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Erano passati tre giorni dal risveglio di Asami, non la vedevo dall'ora, lo studio e la scuola mi avevano tenuta occupata e non volevo rimanere indietro.

Ero così stressata che avevo iniziato a fare le ore piccole la notte per studiare e a passare il pomeriggio, fuori in giardino, ad allenarmi.

E anche oggi mi sono fermata in giardino, non ho nemmeno notato Aizawa uscire dal dormitorio e richiamarmi per farmi fare una pausa, è stato anche molto gentile nel portarmi una bottiglietta d'acqua.

<<Shimizu, ti stai allenando fino allo sfinimento da quattro giorni, prenditi una pausa>> constatò il pro hero sedendosi affianco a me, sulle scale.

<<voglio...evitare di rimanere indietro>> risposi con l'affanno.

Aizawa mi squadrò attentamente, poi sospirò e si alzò, quando pensai che se ne stesse andando lo vidi infilare una mano in tasca e uscire due pezzi di carta.

<<ti ho fatto un permesso per uscire e andare a trovare tua sorella in ospedale, la stampante ha fatto capricci e ne ha fotocopiati due, puoi portare qualcuno>> schernì passandomi i due fogli giallini.

<<non c'era bisogno>> mormorai alzandomi in piedi e scuotendo le mani.

<<portati Kirishima o Ashido, ti sono molto legati, vero?>> ribadì.

Afferrai i due permessi in mano riguardandoli per un paio di secondi, come se fossi imbambolata, Aizawa posò una mano sulla mia testa per risvegliarmi dai miei pensieri e sussultai di poco.

<<ti stai sforzando troppo, prenditi una pausa>> sentenziò prima di andarsene.

Rimasi a rimuginare sulle sue parole a lungo, poi, mentre ancora guardavo i due fogli, entrai dentro e mi diressi nella mia camera per cambiarmi e farmi una doccia.

Non ci misi molto a lavarmi e a indossare qualcosa di fresco e pulito, uscii dalla stanza e mi diressi spedita in quella di Kirishima, volevo portarmi lui.

Feci per bussare ma ancora prima che la mia mano sfiorasse il legno della sua porta, mi fermai.

Mi è stato fin troppo vicino in questa settimana, avrà bisogno dei suoi spazzi adesso, non posso chiederlo a lui.

Mi voltai verso la porta mi Mina ma scartai l'opzione di chiederlo a lei, per quanto volessi portarmi la mia amica rosa, non mi sembrava una buona idea, è fin troppo rumorosa per un ospedale.

Intravidi la porta della stanza di Bakugou aprirsi e mi si accese una lampadina in testa, mi avvicinai a grandi falcate verso di lui e lo spinsi all'indietro fino a finire nella sua stanza.

Richiusi la porta alle mie spalle con la telecinesi e levai le mani sulle sue spalle solo dopo aver pensato a cosa dire.

<<ma che stai facendo?>> grugnì lui.

<<ho bisogno di un favore>> mormorai spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Bakugou sbuffò e andò a sedersi sul suo letto, ovviamente non in modo composto, ma bensì aveva incurvato la schiena per poter appoggiare le braccia sulle gambe e teneva quest'ultime leggermente aperte.

<<cosa ti serve?>> domandò mentre mi avvicinavo a lui.

<<uhm...potresti accompagnarmi in ospedale?>> chiesi rimanendo in piedi difronte a lui.

Non che lui fosse meno rumoroso di Mina, ma almeno alza la voce solo esclusivamente se qualcuno  lo infastidisce, invece la ragazza rosa è quasi come se avesse il tono di voce alto per natura.

I'll never forget you || Bakugou Katsuki Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora