Capitolo 12

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Controllo il timer appoggiato sul muro dell' aula. Mi rimangono ancora cinque minuti, tempo prezioso che impiego per dare una seconda lettura di tutte le mie risposte. Con la gomma cancello alcune scritte superflue e alla fine quando il professor White ci invita a consegnare i nostri lavori, mi alzo e vado a mettere il foglio che ho in mano all' interno del raccoglitore del mio insegnante.

Appena valico l' uscita dell'aula 218 tiro un sospiro di sollievo, finalmente ho dato questo dannato esame integrativo. Sento come se un macigno enorme si fosse magicamente trasformato in una piuma e fosse stata spazzata via.

Tiro fuori il cellulare dalla borsa e lo accendo. Cassie mi ha chiamato tre volte.

Probabilmente crede che mi sia dimenticata di doverle dare una mano a tingersi i capelli.

Le invio un messaggio dicendole di preparare tutto il necessario dato che tra qualche minuto sarò in camera sua.

Oltre alle chiamate di Cassie vedo anche un messaggio da parte di Caleb.

Durante la settimana ci siamo visti involontariamente già un paio di volte. Non l' avevo mai notato prima ma a quanto pare abbiamo più o meno le stesse lezioni perciò molto spesso ci siamo scontrati nei corridoi e siamo andati a bere un caffè insieme.

É molto più simpatico di quello che sembrava all' inizio. Credevo che mi sarei sentita a disagio a trascorrere del tempo con lui da sola invece ora che ho avuto l'occasione di parlarci più volte posso dire che non vedo l' ora di uscire con lui stasera.

Quando arrivo da Cassie la porta della sua camera è aperta quindi giro la maniglia ed entro senza bussare.

La trovo seduta al centro della stanza con uno strano liquido sui capelli.

"Non avevi detto che mi avresti aspettato?" Lascio la mia borsa in un angolo e mi avvicino per vedere cosa ha combinato. Mi basta fare un passo in avanti per sentire un' odore fortemente acido e vedere delle strane bollicine gonfiarsi ed esplodere sui capelli di Cassie.

"Non arrivavi più e ho deciso di fare da sola"

Osservo il suo lavoro sempre più convinta che qualcosa non stia funzionando nel verso giusto.

"Io non sono una grande esperta di tintura dei capelli, ma non credo che queste bollicine siano normali"

"Si invece che lo sono, lo faccio da quando ho tredici anni ed è sempre lo stesso procedimento"

Non ribatto non sapendone abbastanza dell' argomento.

Dopo qualche altro minuto Cassie va a risciacquarsi i capelli e torna da me con una turbante rosa in testa.

Se lo toglie e niente. Letteralmente niente, i suoi capelli sono sempre uguali come se non avesse fatto nulla per i precedenti venti minuti.

Si guarda allo specchio tutta soddisfatta del risultato e poi inizia a pettinarsi.

"Non mi piacciono le tinte forti così di tanto in tanto mi faccio solo qualche ciocca leggermente più scura" Precede la mia domanda.

Mi siedo sul suo letto e inizio a giocherellare con il peluche di un orsetto che si trova appoggiato alla  tastiera.

"Stasera esco con Caleb"

Si blocca immediatamente con ancora la spazzola tra i capelli.

Si volta subito  verso di me con gli occhi socchiusi e un sorriso malizioso.

"Quel Caleb?"

Annuisco.

"Perché non me l'hai detto prima? Ora  non abbiamo abbastanza tempo per prepararti"

Spalanca il suo armadio e inizia a lanciarmi addosso alcuni dei suoi vestiti.

Poi di punto in bianco si ferma con in mano una maglietta di cotone celeste.

"Aspetta un attimo" Fa una pausa riflessiva.

"Questa sera Blake non dà una festa?"

Esito per un attimo prima di risponderle. Come fa a sapere della festa di Blake?

"Come sai della festa?"

Lancia per terra la maglietta che aveva in mano e viene a sedersi sul letto con me.

Schiocca le dita davanti ai miei occhi.

"Per farla breve io e Blake frequentiamo lo stesso corso di scrittura creativa e quando ci siamo visti a lezione mi ha riconosciuto e ha iniziato a parlarmi e alla fine mi ha invitato alla festa di oggi"

Rimango perplessa. Blake ad un corso di scrittura creativa? Non credo abbia mai letto un libro in vita sua e ora si è calato nei panni di uno scrittore?

"Non sapevo che Blake frequentasse un corso di scrittura creativa"

"Non ti illudere, non si presenta mai. Credo si sia iscritto solamente per i crediti extra ed infatti ero molto stupita di vederlo lì seduto tra di noi"

Trascorse un paio d'ore a decidere cosa indossare questa sera e a cercare di dare una piega perlomeno decente alla chioma di Cassie torno in camera mia.

Devo iniziare a prepararmi se voglio essere puntuale al mio appuntamento.

Dopo essermi fatta una veloce doccia e aver dato una sistemata ai miei capelli, mi ritrovo con indosso una vestaglia a  fissare inebetita il mio armadio .

Dovendo andare a cena fuori in un luogo che non conosco scelgo una gonna corta nera ed un lupetto dello stesso colore. Il cielo fuori dalla finestra non sembra essere promettente per cui meglio coprire almeno la parte superiore del mio corpo. Ai piedi indosso un paio di tacchi a spillo di un colore neutro.

Decido di indossare un pò di mascara e un braccialetto con un ciondolo che mi ha regalato mia madre per il mio compleanno.

Spruzzo qualche goccia di profumo sul  collo e sono pronta.

Appena l'orologio segna le otto ricevo un messaggio da parte di Caleb che mi avvisa di essere fuori ad aspettarmi. Mi do un' ultima occhiata allo specchio prima di afferrare  la giacca ed uscire.

Quando esco dall' edificio noto una macchina bianca con i fari accesi e scorgo la figura di Caleb al suo interno.

Quando mi vede sorride scendendo dall' auto.

Ci salutiamo e viene ad aprirmi lo sportello del passeggero.

Quando ci sediamo entrambi all' interno dell' abitacolo della macchina non c'è imbarazzo nell' aria e devo dire che la cosa mi rasserena.

Indossa un maglione grigio e dei pantaloni neri che fanno risaltare le sue gambe atletiche.

"Stavo pensando che dopo aver cenato potremmo fare qualcosa di divertente" Spezza il silenzio che si era interposto tra noi due.

"So che Blake da una festa questa sera e mi ha chiesto di andarci. Tutti i miei amici ci vanno e visto che sanno che sono ad un appuntamento pensano che io ti stia nascondendo da loro" Prosegue il suo discorso con estrema calma.

"Potremmo andarci più tardi, che te ne pare?"

Eccoci qui. Era qui che voleva andare a parare. Come posso dirgli che non voglio andare alla festa del mio fratellastro perché in realtà lui vuole solo sabotare i miei piani e mostrarmi quanto questo ragazzo sia un idiota? Semplicemente non posso.

"Certo, non c'è nessun problema"

Questa è la risposta che mi vedo forzata a dargli perché effettivamente non ho una buona ragione per non andare a quella festa.


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Asia<3

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