Capitolo 20

7.1K 243 47
                                    

Vieni a stare da me.

Le sue parole mi risuonano ancora nella mente.

Il fatto che mi abbia fatto una tale proposta con la stessa semplicità con la quale si chiede a qualcuno che programmi ha nel pomeriggio, mi lascia a dir poco esterrefatta.

Soffio sulla tazza di caffè per raffreddarlo e ci aggiungo qualche zolletta di zucchero.

Ieri notte dopo aver rifiutato l' offerta di Blake abbiamo vagato senza meta per tutta la città mentre parlavamo del più e del meno, come se non avesse messo le mani addosso a Kade solamente qualche istante prima.

Tutto questo si è protratto per un lasso di tempo che mi è decisamente sfuggito di mano e di conseguenza questa mattina sembro uno zombie appena morso e trasformato.

"Ellie?" richiama la mia attenzione Kade.

Ha l' occhio sinistro completamente viola e gonfio ma per lo meno riesce a tenerlo aperto.

Anche il labbro è ferito ma questo non sembra impedirgli di parlare senza sosta.

"Alla fine ieri sera quel ragazzo di nome Jackson è stato molto educato nei miei confronti. Mi ha aiutato a disinfettare le ferite e mi ha persino accompagnato al mio hotel"

Jackson è sempre premuroso, indipendentemente da chi si tratti. Il mio fratellastro ha davvero esagerato la scorsa notte e ripensare alla scena alla quale ho assistito mi fa sentire una fitta alla bocca dello stomaco.

Vedere Kade in questo momento non fa altro che peggiorare la situazione.

Come mi sarei sentita io se Blake avesse frequentato la mia vecchia amica del liceo Alexis? Non voglio neppure pensarci.

Stare qui con Kade dopo quello che è successo mi sembra quasi di stare facendo un' altra volta un torto a Blake.

"Ora ho una lezione" invento cercando una scusa plausibile.

Kade capisce al volo che non ho intenzione di trattenermi un minuto di più con lui e così mi saluta una volta per tutte e non coglie la sua ultima occasione per dirmi quello che mi deve dire.

Glielo leggo in faccia che aveva altro da raccontarmi ma ormai non ha più importanza.

Prima di alzarmi dal tavolo della caffetteria lascio una piccola mancia alla cameriera che vedendo la mia faccia martoriata questa mattina mi ha persino regalato un biscotto alle nocciole.

Kade mi stringe in un abbraccio al quale io non ricambio, anzi il mio corpo sembra voler evitare a tutti i costi di essere toccato.

Usciamo dalla caffetteria e ci salutiamo una volta per tutte.

Mi dispiace che faccia ritorno a casa in quelle condizioni ma di certo non poteva pensare di venire da me e ritornare a quello che eravamo, specialmente con Blake che si sarebbe opposto in tutti i modi alla nostra relazione.

Quello che c'è stato tra me e Kade resterà un bel ricordo appartenente al passato ma con un finale spiacevole .

Mi incammino nel viale pieno di ciliegi prossimi alla fioritura e piccoli alberelli.

A differenza di ieri, il sole oggi splende come non mai.

Vieni a stare da me.

Scuoto la testa.

La sua voce maliziosa non sembra propensa ad uscire dalla mia mente.

Devo smetterla di pensare alla sua proposta indubbiamente inaccettabile.

Quasi non inciampo su un piccolo sassolino a causa di lui.

Anche quando non è presente mi fa fare delle figure pietose.

Inside yourselfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora