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"Ed è questa la meraviglia che tiene separate le stelle
Io porto il tuo cuore (lo porto nel mio)
-e. e. cummings

"17 without a purpose or direction
We don't owe anyone a fucking explanation."
-Blink-182, 'The Rock Show'

-Luke

"Tipo quattro giorni? Forse cinque." disse Luke attraverso il microfono del cellulare. Tornava a casa da scuola, dall'altra parte della linea c'era Ashton.
"Non parli con Calum da quattro giorni?!" esclamò Ashton. Luke si fermò al semaforo e si aggiustò lo zaino.
"Beh, sì. Sai com'è. Non ho granché da dirgli." mormorò Luke.
Era di nuovo lunedì, tre settimane dopo il Maledetto Lunedì. Luke era ritornato nel suo appartamente con Calum dal mercoledì precedente ma, fatta eccezione per qualche cenno, si erano scambiati ben poche parole. Le ultime erano state quando Luke era entrato in casa con il suo borsone, il mercoledì, e Calum gli aveva chiesto se sarebbe rimasto. Luke aveva detto sì.
"Okay, sono passati cinque giorni." ammise Luke. "Non è che lo sto ignorando! È un silenzio reciproco. Vuoi venire per cena?"
"Non cambiare argomento." Luke sentiva dei rumori dall'altra parte della linea. "Probabilmente pensa ancora che tu sia arrabbiato con lui."
"Beh, non ha torto—"
"Lucas Hemmings." lo interruppe Ashton e Luke rabbrividì perché gli piaceva quando Ashton diceva il suo nome. "Calum è il tuo migliore amico e ha fatto una cazzata e anche tu e adesso è il momento che tiriate fuori le palle, ne parliate e torniate ad essere uniti e fratelli."

Luke rimase in silenzio.

"Ma non troppo uniti." disse Ashton dopo un minuto. "Altrimenti sarò costretto a fargli male."

"Troppo tardi." Luke rise appena. "Ho dimenticato di dirtelo, ma l'ho baciato una volta." 

Adesso fu il turno di Ashton di rimanere in silenzio.

"Um...quando? Pensavo di essere--," iniziò a dire, ma Luke lo interruppe.

"Sei stato il primo ragazzo che ho baciato, Ash, e--cazzo, sto peggiorando la situazione. Um. Sì. Volevo assicurarmi di essere, tipo, davvero attratto dai ragazzi. Ma non so se abbia funzionato perché credo proprio che mi piaccia solo tu e di sicuro non Calum quindi non ti preoccupare e wow scusa, mi è uscito così, non sono proprio il massimo della lucidità e ho pensato che magari fosse meglio che lo sapessi da me e--"

"Dio, Luke, respira. Va bene. Credo." disse Ashton, incerto ma calmo, e Luke pensò che non fosse arrabbiato. "Comunque...vacci a parlare. Ma non baciarlo di nuovo. Sei il mio ragazzo." 

Luke sorrise, anche se sapeva che Ashton non poteva vederlo. 

"Sì. Okay. Ci vado." gli disse Luke.

"E se proprio devi baciarlo almeno regolati, tipo sulla guancia o--," 

"Non lo bacerò di nuovo, Ash."

Ashton sospirò. "Grazie a Dio. Non avevo voglia di crocifiggerlo."

Luke rise. "Beh, sono quasi arrivato. Quindi vado. Dicevo sul serio per la cena, comunque."

"Chiamami dopo aver parlato con Calum e ti farò sapere se trovo uno spazio vuoto nell'agenda." disse Ashton e lo disse con quel suo tono di voce, quello che faceva sembrare che fosse sempre sul punto di ridere. Luke l'adorava.

"Lo farò." promise Luke, prendendo la chiave dalla tasca. Il silenzio invase la linea per qualche secondo.

"Va bene..." disse Ashton, un po' a disagio. "Ciao. Io..." 

"Sì?"

"Um. Io non vedo l'ora di vederti. Già."  balbettò Ashton.

Luke sorrise appena. "Ciao, Ash. Ci vediamo dopo." 

Traduzione; Coming Up For Air // l.h. + a.i. || {Lashton} || (love in london)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora