katsuki Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora