Inside yourself

Capitolo 60

"Solo..."

"Smettila"
La risata con cui  sposto le mani di Blake dai miei fianchi rende la mie richiesta mente severa di quanto vorrei e di conseguenza qualcuno continua a farmi il solletico come se fossi il suo orsacchiotto personale.

L'unica cosa che riesce finalmente a fermarlo è  la voce registrata della signora che annuncia che l'aereo sta per atterrare e ricorda di allacciarsi le cinture.

"Perché ti piace così tanto farmi il solletico?
Non è una cosa carina, è solamente incredibilmente fastidiosa"

"Probabilmente perché la tua espressione incredibilmente irritata è proprio carina"

Spalanco bocca e occhi di fronte al complimento che ha cercato di camuffare.

Blake mi guarda serio e un ciuffo di capelli scuro gli ricade sugli occhi.

"Scendiamo da questo aereo o faremmo tardi a quella fottuta  cena"

È ingiusto il modo in cui dopo un viaggio così lungo in aereo, dopo aver mangiato gli stessi cibi che sono stato servito durante i pasti che ci hanno servito le assistenti di volo, lui sembri fresco come una rosa e abbia quello strano fascino da ragazzo misterioso e affascinante che vedi di sfuggita nelle lounge dell'aereoporto.

Almeno ne ho approfittato per riposare e recuperare un po' di forze  , disturbata occasionalmente da una spina nel fianco.

Disinserisco la modalità aereo dal mio telefono e stranamente ricevo all'incirca una decina di messaggi e sette chiamate perse, tutto da parte di mia madre.

Cosa può essere successo in queste sette ore di viaggio? L'ultima volta che ha cercato di mettersi in contatto con me in maniera così accanita è stato quando era stata coinvolta in una rapina.

Che ricordo memorabile.

Quando clicco sulle notifiche scopro che in realtà si tratta solamente di molte foto di un abito colo avio in seta, il quale a questo punto deduco essere l'abito che ha deciso di farmi indossare alla cena di questa sera.

Sotto l'ultima foto mi ha anche lasciato scritto un suo dolce pensiero:"Spero tu non ti sia lasciata andare e sia ingrassata in questo periodo lontana da casa visto che ho l'ho comprato della tua solita taglia.
P.s. questa volta non hai nessun motivo per non indossarlo dato che l'ho comprato del tuo colore preferito"

Tralasciando la prima parte di tutto quello che teneva a farmi sapere, l'unica cosa di questo suo messaggio a farmi venire voglia di ridere è il fatto che si tratti del suo di colore preferito e non del mio, ma di questo lei non se ne è neppure accorta.

Il recupero dei bagagli procede più rapidamente delle nostre aspettative e appena arriviamo all'uscita dell'aereoporto troviamo subito l'autista di Chris ad aspettarci.

"Non sarebbero dovuti venire a prenderci loro due?
Deve trattarsi di un evento davvero importante per mio padre se ha deciso di mandare lui a prenderci"

L'autista si occupa dei nostri bagagli e, ancor prima che io abbia dei ripensamenti riguardo all'aver deciso di venire qui, l'auto svolta nel viale d'ingresso di casa.

Blake, seduto accanto a me, sospira annoiato da tutto questo.

Come è strano pensare che l'ultima volta che ho lasciato questa casa la situazione tra me e lui era così diversa.

Mi aspettavo di vivere di nuovo dei momenti divertenti con lui a San Francisco ma di sicuro non credevo che si trattasse te di momento così intimi.

Rivedere la nostra casa, quella in cui siamo cresciuti e attraversare brevemente Southill, osservandola seppur di sfuggita al finestrino, mi fa avvertire un nuovo stato d'animo che proprio non riesco a definire a parole.