Capitolo 31

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Mi mordo le labbra e mi impedisco di scoppiare a piangere di fronte a Jackson.

Si avvicina a me con passi rapidi e mi sorride in maniera smagliante e spensierata, in una maniera decisamente inadatta per un ragazzo che circola per il campus indossando un camice imbrattato di sangue.

"Ellie!" grida come se non fossi semplicemente a qualche metro da lui.

Quando arriva ad una distanza tale da invadere il mio spazio vitale si ferma e si sistema la spallina con la quale sorregge il peso dello zaino.

Si strofina i capelli dorati che sotto la luce del sole sembrano più chiari di quanto non siano in realtà.

"Che ti è successo?"

Si mette a ridere e si passa ancora una mano tra i capelli.

"Ho avuto un piccolo incidente durante un esame pratico" risponde guardando le macchie di sangue sul suo camice.

"Un esame pratico?"

"Proprio così"

La mia occhiata genuinamente confusa sembra confondere anche Jackson che mi ricambia la stessa occhiata vaga.

La mia perplessità si traduce in perplessità negli occhi di Jackson che non capisce perché io lo stia guardando in questo modo.

"Che razza di esame di economia implica un travestimento e del sangue?!"

Ora è lui quello visibilmente confuso.

"Io non studio economia; studio infermieristica"

La mia bocca  si apre debolmente rilasciando un suono di stupore.

"Mi prendi in giro?"

Spalanca la bocca drammaticamente come se avessi detto la peggiore delle blasfemie.

"No, non ti prendo in giro" mi scimmiotta imitando la mia voce.

Cerco di controllarmi ma Jackson scoppia a ridere prima di me.

Con una mano stringe le mie guance facendo si che le mie labbra siano simili a quelle dei pesci.

"È così che dimostri il tuo appoggio morale al tuo amico? Vorrei ricordarti che quando sei stata bocciata al tuo primo esame nessuno qui presente ti ha preso in giro"

Sollevo un sopracciglio.

"In verità la faccenda la ricordavo in maniera un pò diversa..."

Il ricordo di quell' esame riconduce subito la mia mente a quello che è accaduto poco fa e un sentimento di disgusto ricopre tutta me stessa.

Jackson appoggia un braccio sulle mie spalle e mi spinge a camminare attaccata a lui.

"Hai sempre così tanto bisogno di avere un contatto diretto con chiunque ti sta intorno o stai solamente cercando si flirtare con me"

Lascia le mie spalle per stringere il mio collo.

"Mi hai beccato"

Stringe di più il mio collo fingendo di strozzarmi.

"Dovresti fare attenzione però, sei così adorabile da spingermi a non volerti condividere con nessuno"

Mi lascia andare e torna a poggiare il suo braccio sulla mia spalla.

" È per questo che vuoi diventare infermiere? Prima procuri lesioni alle tue vittime e poi offri loro le tue cure?"

"Mi hai beccato per la seconda volta oggi"

Continuiamo a camminare nonostante di tanto in tanto cerchi di infastidirmi strofinando i miei  capelli come se fossi un cucciolo.

Parlare con Jackson ha un effetto benefico su di me  perchè per le due ore successive in cui passeggiamo per il campus riesco a distrarmi da tutto quello che è successo.

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