Capitolo 53

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Apro gli occhi preoccupata del fatto che non sia stata la sveglia a svegliarmi questa mattina ma il telefono che squilla sul comodino affianco al letto.

Mi stropiccio gli occhi e vedo una chiamata persa da parte di un numero sconosciuto.

Spero davvero che non si tratti di uno di quei maledetti servizi telefonici dove cercando di venderti persino delle pantofole usate altrimenti potrei davvero pensare di smettere di usare il telefono per il resto della mia vita, ritornare alle origini.

Niente telefono, niente chiamate, messaggi, e-mail, niente problemi.

Ho le pupille degli occhi ancora troppo appannate per leggere chiaramente il numero ma perlomeno riesco a cliccarci sopra per richiamare.

Squilla un paio di volta ma poi l'utente rifiuta la chiamata.

Riprovo un'altra volta per vedere se magari è un problema del mio telefono ma questa volta non squilla nemmeno una volta; l'utente rifiuta direttamente la chiamata.

Strano, ma non abbastanza strano dal farmi preoccupare al punto di non riuscire a riaddormentarmi.

Sono le 3:57.

Questo vuol dire che ho ancora due intere ore per dormire e poi iniziare questa giornata.

Richiudo gli occhi e ...

Se fosse successo qualcosa di grave? Magari qualcuno si è fatto male alla festa in spiaggia a cui voleva portarmi Jackson...

No, Jackson ha il mio numero, se fosse successo qualcosa di grave sicuramente o lui o Blake mi avrebbero chiamato per avvisarmi.

Più lui che Blake mi avrebbe avvisato però quello che conta è che Jackson avrebbe trovato il modo di contattarmi.

È più probabile che qualcuno abbia sbagliato numero e mi abbia chiamata.

Alle 4 del mattino?! Sarebbe più probabile trovare la fata turchina addormentata di fronte alla mia porta con in mano un calice di birra e un capello da cowgirl in testa invece del solito copricapo fiabesco.

Il desiderio che esprimerei nell'eventualità la trovassi davvero addormenterà qui fuori? Darmi la stessa cosa che ha preso per arrivare a stare così e saltare tutta la giornata schifosa che mi aspetta saltando direttamente alla parte in cui sto facendo il check-in per prendere il mio volo.

Cerco di farmi ridere da sola perché so già che non riuscirò più a chiudere occhio perché ormai il flusso di pensieri intrusivi è già incominciato.

Odio il fatto di non riuscire mai a smettere di pensare e a rimuginare sempre sulle stesse cose.

So benissimo che non è una cosa sana ma non posso farci nulla, è la mia mente che funziona così.

Ogni tanto mi chiedo se anche Blake mi pensi come io penso a lui ma poi rido da sola per questo pensiero sciocco;lui pensa solo a se stesso.

È sempre stato concentrato su di lui, i suoi obbiettivi e i suoi interessi e questa non è affatto una critica ma un dato di fatto.

Quante volte in passato sono stata gelosa di  questo tratto del suo carattere, vivere essendo il centro del tuo mondo senza dare rilevanza agli altri.

Qualcosa si inimmaginabile per le persone come me.

Ogni volta che succede anche solo la più piccola cosa, come una chiamata da parte da un numero sconosciuto, mi  metto a rifletterci sopra facendomi in mente mille scenari diversi.

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