Capitolo 33

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"Ho voglia di qualcosa di dolce"

Megan sfoglia così tanto il menù alla ricerca del drink perfetto che temo possa consumarlo a furia di girare le pagine.

"Sai già cosa ordinare?"

Fingo di pensarci su semplicemente perché ho paura che la mia voce possa tradire il mio stato d' animo.

Mentre anche gli altri leggono il menù la mano di Blake continua a stuzzicare la mia fantasia e a massaggiare la parte interna della coscia destra.

Caleb afferra la mia mano sinistra da sopra il tavolo e la stringe portandola alle sue labbra e posandoci un leggero bacio.

Quasi immediatamente un pizzicotto sulla parte più morbida della mia coscia mi fa stringere le gambe, come una sorta di punizione.

Che accidenti sta facendo?

Con la mano destra afferro il polso di Blake da sotto il tavolo e cerco di togliermi la sua mano dalle gambe anche se si rifiuta saldamente, lasciando la sua mano attaccata alla mia coscia.

Iniziamo una specie di lotta con le mani e alla fine mi vedo costretta a girarmi lentamente verso di lui intimandogli con lo sguardo di smetterla immediatamente.

Prevedo che ignori il mio sguardo o che si volti dall' altra parte, invece lo trovo a fissarmi come se mi stesse aspettando.

In questo momento una band sale sul piccolo palco a qualche tavolo di distanza da noi e iniziano a suonare delle cover di un gruppo che non conosco.

Il volume è così alto che Justin e Jackson nonostante siano seduti l' uno accanto all' altro devono urlare per continuare l' ennesimo litigio.

A causa della musica non capisco bene di cosa stiano parlando ma mi sembra di capire che c' entri il titolo della canzone.

La mano di Blake torna più agguerrita che mai sulla mia gamba e inizia ad accarezzare la pelle che viene lasciata scoperta dagli strappi dei miei jeans.

Do uno schiaffo secco sulla sua mano ma lui non demorde.

Si avvicina al mio orecchio con una vicinanza completamente giustificabile agli occhi degli altri a causa della musica ma che da molto fastidio a Luz che non ci perde di vista un secondo.

Blake non si trattiene neppure di fronte a lei e appoggia perfino il braccio sinistro sul mio schienale.

Quando è abbastanza vicino da far inumidire la pelle del mio collo col suo respiro caldo emette una risata sottile, che solo io riesco a sentire.

"Non glielo hai detto"

Giro subito la testa verso Caleb e mi accerto che non lo possa sentire.

Lo vedo passare lo sguardo rapidamente da Justin a Caleb cercando di stare al passo con la loro discussione.

Non riesco proprio a sopportarlo quando si comporta e mi parla così.

Pensa di potermi far sentire un' essere disgustoso solo perché non ho avuto il coraggio di parlare con Caleb.

Però si è scordato che tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto insieme.

Io e lui.

Noi.

Quindi non dovrebbe essere lui a farmi sentire così.

Giro la testa e avvicino le mie labbra al suo di orecchio questa volta.

"Vuoi essere tu a dirglielo?" gli sussurro con quella vocina stridula che ero solita fare da piccola per farlo arrabbiare.

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