Capitolo 25

6.4K 289 136
                                    

Quando mi accomodo sui sedili posteriori in pelle nera appoggio la testa al finestrino.

Blake sale nell' auto e mette la chiusura di sicurezza per i bambini, impedendomi così di fuggire di nuovo.

"Ti macchierò i sedili" gli dico riferendomi agli indumenti bagnati che porto indosso.

"Sopravviverò" risponde ironico.

Mentre guida vedo o meglio dire sento che mi scruta più volte dallo specchietto centrale senza però mai aprire bocca.

Continuiamo così fino a quando non arriviamo nel viale del suo attico e tira fuori dal cruscotto un piccolo telecomando.

Non si ferma di fronte al grande edificio ma anzi lo supera e prosegue fino a quando non accosta davanti ad un gigantesco cancello in metallo bianco.

Schiaccia un pulsante del piccolo telecomando e il cancello inizia lentamente ad aprirsi.

Il rumore del motore è come se facesse da sottofondo al cadere della pioggia mentre io e Blake aspettiamo che il cancello si apra del tutto.

"Perché l'hai fatto?" implode di punto in bianco Blake.

Si gira verso di me e mi folgora con quegli occhi profondi aspettando che io gli risponda.

"A cosa ti riferisci?" rispondo guardando il cancello aprirsi sempre di più.

Al contrario di Blake non ho voglia di parlare di quello che è successo.

Provo ribrezzo per me stessa; ho tradito Caleb il primo giorno in cui lui mi ha ufficialmente presentata come sua ragazza.

Che razza di essere umano sono?

"Il cancello si è aperto" metto in evidenza forzandolo a voltarsi per guidare.

Varchiamo il cancello e scendiamo in dei garage sotterranei, al riparo dal brutto tempo.

Quando accosta mi tolgo la cintura ma la sicura è ancora impostata e quindi quando cerco di scendere lo sportello non accenna ad aprirsi.

Ritento più volte ma non c'è nulla da fare.

"Blake?"

Alza il capo e senza neppure voltarsi mi guarda dallo specchietto con un sorriso beffardo.

"Non si apre"

La sua risposta è un' alzata di spalle.

La mia espressione deve divertirlo molto perché lo costringe a mordersi le labbra per non sorridermi.

"Blake, muoviti"

"A cosa ti riferisci?" mi chiede innocentemente.

"Come a cosa mi riferisco? A togliere la sicura"

Ride per il tono disperato con il quale gli ho risposto e cede togliendo la sicura.

Solo quando scendo noto la grande chiazza d' acqua sul sedile dove ero seduta.

Blake invece non sembra notarlo a fatto oppure sembra non darci troppo peso.

Al suo posto mi avrei perlomeno sgridato, ma non sembra dargli alcun fastidio.

"Vieni" mi fa strada per arrivare all' interno del palazzo.

Anche i parcheggi interni e i sotterranei sono lussuosi come l' interno dell' appartamento di Blake.

Lo seguo fino ad arrivare all' ascensore nel quale entriamo.

Blake preme il tasto per il piano corretto e saliamo vertiginosamente.

Inside yourselfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora