Merda.Forse è più carino il maglioncino viola anziché quello azzurro, ma quello viola è molto più comodo.
Sollevo entrambi i maglioncini in aria e gli guardo indecisa.
Ho capito, gli porterò entrambi per qualsiasi evenienza.
Tanto nella valigia ho ancora abbastanza spazio.
Guardo la valigia quasi piena grigia metallizzata luccicante al centro della stanza.
Ho più o meno ancora abbastanza spazio.
Tutto questo stress da "ho l'aereo tra un giorno e non ho preparato assolutamente nulla" non sarebbe mai successo se Blake in quel messaggio crudele si fosse di ricordati di menzionare la data della mia partenza al posto di lanciarmi soltanto frecciatine.
Mi strofino i capelli in crisi.
Sapevo che prima o poi sarei dovuta tornare a casa ma non mi aspettavo di doverlo fare così presto.
Non ho voglia di vedere nessuno a Southill e non ho affatto voglia di fare i conti con la realtà.
Non so come sarà rivedere tutti quanti e intendo dire tutti quanti visto che Christopher ha già messo ben in chiaro sia a me che a Blake che dovremmo essere impeccabili per la cena di beneficienza organizzata da Leigh Ann.
A volte mi sembra assurda la relazione puramente apparente è falsa tra i genitori di Blake.
Quando nessuno gli vede arrivano quasi al punto di mettersi le mani addosso mentre quando devono prendere parte a un evento pubblico fingono di essere due persone incredibilmente ragionevoli e pacifiche.
Un po' come il rapporto che ha con mia madre.
Non c'è da fidarsi molto di persone come loro.
Corro su e giù per la camera in cerca delle mie cuffie da viaggio color celeste ma presa dalla disperazione del momento inciampo sul filo della piastra per capelli che ho accesso solo qualche minuto fa per cercare di rendere i miei capelli almeno un pò meno crespi.
Piastra ed Ellie finiscono entrambe per fare un volo breve ma doloroso tanto che non appena tocco terra sento uno strano scricchiolio e non so sia dovuto al cigolio del pavimento o a quello delle mie ginocchia che ormai non ne possono più delle mie cadute.
Scuoto con violenza il piede per cercare di sgrovigliare il filo della piastra che si è attorcigliato proprio intorno al mio piede quando gli ci sono inciampata sopra ma quel maledetto si è attorcigliato come un sanguisuga.
"Merda"
Piego il ginocchio per cercare di districare il filo con le mani e così grazie alla lieve fitta che sento provenire dallo strato di pelle sopra il ginocchio capisco che lo scricchiolio proveniva da tutt'altro che il pavimento.
Una volta liberato il mio piedino prendo la piastra e la infilo in una piccola borsa da viaggio insieme ad altre spazzole e prodotti per capelli visto che ormai non ho nemmeno più il tempo per cercare di darmi una piega decente.
Prendo la prima felpa che vedo nell' armadio e la poggio sulla scrivania sperando di ricordarmi di prenderla prima di uscire di qui cos' da non morire di freddo una volta seduta in aereo.
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Inside yourself
RomanceA volte la vita non fa che travolgerti violentemente, senza apparente motivo e soprattutto senza chiederti il permesso. Questo Ellie l'ha capito quando tre anni prima il suo adorato fratellastro Blake ha deciso di frequentare il college dall'altra p...