Capitolo 49

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Quel moccioso del responsabile degli studenti continua a tartassare Caleb di rimproveri da quando ci ha visti uscire dalla sua stanza.

Ha solamente un paio d'anni in più di noi ma solo perché ha il compito di fare il conteggio degli studenti del dormitorio e uno stupido fischietto rosso attorno al collo pensa di essere una sorta di mini di rettore.

L'unica cosa che potrebbe effettivamente reincarnarlo nel rettore e solamente il suo essere mini.

Continua ad agitare la sua penna in aria bacchettando Caleb, come quando un padre rimprovera il figlio per essere uscito di nascosto di notte.

Dalla faccia di Caleb si può perfettamente capire come anche lui stia facendo fatica a mantenere un'espressione seria mentre è costretto a piegare il collo verso il basso per permettere a quella palla al piede di rimproverarlo.

Il modo rigido con cui il minion tiene in su la testa mi ricorda tanto la posizione da torcicollo in cui bisogna tenere il collo rivolto verso l'alto quando si è in prima fila al cinema.

"Non è questo l'atteggiamento che ci si aspetta da delle non matricole della Berkley, dovresti dare il buon esempio e non far intrufolare delle ragazze nel tuo alloggio" mi sembra di sentirgli dire.

Sbuffa e si posa due dita alla base delle narici, come se non sapesse più cosa fare con Caleb.

Detesto quando qualcuno che a malapena conosci finge di saperla lunga su di te e crede di poterti impartirti una lezione di vita; fino a venti minuti fa non aveva neppure idea di chi cavolo fossimo.

"Devo comunicarlo al sorvegliante e poi lui deciderà se comunicarlo a sua volta  o meno al rettore"

Scrive qualcosa su un un foglio che poi inserisce nel suo portadocumenti.

Congiunge le mani dietro la schiena e guarda Caleb dall'alto in basso cercando di metterlo sotto pressione oppure comunque di ottenere qualche reazione da parte sua.

Caleb invece sembra essere piuttosto sereno riguardo tutta la faccenda, anzi contrae le labbra e annuisce come per dirgli di procedere pure.

"Dacci un taglio stronzetto e lasciaci andare tutti a dormire"

Un ragazzo che so di per certo essere nella squadra di football del college batte sulla porta della sua camera per attirare l'attenzione di quello che lui ha giustamente chiamato stronzetto.

"Conoscete tutti il regolamento ragazzi, vorrei davvero poter chiudere un occhio su tutta questa faccenda ma è qualcosa di imprescindibile"

Un gruppo di ragazzi sogghigna per la falsità delle sue parole e ora che mi soffermo a guardarli alla luce del sole che ormai sta sorgendo capisco che in questo dormitorio alloggia più di qualche giocatore di football.

"Se non chiudi la bocca e sparisci nell'arco di mezzo secondo finirai con tutti e due gli occhi chiusi e lividi" riprende a dire il ragazzo di prima mentre gli appoggia in maniera intimidatoria una mano sulla spalla.

"Solo perché lui è riuscito a portare una ragazza nella sua stanza e tu invece non sei mai andato l'oltre l'osservare le donne dei cartelloni pubblicitari delle linee di biancheria intima non significa che tu possa portarlo al patibolo"

Questa conversazione stava andando così bene fino ad ora, perché ha dovuto rovinare tutto così stupidamente?

"Samuels farai meglio a controllare le tue parole se non vuoi che ti metta un' altra nota di demerito" risponde facendo sbattere fastidiosamente la sua stupida penna sul suo stupido porta documenti.

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