Capitolo 56

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"Come mai sei venuto a cercarmi? Ho sentito che hai detto a Luz di essere venuto per me"

Blake perquisisce la mia stanza con lo sguardo, non è per nulla a disagio per essere nel territorio del nemico.

"Devo per forza avere un motivo preciso per venire a farti visita?"

Si ferma di fronte alla mia  scrivania e nota i vestiti che ho preparato per il volo di domani mattina.

"Vedo che hai tutto pronto per la partenza"

Indica con il capo prima i vestiti e poi la valigia grigia già perfettamente chiusa e pronta per essere portata in aereoporto.

"Non me lo sarei mai aspettato da te, mi hai sorpreso.
Di solito organizzi tutto all'ultimo minuto e finisce per dimenticare metà delle cose che ti servono"

Continua a  guardare la mia stanza, come se fosse in cerca di qualcosa.

Si ferma di fronte alla finestra e guarda attraverso essa; non so cosa stia guardando visto che il sole è già tramontato ed è quasi tutto buio ma comunque continua a guardare di fuori.

"Ti ha fatto molto male?"

Sposta la tendina viola della tenda e continua a non  guardarmi.

"Cosa?"

Sospira e si passa una mano sul volto.

"Luz ovviamente"

Mi tocco la pelle arrossata del viso e ripenso a come si è comportata.

"Mi ha strappato una ciocca di capelli"

Spero davvero che quello che vedo sul volto di Blake non sia un sorrisetto perché significherebbe davvero che la sua personalità abbia dei tratti sadici.

"Stai ridendo di quello che mi ha fatto?"

Si volta del tutto verso la finestra, dandomi le spalle  per evitare  di farmi capire se effettivamente io abbia visto bene.

La rabbia inizia ad ammontarmi dentro , non solo sono stata aggredita praticamente per colpa sua ma si permette anche di ridere su quello che mi è stato fatto.

Probabilmente dovrei davvero iniziare a ricredermi sul tipo di persona che credo lui sia o magari basterebbe semplicemente aprire gli occhi e vedere la persona che ho di fronte adesso, perché di certo questo non è il Blake che ho sempre conosciuto.

"Non sto ridendo di quello che ti ha fatto"

Resto sbalordita dalla velocità con la quale riesce a mentirmi in faccia.

"Non mentirmi, ho visto quel sorrisetto che avevi  in faccia!"

Ignorando il bruciore che sento sulla cute mi alzo in piedi pronta a rispedirlo da dove è venuto.
"Potresti almeno cercare di guardami mentre ti parlo!"

"Io non posso picchiare una ragazza"

Vado verso di lui e gli stringo un pezzetto della maglietta scura per farlo girare verso di me.

"Per quanto io voglia davvero tornare indietro e restituirle tutto quello che ti ha ha fatto, non posso farlo perché è Luz"

Lascio andare andare il pezzo di stoffa tra le mie mani irritata da quello che dice.

"Quindi lei può andare in giro a prendersela con chi vuole senza temere niente e nessuno e io non posso farle nulla perché è Luz?" gli grido contro.

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