Capitolo 3

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Devo ammetterlo gli hamburger di questo posto sono fenomenali e le patatine fritte che ho mangiato erano deliziose.

Pensavo che visto come stavano andando le cose tra noi due la cena si sarebbe conclusa con una litigata ma invece Blake sembra essere improvvisamente rinsavito e si sta comportando in maniera del tutto normale, senza lanciarmi frecciatine o  sembrare distaccato.

"Vuoi ordinare anche un dolce?" mi chiede mentre osserva il listino dei dessert.

"Che razza di domanda è? certo che voglio anche il dolce!"

Ghigna e sussurra uno "Strano".

"Che ne dici se invece di mangiarlo qui lo prendessimo e lo mangiassimo nel mio appartamento?"

"Non credi che arriverebbe sciolto?"

"No, da qui al mio appartamento ci impieghiamo due minuti con la  macchina".

"Come vuoi tu".

Appena il cameriere ci porta le nostre fette di dolce al cioccolato Blake paga il conto e in men che non si dica ci troviamo in casa sua.

Quando entriamo mi dirigo subito in cucina dove si trova un enorme ripiano in marmo bianco attorno al quale ci sono degli sgabelli. Mi siedo su uno di essi ed inizio a scartare il dolce. Nel frattempo osservo meglio l'arredamento che ha scelto Blake e rimango incantata dall' enorme divano in pelle bianca che si trova attaccato a una immensa vetrata tramite la quale si ha una splendida vista della città dall'alto. Qui dentro tutto risplende ed è luminoso.  L' unica cosa a non essere bianca è il parquet in legno, il cui coloro è un marrone molto chiaro.

"Ecco" Blake mi porge due piattini e due forchette.

"Vuoi anche qualcosa da bere?"

"No grazie, sono apposto"

Iniziamo a mangiare le fette di torta e me ne godo pezzetto dopo pezzetto. Ogni assaggio che faccio questa torta sembra diventare sempre più buona.

"Quando hai la prima lezione?". Blake interrompe il mio momento di estasi.

"Lunedì"

"Vuoi che ti accompagni per aiutarti a trovare l' aula giusta?"

Lo guardo sbuffando, non sono una bambina piccola incapace di trovare l'aula.

"Credo di potermela cavare".

Mi guarda irritato ma subito dopo annuisce. "Come preferisci".

Guardo l' orologio e divento pallida quando  vedo che sono già le unici e mezza. Il dormitorio chiude le porte d' ingresso a mezzanotte!

"Devo andare! Il coprifuoco al dormitorio è a mezzanotte" Mi alzo in fretta e furia e corro fuori dall' appartamento.

"Prendo le chiavi della macchina è ti accompagno"

Potrei fare la ragazza indipendente e declinare la sua offerta ma non posso rischiare di rimanere chiusa di fuori la mia prima notte al campus così afferra le chiavi e usciamo.

Quando siamo quasi arrivati al campus noto accosta e mentre sto per scendere mi fa una domanda che mi lascia attonita.

"Hai sempre portato gonne così corte? Non te le ho mai viste addosso"

Lo guardo allibita da una domanda del genere e alzo un sopracciglio.

"Beh sono cambiate tante cose negli ultimi tempi. Comunque gradirei che non commentassi il mio vestiario. Buonanotte" Gli sbatto lo sportello dell'auto in faccia e corro alla mia camera.

Non pensavo Blake fosse quel genere di ragazzo. Prima quando andavamo insieme alle feste era proprio lui a consigliarmi abiti succinti e gonne super attillate perciò non capisco da dove gli sia venuta quella domanda.

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