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~Bakugou pov~
<<se permettete, adesso vorrei parlarci io>> sentenziò Shinso guardandola negli occhi.

Tutti si azzittirono e fecero un passo indietro, rimasero comunque davanti a me ma guardarono il ragazzo dai capelli viola con fare incuriosito.

Shinso aveva le mani in tasca e nonostante fossi molto dietro di lui sapevo che la stava guardando dritta negli occhi.

<<non sarò qui a dirti che mi dispiace e a chiederti scusa per non esserti stato abbastanza vicino, perché non è così. So cosa ho fatto e cosa non ho fatto, e tu in ogni caso non te ne faresti niente delle nostre scuse>> iniziò lui.

Era partito così diretto che aveva spiazzato tutti quanti, anche Misaki sembrava scossa dalle sue parole.

<<so bene che la vecchia te in qualche modo ci può ascoltare, perciò ho intenzione di parlare con te, Misaki. Non con la versione triste e ferita di te>>

<<ma che sta dicendo>> borbottò Kaminari ricevendo una gomitata da Jirou.

<<lo so che sei ferita al momento, per questo non ti stai lasciando andare, per questo stai continuando a fingere di non ricordarti di noi>> continuò lui. <<e non userò la mia unicità su di te per capire se stai mentendo, voglio che sia tu a confessare>>

Che anche Shinso avesse notato il cambio d'umore della ragazza?

Nel momento in cui tutti le stavano parlando, nonostante lei sembrasse confusa, in realtà la si poteva leggere facilmente.

Forse nel sentire tutte quelle cose, tutti quei ricordi, l'avranno fatta pensare, e magari rivivere quei momenti.

Per questo, più tutti le dicevano qualcosa più i suoi occhi ritornavano normali, e non più fluorescenti come prima.

<<fingere cosa esattamente? Non mi ricordo di voi, smettetela di provarci>> farfugliò lei, poi si voltò verso i pro hero. <<lo sapete anche voi che Dabi non mi lascerà qui, mi verrà a riprendere. Perciò lasciatemi andare se tenete alla vostra scuola>>

<<sto parlando con te, non cambiare discorso>> sbottò Shinso colpendo con una mano il divisore.

Le iridi della biondina tremarono e riportò lo sguardo su di lui, io feci un solo passo in avanti, ma rimasi comunque dietro tutti, volevo ascoltare meglio.

<<basta mettere in mezzo Dabi, non mettere in mezzo nessun villain ora>> grugnì lui. <<siamo qui per aiutarti razza di idiota, lo capisci che siamo preoccupati per te?>>

<<Shinso, calmati>> borbottò Present Mic.

<<lascialo fare, sa quello che fa>> commentò Aizawa.

<<sei davvero un egoista, avevi detto che mi avresti chiesto aiuto tutte le volte che ne avresti avuto bisogno. Allora perché siamo in questa situazione? Perché non ne hai parlato con me prima di scappare via in quel modo?>> continuò Shinso.

Sta cercando di uscire nel discorso la volta in cui lei è scappata dopo la nostra litigata?

Così mi metterà solamente di più nei guai.

<<hai idea di come stia io? Sei la prima persona di cui io mi sia mai fidato ciecamente>> sbottò. <<se davvero mi reputi il tuo migliore amico, o la tua persona speciale come dici tu, allora datti una svegliata e torna come prima>>

Misaki era rimasta zitta e con le labbra schiuse tutto il tempo, non aveva più le gambe accavallate e le braccia ancora incrociate sembravano tremare.

<<io non sono arrabbiato con te per aver fatto questa grande cazzata, nessuno di noi lo è, ma devi capire che adesso siamo tutti qui per te, perché ci manca la nostra amica e vogliamo rimediare ai nostri errori>>

Sembrò quasi ritornare quella di prima, ma solo per un secondo, poi il suo sguardo divenne apatico e portò i suoi occhi sulle sue scarpe.

<<smettetela di insistere, sto bene con Dabi e gli altri, io non vi conosco, basta>> farfugliò lei.

Una scossa di adrenalina mi salì fino al cervello tanto dall'avvicinarmi ad Aizawa a passo svelto.

<<si può levare il divisore? Ho bisogno che quel cazzo di divisore venga rimosso>> grugnii.

Aizawa, nonostante il mio linguaggio scorretto nei suoi confronti, mi capì e chiuse a chiave la porta da cui eravamo entrati nella stanza, poi pian piano il divisore si alzò lasciando tutti confusi.

<<ora mi sono davvero rotto le palle>> ringhiai avvicinandomi a lei.

Tutti si fecero da parte e rimasero a guardarmi avvicinarmi a lei, ormai mi ero stancato di tutta questa messa in scena.

<<Dabi di qua, Dabi di la...solo lui. Qui ci sono persone che stanno cercando di aiutarti, puoi non essere così egoista e non concentrarti solo su quell'ammasso di pelle bruciata?>> dissi stufo.

<<se penso a lui è perché so che mi verrà a riprendere, non mi interessa cosa voi facciate per farmi recuperare la memoria, non abbandonerò Dabi>> schernì lei.

Sono al limite.

Ormai non sapevo più cosa stessi facendo, sapevo quello che dicevo, ma non controllavo le mie azioni, per questo l'afferrai per il collo della maglia per avvicinarla a me.

<<tu hai mentito per tutto questo tempo? Mi hai davvero mentito?>> sbottai alzando la voce.

Sentii Mina urlarmi di lasciarla andare mentre si avvicinava a noi ma Kirishima e Shinso la fermarono.

<<avevamo una promessa noi due, hai davvero deciso di spezzarla per quel tipo? Per Dabi?>> grugnii.

Diceva che non mi avrebbe lasciato solo se non fossi stato io a dirglielo, eppure è quello che è successo.

<<non l'avrei fatto senza alcun motivo, sei stato tu a portarmi fin qui, avresti dovuto tenere la bocca chiusa>> sbottò lei.

La sua mano si posò sulla mia e riuscì a liberarsi dalla mia presa, si aggiustò la maglia ma non distolse lo sguardo da me.

<<fin dal primo giorno sapevo di non essere nelle tue simpatie, ma ho fatto finta di niente lo stesso>> continuò. <<e sentirsi urlare in faccia di essere fastidiosa, odiosa e di essere solo un passatempo non era quello che volevo, non in quel momento, non da te>>

Completo e assoluto silenzio.

Lei aveva recuperato la memoria, e probabilmente già da prima, e ora si era tradita da sola rinfacciandomi tutto quello che avevo fatto.

<<tu...ti ricordi?>> mormorai.

Sembrò esitare nella sua risposta ma poi prese un bel respiro e continuò a guardarmi male.

<<si, ricordo tutto purtroppo>>

Poi successe tutto così in fretta, nella stanza entrò Recovery Girl seguita dai suoi robot assistenti, Present Mic spinse tutti fuori dalla camera e Aizawa si avvicinò a me.

<<Bakugou, spiacenti ma dovete uscire fuori tutti. Dobbiamo fare dei controlli>> sentenziò il pro hero.

Provai ad oppormi, avrei voluto rimanere li, non ero ancora riuscito a dirle quello per cui avevo tanto insistito nel rivederla.

Ci provai, ma Aizawa mi trascinò fino alla porta dove mi fermai di spalle, voltai di poco il volto in modo da vederla con la coda dell'occhio.

Era seduta sulla barella che avevano portato i robot e mi stava guardando.

<<quel giorno non dicevo sul serio, non ho mai pensato quelle cose, lo sai>> schernii.

Avrei voluto una sua risposta ma uscii dalla stanza, l'avevo vista schiudere le labbra per rispondermi ma non volevo sentirla.

Questa questione non volevo chiuderla in pochi secondi e davanti a tutte quelle persone.

Quello che dobbiamo dirci io e lei, quello che voglio risolvere io, deve essere detto faccia a faccia, solo noi due.

I'll never forget you || Bakugou Katsuki Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora