Capitolo 59

2.8K 115 10
                                    

Una goccia d'acqua cade sulla punta del mio naso facendomi salire il livello  di preoccupazione per questo viaggio al limite sopportabile.

Non possono esserci complicanze durante il volo, dobbiamo arrivare a Southill ad ogni costo.

L'unica cosa che sembra giocare a nostro favore quest'oggi è il check-in che è stranamente veloce e senza complicanze.

Aspettiamo per circa tre quadrati d'ora nella lounge dell'aereoporto in attesa che siano pronti per farci imbarcare.

"Vuoi qualcosa?"
Blake mi indica il bancone del lussuoso bar da dove arrivano mille profumi che solitamente troverei invitanti ma che prima di prendere un volo mi fanno solamente venire la nausea.

"Sono apposto così"

Mentre Blake va a fare colazione mi siedo su una di quelle poltrone di pelle bordeaux appartate nell'angolo della lounge sperando di riuscire a riposarmi prima di partire.

Mai più prenderò un volo a quest'ora della mattina, per nessuna ragione.

Socchiudo gli occhi e se non fosse stato per la mano delicata che mi tocca gentilmente la spalla tre volte avrei anche potuto addormentarmi.

Apro solamente un occhi e controllo chi cavolo sia stato a venirmi a dare fastidio.

Quando metto a fuoco la figura di fronte a me sono costretta ad aprire anche l'altro occhio e a sedermi in maniera composta.

Sorrido cercando si sembrare educata alla signora sulla sessantina d'anni che indossa una gonna blu lunga a ginocchio aderente e una giacca dello stesso colore, sopra una camicetta bianca.

"Si sente bene?"

Sulla sua giacca c'è un cartellino con su scritto il nome della compagnia aerea.

Dunque perché questa signora che lavora per la compagnia aerea mi sta chiedendo se sto bene?

"Sto bene , la ringrazio per l'accortezza"

"È che sembrava fosse svenuta!" dice mentre continua a ridere e a battermi una mano sulla spalla come se stesse cercando di spezzarmela.

Le sorrido non sapendo più cosa fare e aspetto che la smetta di strapazzarmi.

Come tocco finale la signora mi posa una mano sulla testa ,come se un gattino morbido e peloso, e se ne va soddisfatta di aver svolto il suo lavoro.

Resto visibilmente disorientata dalla carezza sulla testa ma a dire il vero non è successo nulla di normale in queste 24 ore quindi credo che il suo atteggiamento sia stato la cosa meno bizzarra di tutte.

"La carezza sulla testa era alquanto premurosa"

Un signore sulla quarantina d'anni, seduto nella poltrona accanto alla mia, si copre la bocca con due dita fingendo di stare riflettendo su quello che ha visto.

Il sorriso sotto la mano si vede chiaramente, nonostante lo sforzo di nasconderlo .

"In tanti anni in cui viaggio per affari non mi è mai capitato di vedere una delle assistenti svegliare un passeggero per controllare le sue condizioni vitali"

Orologio costoso, completo elegante e probabilmente cucito su misura vista la precisione millimetrica con la quale  gli ricadono sia le maniche sulle braccia che i pantaloni sulle caviglie.

Inside yourselfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora