Capitolo 52

2.3K 117 10
                                    


Jackson si presenta alla mia porta con una maglia smanicata nera, dei bermuda dello stesso colore scuro e una un asciugamano da spiaggia su una spalla.

"Non credevo che saresti venuta ad aprirmi la porta"

"Non fa un po' freddo per decidere di andare a farti un bagno in spiaggia?"

Mi sorpassa ed entra nella stanza come se fosse la sua.

"Oh si io sto molto bene grazie, ma che ci fai ancora lì? Accomodati pure"

Controlla la stanza e si appoggia con il sedere sulla
scrivania.

"Stai partendo?"

Indica con un cenno l'enorme valigia al centro del pavimento.

"Vedo che non ti sfugge proprio nulla"

Schiocca le dita e mi indica con l'indice.

"Proprio perché non mi sfugge nulla sono venuto qui a prenderti"

Mi risiedo sul letto e mi stringo uno dei mille cuscini che ci sono sopra al petto.

"Sai perché sono qui, non sei una ragazza stupida"

È sera ed è vestito per andare in spiaggia, questo dovrebbe dirmi qualcosa?

"Io non ho la minima idea del perché tu sia qui"

Smette di appoggiarsi alla scrivania e viene verso di me cercando di prendermi per i polsi e tirarmi su dal letto.

"Due parole: festa in spiaggia"

Mi rotolo sul letto per evitare di farmi prendere ma ormai sono così stanca che non ho più nemmeno la forza di girarmi su me stessa.

"Sono tre parole" sussurro per non farmi sentire.

Mi passo una mano tra i capelli e li sento particolarmente morbidi, forse per via della nuova maschera per capelli che ho usato.

Jackson si muove velocissimo e salta sul mio letto annusandomi la testa.

Senza pensare agisco dandogli una manata in fronte, lasciandoci sopra la stampa delle mie dita.

Ma che accidenti? Perché l'ha fatto!?

"Ma che fai!?"

Si massaggia la fronte arrossata e si siede anche lui a gambe incrociate sul mio letto.

"Ti sei fatta una maschera ai capelli?"

"Si, alla vaniglia"

Mi stendo sul letto e mi giro dall'altra parte.

"Quindi hai il tempo di dedicarti alla cura del tuo corpo ma non quello di uscire con i tuoi amici?"

Mi stringe una caviglia e inizia a scuoterla per cercare di farmi girare verso di lui.

"Non mi sembra che avessimo qualcosa in programma"

Dal suo tono ferito penso per un attimo di essermi davvero dimentica di avere preso accordi per fare qualcosa con lui ma ripensandoci bene quando avrei avuto il tempo di parlare con Jackson in questi giorni?

"Aspetta un momento"

Mi tiro su a sedere sul letto.

"No, non avevamo nulla in programma"

Jackson si alza dal letto e si mette a fissarmi con le mani sui fianchi.

"Hai detto bene, non avevamo nulla in programma ma ora ce lo abbiamo"

"Credo che passerò, grazie lo stesso per l'invito"

"Ma non ti ho ancora detto di cosa si tratta"

Mentre parla non posso evitare di sbadigliare visto che sono così stanca che giuro di potermi addormentare da un momento all'altro, qui mentre lui mi sta parlando.

Inside yourselfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora