Capitolo 11

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Rimango immobile a fissare lo schermo del telefono. La maschera che ho sul viso è ormai rinsecchita e credo sia arrivato il momento di togliermela ma non riesco a fare altro che restare immobile a guardare la notifica del messaggio di Blake sopra a quella del messaggio di Caleb.

Io e Blake non ci siamo più visti da quella volta  in camera mia e ovviamente ha scelto proprio questo venerdì per decidere di dare una festa e di invitarmi. Sono contenta che abbia deciso finalmente di includermi in qualcosa ma allo stesso tempo mi sento in colpa a dovergli dire che non ci potrò andare avendo già un impegno per quella sera.

Rispondo a Caleb confermando l' orario per il nostro appuntamento e subito dopo scrivo a Blake dicendogli che ho già da fare.

Mi tolgo la maschera dal viso e osservo allo specchio i risultati che ha avuto sulla mia pelle. Ovviamente non vedo nessuno di questi risultati ma confido nella scienza e spero che il mio rituale sia servito a qualcosa. 

Il giorno dopo è una giornata intensa in quanto trascorro la maggior parte della mia mattinata e consegnare curriculum per i vari locali della città.  Vorrei iniziare  lavorare per poter finalmente essere  indipendente dal conto in banca di mia madre. Lei non si è mai lamentata del fatto di dover pagare interamente  le mie spese da quando mi sono trasferita però penso che non sia corretto da parte mia gravare in questo modo sulle sue spalle. Sono un'adulta ormai e ho deciso di andarmene via di casa perciò devo anche assumermi le mie responsabilità.

Dopo aver pranzato velocemente con un toast prendo la metro per tornare al campus. Mi siedo vicino al finestrino e aspetto.

La voce dell' altoparlante si fa spazio tra il brusio dei passaggieri e annuncia la prossima fermata. Vedo un blocco di persone, perlopiù giovani, scendere insieme e capisco di trovarmi nel centro abitato di San Francisco, dove tra l' altro vive anche Blake.

Vedo la porta d' uscita iniziare a chiudersi lentamente e senza pensarci due volte le mie gambe scattano in direzione di essa e scendo. Per poco non rimango incastrata con metà corpo dentro e metà fuori ma per fortuna ce la faccio.

Mi incammino verso l' appartamento di Blake. Dato che sono di passaggio non vedo perché non dovrei passare a fargli un saluto. Cerco di orientarmi ma con scarsi risultati e mi vedo costretta a chiedere indicazione a dei passanti. 

Alla fine riesco ad individuare il complesso residenziale ed entro senza grandi difficoltà. Chiamo l' ascensore e salgo al piano di Blake.

Spero di ricordarmi correttamente quale sia la porta giusta e suono il campanello sperando di non ritrovarmi di fronte un estraneo.

Sento dei passi avvicinarsi e poi la figura del mio fratellastro apre la porta.

Mi vede e mi sorride come un bambino che ha appena ricevuto un regalo. Il suo sorrisetto sexy è addolcito dalla comparsa di quella piccola, quasi impercettibile fossetta.

"Ellie"  dice  con tono allegro. Ha i capelli umidi stranamente disordinati e sulle sue scapole vedo delle goccioline d' acqua. Questi dettagli e il fatto che la maglietta bianca che ha indosso sia praticamente trasparente a causa appunto del suo corpo ancora parzialmente bagnato, mi inducono a pensare che sia appena uscito dalla doccia.

Si sposta per farmi entrare. Quando gli passo di fianco sento il profumo dolce del bagnoschiuma alla vaniglia che ha usato.

"Come mai sei passata?" 

Mi siedo sul suo divano e appoggio la borsa a terra. 

"Passavo di qui e ho pensato di venire a salutarti"

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