Il rumore delle pagine di carte girate è tutto ciò che si sente all' interno della mia camera. Ormai saranno trascorse quattro ore da quando ho deciso di aprire il mio libro di economia e iniziare a studiare per l' esame che dovrò dare di nuovo a breve.
Ho una matita nello chignon e le mani sporche di inchiostro dato che a quanto pare io non riesca proprio a scrivere con una penna senza poi strisciarci sopra la mano sbavando così tutte le parole scritte.
Quando i numeri e le lettere sembrano salterellare davanti ai miei occhi prendendosi gioco di me capisco che è arrivato il momento che io mi prenda una più che meritata pausa.
Nella mia stanza ho solo dei biscotti al cioccolato ma ciò di cui ho davvero bisogno in questo momento è un caffè ghiacciato.
Infilo le prime scarpe che ho davanti e non curandomi minimamente di che aspetto io abbia esco di fuori con una meta ben precisa in testa: la caffetteria del signor Chu. L' unico uomo che sappia realmente come soddisfarmi con un mix amaro di caffè nero affogato in un quintale di ghiaccio. Una volta assaporato questo amabile intruglio il sapore rilasciato in bocca è una via di mezzo tra l' amaro del caffè che è così intenso che quasi mi verrebbe da fare una smorfia e la scia ghiacciata che mi rinfresca fino alla parte più profonda di me. Il segreto di questa magia sta proprio nella quantità di ghiaccio utilizzata che sembra quasi gelare e trattenere solamente il lato dolce della bevanda.
Probabilmente utilizzerà una qualche ricetta segreta orientale ma l' importante è che io ora vada a prendermi quell' intruglio paradisiaco.
Appena però chiudo la porta alle mie spalle Cassie mi si piazza di fronte. Ha degli occhiali da sola che le coprono praticamente metà della faccia e un' espressione serie cucita sulla faccia.
Indica prima me e poi se stessa.
"Tu, io e un pomeriggio si shopping frenetico nel cuore di San Francisco. Accetti o rifiuti?"
Si abbassa scenicamente gli occhiali e attende un mio qualunque segnale di vita che tarderà comunque ad arrivargli siccome sono nel bel mezzo di un conflitto interiore.
Se da un lato sono consapevole di avere degli impegni di studio dall' altro non ho ancora visto né il centro della città né la celebre baia. Alla fine la curiosità e la stanchezza prevalgono sul mio senso del dovere e così la afferro per un braccio e corriamo verso la sua auto.
Saliamo nella sua Ford rossa e accendiamo la radio. Continuo a premere il pulsante per cambiare stazione fino a quando Cassie mi intima di lasciarne almeno una e così faccio. Non conosco questa canzone ma non sembra essere troppo male.
Dopo all' incirca trenta minuti troviamo parcheggio in una delle zone più trafficate di San Francisco. Qui tutto sembra essere uscito da un film di Hollywood; le persone sono tutte abbronzate e sorridenti ma trasudano arroganza dal modo in cui camminano. Una signora sui sessant' anni sta sta tranquillamente portando a spasso il suo Yorkshire in una borsa di un marchio estremamente lussuose e dietro di lei un uomo sembra stare portando tutte le buste dei suoi recenti acquisti.
Lascio perdere i ricchi snob di questa città e mi concentro su tutti i negozi presenti nei dintorni. Rimango colpita dalla conoscenza di Cassie di questa zona, sa perfettamente come muoversi e dove cercare quello di cui ha bisogno.
Mi porta in un negozio molto carino, un pò fuori mano rispetto al centro ma ci sono molti abiti stupendi. Appena entro noto subito uno stupendo tubino nero con delle spalline così sottili che quasi sembrano non esserci. Cerco di intravedere Cassie così da chiederle cosa ne pensi lei ma sembra essersi volatilizzata. Mi limito a cercare la mia taglia e a prenderlo in mano mentre mi accingo a trovare qualcos'altro che stuzzichi la mia attenzione.

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Inside yourself
Storie d'amoreA volte la vita non fa che travolgerti violentemente, senza apparente motivo e soprattutto senza chiederti il permesso. Questo Ellie l'ha capito quando tre anni prima il suo adorato fratellastro Blake ha deciso di frequentare il college dall'altra p...